°BVT (buone vacanze a tutti)

"Stanno drogando il nostro Sogno Ribelle,
avvelenando il nostro viaggio...
noi ci inventiamo un altro Sogno Ribelle,

e sta lievitando, lievitando, lievitando... "
(Dinosauro, Litfiba 1992)

Anche quest’anno il MoC è pronto per le ferie.
Perché ovviamente IO sono pronto per le ferie.
Questo post chiude idealmente un ciclo: come ogni anno arrivano le vacanze e si riprende a settembre. Al massimo, in agosto, ci saranno le repliche.

Tanto, le repliche, le ripetizioni, le ristampe, i replicanti… vanno sempre di moda e aiutano a rinfrescare la memoria.
Oggi non tratterò nessun argomento importante, come ad esempio la strage in Norvegia; né triste, come ad esempio la morte di Amy Winehouse; né tantomeno leggero, come il perché Eli e Clooney si siano lasciati.
No, niente di tutto questo: oggi vi saluto con un arrivederci a settembre, anticipandovi che dall’autunno potrebbero esserci piccole novità di stile, contenuti e impostazione per il MoC e grandi novità in altri campi.

Intanto posso dire che due dei miei più grandi amori hanno trovato nuovo spazio in rete.
Da novembre scorso, come vi dissi, è partito un progetto su Berserk a cui collaboro, con altri, con fermezza, forte della decennale esperienza maturata sul web nel trattare questa opera a 360°, quando ormai la moda è di lavare i prodotti a 90° e con la sottomarca dell’Omino Bianco.
Adesso che tutto il fandom berserkiano pare essersi ridestato (sapete, i film!), io posso dire di esserci sempre stato e di non aver mai abbandonato né la nave (di Roderick…) né i molteplici programmi che avevo in mente di realizzare.
Su altri fronti, a giugno, è nato il Fan Blog di Distretto di Polizia, gestito da me e altri due appassionati, con aggiornamenti ed articoli veloci, e che ha proposto –grazie a chi interviene- notizie e anticipazioni esclusive ben prima dei canali ufficiali. Purtroppo non abbiamo saputo se anche quest’anno ci sarà la talpa… che poi non capisco perché chiamare talpa una persona così, e non topo di fogna… La talpa è un bell'animale dopotutto.

Parlando di me e delle cose già trattate qui nei mesi scorsi, della serie “Stranamore… e poi”, vi dico che finalmente ho trovato lo slime che cola adeguatamente (l’ho usato sui Masters e sui Lego); sono un accanito sostenitore del Super Blob; non sono diventato cattolico nonostante le preghiere dall’Africa (ora Italia); non sono più un latin lover; sto leggendo nuovamente il racconto da cui han tratto Stand By Me; la mia panza è scesa e io sono sceso in Puglia in un fuori-programma; Roma non è stata distrutta l’11 maggio 2011; gli anni novanta mi piacciono ma esplorerò gli ottanta; questo post non contiene messaggi subliminali; vi “lovvo –sempre- trpp” e sono sempre un eterno dodicenne.
Beh, detto questo, vi saluto augurandovi buone fer—emh, vacanze (le ferie sono per chi lavora!)
Arrivederci a settembre (tranne in caso di... repliche).




°Povertà della Natura Umana & Forzature Mentali

Questo articolo nasce da un discorso avvenuto con YamiMarik. Parlando con lui di vari argomenti, abbiamo toccato diversi punti che, si è notato, hanno un unico nodo principale: l’Uomo.
E’ l’Uomo la causa e l’effetto di tutto? O davvero esistono forze superiori che regolano la vita dell’Uomo, ridotto a marionetta? O è l’Uomo stesso sceglie di vivere una vita da marionetta?
Quello che leggerete di seguito è una parte degli argomenti del nostro discorso, sviluppati in forma di post. L’altra parte, complementare, la trovate qui.

"Lenta processione all'alba nel deserto,
non c'è confine tra l'occhio dentro e l'occhio fuori
perchè è un morgana..."
(Fata Morgana, Litfiba 1992)

L’Uomo, come amo spesso dire, ha enormi capacità, in bene e in male.
Ma, non si sa perché, si depotenzia spesso e volentieri incatenandosi ad una vita fatta di monotoni inchini&bocchini.
L’Uomo, come amo spesso dire, vive la vita come un enorme palcoscenico, recitando la sua parte migliore: il peggio di sé.
Ma se questo peggio, per molti, fosse anche un bene? E’ un dualismo infinito, una spirale così divinamente umana che appare bellissima, toccando contemporaneamente il torbido e il sublime.
L’Uomo ha bisogno di qualcosa che lo incateni, ha bisogno di risposte a quesiti che risposte non ne hanno, perché è tutto così splendidamente naturale che non necessita di motivazioni.
Ma non sa accontentarsi, e deve trovare un motivo alla sofferenza, all’angoscia, al drogato che lo deruba, al padrone che lo licenzia dopo averlo sfruttato, al sudore gettato per guadagnare qualche euro, al perché il suo fumetto preferito gli appare scaduto, al perché il vigile gli ha staccato la multa nonostante “ero solo andato al tabacchino a prendere le sigarette”. E al perché se fuma le sigarette è più probabile che gli venga il male brutto (locuzione edulcorata per “cancro”).
Così l’Uomo, inconsciamente, con una coscienza subliminale collettiva, crea qualcosa, crea un Dio, che deve essere irraggiungibile, e crea i tramite tra l’irraggiungibile (dio) e la bassezza (l’Uomo).
E nascono gli angeli, i demoni, e le Madonne.
Se io fossi nella Madonna, non apparirei a pochi sparuti testimoni (locuzione edulcorata per “pastorelli ignoranti”) o a fanciulle confuse (locuzione edulcorata per “Bernadette”).
Apparirei in diretta durante la finale di Amici (da noi programmi simili fanno alti ascolti, come la domenica in Piazza S. Pietro), e mentre Maria annuncia il vincitore fra i cantanti, quando tutti intonano we are the champions my friend, puff!, ecco l’altra Maria. Ma forse la gente penserebbe che Maria (la Madonna) sia solo una brutta copia di Maria e quindi forse è bene che la Madonna (quella vera) appaia solo ai pastorelli ignoranti. E non magari a chi riuscirebbe a distinguere un bel sole che balla da un ballerino bello come il sole.
La Madonna di Fatima (locuzione edulcorata per definire un “boss di fine livello”) chiese ai tre pastorelli in Cova d’ Iria (molti ancora non capiscono “in Cova d’ Iria” e dicono qualcosa come “in coma di sia”) di pregare affinchè la Russia si consacrasse al suo Sacro Cuore, in modo tale da far finire la guerra e le sofferenze. Ora, mi sono chiesto: ma perché andare a rompere il cazzo proprio alla Russia quando erano schierate molteplici potenze? Solo perché la Russia, in quanto comunista, era politicamente scomoda per la Chiesa?
E quindi, la Madonna di Fatima non s’è forse messa a servizio dell’Uomo e della sua Chiesa, per scopi politici? Pregatemi e forse la guerra finisce, pregatemi e forse avrete un po’ di pace.
Insomma, un do ut des fra l’Uomo (che si affligge col cilicio della sua eterna e svilente ignoranza voluta) e il Dio che lui stesso ha creato.
Un Dio che dovrebbe essere infinito e inconcepibile, ma che l’Uomo, inventandolo, non può non antropomorfizzare, come se si trattasse di Topolino, o Paperino. 
La cosa assurda è che noi preghiamo un qualcosa inventato da noi stessi, ci pieghiamo ed abbiamo timore di lui, come se Walt Disney avesse paura, appunto, del suo Topolino.
Dobbiamo pregare per ottenere qualcosa, qualcosa che potremmo ottenere senza perdere tempo a pregare, e quindi a massificarci con tutti gli altri Amici di Maria in Cova d’ Iria. Dobbiamo pregare e andare a messa come in una folle routine perché sennò offendiamo l’amichetto Gesù e il suo paparino, o il Dio del Mare o la madonnina.
Ma come possono offendersi? Siamo noi, è l’Uomo, a disegnare sui volti (antropomorfizzati) delle divinità le espressioni di risentimento, paura, odio, pietà. Un broncio perché l’abbiamo accostato ad un animale da cortile, o un sorriso perché abbiamo speso quei trenta secondi con le mani alzate a reggiseno a dirgli il Pater Noster.
Che non sei nei cieli, ma nel nostro più recondito cervello, nel nostro più profondo abisso; e non hai la barba, non hai poteri, non ti chiami YHWH e manco in altri modi, ma ti abbiamo creato noi, venga il nostro regno fatto di catene negriere e di kamikaze che si fanno esplodere  in tuo nome, o si fanno esplodere il cervello in tuo nome, un nome sempre santificato. E forse è un bene, è un freno inconscio altrimenti l’Uomo ricorda di avere il potere di quello stesso Dio che ha creato per frenare le sue gesta. E non tutti si limiterebbero ad ideare un reality, ad entrare in politica con un partito fatto da tre tv, a proporre il tormentone dell’estate, a chiedere a qualche pastorello ignorante di consacrare una Nazione al suo Cuore.
No, molti farebbero di peggio, e di meglio. Quindi, è giusto così, è giusto che tutto rimanga com’è: pregate, pregate, pregate (termine edulcorato per dire “succhiate, succhiate, succhiate”).
Meglio non mangiare il frutto dell'Albero della Conoscenza: Dio ci punirebbe perchè costretto a sparire, se l'Uomo sapesse. Se l'Uomo sapesse che Dio non esiste.
Sia fatta la tua volontà.


°Miki e... il fumetto


Non so nemmeno io perchè amo così tanto il fumetto.
Un motivo non esiste, probabilmente. C'è chi ama la tv, chi ama il cinema, chi ama il calcio.
Io amo la tv, il cinema, il fumetto e altre cose, ma non il calcio.
Sono molto legato ai fumetti. Da sempre. Ho imparato a leggere, coi fumetti.
Alcune tra le prime cose a fumetti che mi sono state comprate sono i giornalini PIU' e DOPPIO PIU': all'interno contenevano le storie dei Fabuland Lego e dei Masters, e ricordo che negli spazi bianchi della pubblicazione mio padre mi scriveva delle parole, e me le faceva leggere. Una volta scrisse PURE', io lessi "pure", ma mi disse: c'è questo segno piccolo sulla e, si legge "purè". Me lo ricordo ancora, nonostante siano passati 24 anni, da allora.
Poi vennero i mitici albetti, in 4 idiomi diversi, dentro le confezioni dei Masters. Penso che da lì derivi la mia passione per la traduzione di altre lingue. Da una vignetta, che ancora ricordo bene: Skeletor che gridava "Impossible!", dalla sua Cittadella del Serpente. E in italiano, tradotto, "Impossibile!". Da allora mi divertivo a cercare i corrispettivi delle parole italiane in inglese, quando si assomigliavano un po'.
Crescendo arriviamo al periodo Corriere dei Piccoli, con la Stefi, il Mattamondo, i Ronfi, la Pimpa...
E come non citare Topolino? Chi non l'ha mai letto? Impossibile, anzi... "impossible!" come disse Skeletor.
Le storie col bivio, mitiche! Se vuoi che Indiana Pipps faccia questo, vai a pagina 35; se vuoi che Indiana Pipps faccia quest'altro, vai a pagina 38.
E i topo-gadget? I walkie-talkie, il topobinocolo, la sacchetta verde per la cintura, dove mettere i gettoni della sala giochi!
Arriviamo attorno agli 8-9 anni d'età, perchè qui ci fu il folgorante incontro con il mio fumetto italiano preferito: Diabolik.
Lo trovai in casa di parenti, al mare, anche se lo conoscevo già di fama. Le maschere, i furti, i delitti. Era bellissimo, anche se non potevo ancora capire lo spessore del personaggio, la sua lotta contro un Sistema basato sui soldi, la sua anarchia mortale. Cominciai a comprarlo anche io, ma saltuariamente, fino al 1996, quando, a giugno, decisi di collezionarlo a tutti gli effetti. Cominciai con "Cento Guerrieri D'oro" e non mi sono ancora fermato.
Ma tra Diabolik del 1992 e Diabolik del 1996 ci sono altri avvenimenti: abbandonai dopo molto tempo Topolino, poco dopo il numero 2000, e dalla Disney passai alla Warner Bros: la mia nuova passione divenne Bunny Band, la rivista con le storie a fumetti di Bugs Bunny, Daffy, Wile E. Coyote e i mitici Tiny Toons.
Senza contare Action, un mensile coi fumetti del tamarrissimo Judge Dreed.
E quindi passai a leggere L'Uomo Ragno (tutta la saga del costume nero e di Venom), e anche qualcosa dei Vendicatori. E siccome sugli albi di Spidey c'erano gli spot dei primi manga, presi anche qualche numero di Kappa Magazine, anche se i fumetti presenti erano per un target diverso dal mio, vedi Ghost in the Shell o 3x3 Occhi. Inoltre, mia madre acquistò un libro contenente cinque episodi di Dylan Dog, e vedere gli squartamenti di Golconda, o di Jekill, divenne uno dei miei passatempi preferiti... tanto che quel libro fu fatto sparire per diverso tempo dalle mensole: non volevano un figlio serial-killer, hanno un figlio amante del fumetto.
Ma la ripresa effettiva dell'interesse per Diabolik coincise con la conoscenza del mio fumetto straniero preferito: Berserk. Non vi dico che casino per (non) comprare il primo volumetto. Cominciava con una scopata, ed io mi vergognavo a portalo in casa. Lo lessi in edicola, in pratica, a più riprese: come si fa con giornali porno da camionista tipo Corna Vissute o Mutandine Pazze.
Ora non mi vergogno di niente e cerco di portare il Verbo a più gente possibile, come un fottuto Testimone di Berserk.
L'opera di Miura aprì idealmente il periodo manga, anche se saltuariamente compravo ancora l'Uomo Ragno e leggevo di tanto in tanto Dylan Dog e anche Batman.
Lessi così le prime stagioni de Le Bizarre Avveenture di Jojo, tutto Ken il Guerriero, i Cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball (prima che si sputtanasse per colpa di Italia 1), e ripresi stabilmente Kappa Magazine.
Poi fu la volta di Sailor Moon, e la scoperta dei fumetti cinesi, tra cui uno Street Fighter III pieno di mazzate cafone ed eventi da soap: un capolavoro.
Se Man-ga! (durata troppo poco) era diventata la mia rivista preferita, ripresi anche Batman con la saga Prodigal. Troppo figa.
Contemporaneamente ricordo Il Corvo Presenta, un altro zine glorioso, pieno di storie più adulte.
Wiz e PlayMag mi han proposto la conoscenza di alcune perle (tra cui l'eccelso Kingdom Come), e crescendo capivo che c'erano altri capolavori a quei livelli, impossibili da ignorare. Così, poco a poco, ecco arrivare tutto l'ambaradan del fumetto d'autore, dalla Valentina di Crepax al Corto Maltese di Hugo Pratt; da Giardino a Taniguchi, da Moebius a Moore, da Miller a Tezuka, passando per Altan e Manara. Insomma, opere come V per Vendetta, Batman: anno uno, Black Jack...
E poi lettura di altre opere come Peanuts, X-1999, Evangelion, City Hunter, Rocky, Barbarella, One Piece, Asterix, Preacher... e la passione per il sottobosco italiano fatto di Jacula, Oltretomba, Biancaneve.
Ma anche per il sottobosco estero, come Fritz il Gatto e via discorrendo.
Di fumetti ne ho letti tanti e ne leggerò ancora tanti.
Ma, nonostante il fumetto sia il mio medium preferito, pochissime opere resteranno fisse nel mio cuore.