[NERDISMO] prodotti pop: c'è stato un momento di rottura?

 

Uno dei motivi che mi spinge a bloggare sono le idee che nascono dialogando con voi.
Un commento è un punto di vista prezioso; come dico sempre, i commenti sono la continuazione che completa il mio stesso post.
E così in uno degli ultimi articoli si parlava di prodotti pop del nostro passato e di prodotti pop del presente.
Il nostro SuperGoku267 domandava una cosa molto particolare, che mi ha dato lo spunto per questo post...

"[...] amo tanto le cose dell'infanzia, ma se fatte bene so apprezzare ed amare anche quelle moderne senza mettermi i paraocchi [...]. Però ci sarà un motivo se guardo ancora le vecchie serie dei Power Rangers e delle Tartarughe Ninja (per quanto infantili) e non mi annoio, e invece guardo le serie trasmesse oggi degli stessi programmi e dopo mezz'ora mi addormento sul divano... c'è decisamente qualcosa che non va nei programmi per ragazzi di oggi, ma non chiedermi cosa perchè non sono ancora riuscito a spiegarmelo."
Questo ci diceva SuperGoku267 e io effettivamente annuivo: anche io noto questa cosa, oggi.
E quando ero più giovane, più piccolo, non lo dicevo del mio presente.
Ho vissuto infatti parte degli anni '80 e tutti gli anni '90: le cose mi entusiasmavano quasi sempre.
Non ero ciecamente onnivoro, non fagocitavo proprio tutto, anzi sono sempre stato un sacco critico.
Ma effettivamete, se prima trovavo interessanti novanta cose su cento, oggi il numero è drasticamente calato.

E no, non si tratta dei miei gusti evolutisi: prendendo gli esempi citati, effettivamente io mi appassiono ancora ai vecchi Power Rangers ma a fatica riesco a seguire le ultime stagioni.
E no, non si tratta di nostalgismo: ad esempio ho adorato letteralmente -non perdendomene nemmeno un episodio- Power Rangers S.P.D. che è una serie ben lontana dagli esordi, sia come anno di produzione, sia come stile e trama.


Ma lo sapete: per nostalgia amo la primissima serie animata di He-Man, ma riconosco che il remake del 2002 (QUI per riscoprirlo) è decisamente migliore sotto tantissimi profili.
Le vecchie Ninja Turtles mi fanno sognare sempre, ma riconosco che la loro versione anni 2000 sia superiore (nonché più fedele ai fumetti underground dai quali la storia è tratta).

Ecco: poi vengono ancora altre nuove Tartarughe Ninja. E qui, boh, non mi piacciono più. E ci ho anche provato, ho voluto vedere i finali di stagione con addirittura la morte di personaggi storici e tutto il resto, ma niente. Noia.
"Direi dopo il 2010, qualcosa è cambiato in negativo, soprattutto nel tono e nelle trame dei cartoni animati e delle serie tv per ragazzi in generale; [...], non sto dicendo che siano infantili e ingenue (perchè in quanto a questo le serie anni '80 lo erano molto di più), inizialmente sembrano anche interessanti, ma poi dopo un po' diventano stucchevoli, ripetitive, noiose: chi segue solo questi programmi moderni non conoscendo quelli del passato non può rendersi conto della differenza."
E così continuava SuperGoku267.
È la verità?
Io vi pongo una domanda: vi è mai davvero rimasto impresso un nuovo cartoon, come quelli più vecchi?
Vi è mai rimasta impressa la musica di una colonna sonora, oggi, come restavano impresse quelle passato?

Cosa è effettivamente cambiato? La velocità con cui si creano e cancellano opere, per monetizzare subito e quanto più possibile, restando ancorati a idee basilari senza paura di osare né come storia né artisticamente?
Diteci la vostra.

Per approfondire:

125 commenti:

  1. Partiamo da un presupposto: oramai è stato raschiato il fondo del barile.
    Se escludiamo il mondo dell'animazione-produzione di fumetti giapponese e mettendo da parte la scena indie italiana, alla fine non sono creati più personaggi e storie capaci di entrare nell'immaginario collettivo.
    Sono sempre reboot, remake, rivisitazioni di personaggi e storie già vecchie.
    Hai sottolineato una cosa giusta: le serie di He Man e delle Tartarughe Ninja dei primi anni 2000 sono nettamente superiori alle storiche serie degli anni '80, quindi non è questione appunto di celebrare e mitizzare il passato.
    Andando al nocciolo della questione, i bambini di oggi sono diversi dai bambini che eravamo noi.
    Oggi c'è questa tendenza a fagocitare tutto, gli stessi cartoni secondo me sono "ipercinetici" per animazioni e stile di disegno.
    I bambini di oggi hanno tutto (4-5 canali dedicati...), noi sapevamo gustarci più ciò che ci veniva offerto dalla televisione..
    Per questo le cose entravano più facilmente nell'immaginario collettivo.
    Poi erano prodotti fatti proprio per vendere i giocattoli, questa impronta creava una doppio binario che permetteva di sviluppare, con la nostra fantasia, i personaggi...

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    1. Ora non si punta più tanto al giocattolo ma ad altro (set per la scuola, app per smartphone,...), tutto comunque destinato a essere rimpiazzato in fretta. Ritmi informatici su tutto, ormai.

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    2. Concordo con entrambi: innanzitutto non c'è più il piacere dell'attesa.
      Oggi ci sono canali che ti rincoglioniscono h24 con cartoni, h24 con telefilm e via dicendo.
      Un tempo dovevi saper aspettare. E infatti io sono ancora tra quelli che vuol godersi una serie italiana stagione dopo stagione, sapendo che -ad esempio- viene trasmessa al martedì.
      Non è questione di celebrare il passato, verissimo.
      È che oggi c'è poco di potente e i miti sono effimeri.

      Moz-

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    3. La visione programmata con le "attese" io la faccio coi miei DVD, stabilendo delle serate settimanali...

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    4. Ecco, io al di là del film al mercoledì ma solo perché abbiamo una sorta di circolo, non riesco a programmare, purtroppo... :o

      Moz-

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    5. Tanto e troppo e subito!!

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    6. Esatto, questo e un guaio ma ho come l'impressione che si tornerà indietro ...

      Moz-

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    7. Tornare indietro oramai non credo si riesca, anche perché le produzioni di serie e film prodotti direttamente per queste piattaforme tipo Netflix hanno preso un forte slancio e hanno eguagliato se non superato il cinema...a meno che non si raggiunga un punto di saturazione tale per cui ad un certo punto cali l'attenzione ma ci credo poco perché il punto di forza è proprio la comodità di avere tutto a casa senza muovere un picco...

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    8. Questo è vero, ma magari si torna alla tv più generalista (sarà un caso che da un anno i canali 8 e Nove stanno spaccando?) senza rinunciare alla comodità dello streaming... Magari le cose potrebbero anche combaciare, chissà :)

      Moz-

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    9. La televisione attuale non credo tornerà mai indietro. Un disturbo potrebbero arrecarlo le sale cinematografiche riportando sul grande schermo vecchi classici: i film infatti nascono per il cinema, non per la televisione e non per i DVD.

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    10. Sempre che non avvenga il contrario, ossia che le serie iniziano a invadere anche il cinema (come luogo, intendo). Tipo serie di sei puntate da 90-100 min da vedersi al cinema... **

      Moz-

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    11. Il formato serie credo che rimarrà fra i muri di casa, anche se in effetti non può escludere niente 😊 ormai una cosiddetta "serialità" la danno solo i film coi supereroi: puoi star sicuro che almeno uno o due all'anno ti escono!! 🤣

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    12. Io spero in una nuova e grande serialità per la grande saga dei Masters! XD

      Moz-

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    13. I cinema stanno chiudendo, sopravvivono solo i multisala... Spero non debbano arrivare a proiettare serie ehm tv 😁 per sopravvivere: già mi scoccia vedere gli spot televisivi sul grande schermo.

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    14. Eh, penso che comunque il cinema non morirà mai, perché sebbene iper-commerciali, ci sono opere troppo importanti a livello economico (vedi i film Marvel) che mantengono le opere più d'autore...
      però già negli anni '40 c'era un cinema "seriale", episodico, chissà...

      Moz-

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    15. Ad una estinzione completa del cinema non credo anche stiamo assistendo ad un grosso ridimensionamento, non potrei immaginare però i Masters in animazione 3d così su due piedi!

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    16. Animazione 3d spero di no: o serie animata fatta per bene, o una serie di film alla Marvel maniera... :)

      Moz-

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  2. In primo luogo oggi ci sono ritmi narrativi diversi, più veloci, con meno tempo per riflettere su quanto visto, sequenze che sembrano studiate a tavolino per inserirci gli spot nel modo più invisibile possibile.
    I cartoni animati, poi, hanno oggi una colorazione disturbante (almeno qualcosa che ho intravisto), li percepisco artificiali e non capisco come facciano i bambini di oggi a sorbirseli senza che brucino loro gli occhi! Noi che compravamo il coprischermo offuscato per non stancarci la vista al computer... Soldi buttati all'epoca o corruzione di retine oggi? Oggi è quasi tutto industrializzato, l'artigianato multimediale è merce rara, ma quando c'è la si nota subito (vedi effetti speciali usati da Lynch per l'ultimo "Twin Peaks"), e ti resta, diamine se ti resta!

    In altri termini i prodotti attuali non vanno in risonanza con le mie frequenze sensoriali... Coi film ci sono più abituato, ma se voglio rilassarmi "007 - Dalla Russia con amore" va sempre meglio di "Mission: impossible - Fallout" che pure ho gustato al cinema.

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    1. Esatto, e hai anticipato anche uno dei prossimi post (che però non svelo ancora :p)
      Oggi sembra tutto velocissimo e colorato innaturalmente.
      Ci sono dei prodotti che ancora funzionano (Spongebob, oppure Adventure Time) ma il resto dura così poco che boh.
      I Power Rangers ormai da tempo hanno rinunciato a "legare" gli spettatori: a ogni stagione cambiano protagonisti, mentre un tempo erano gli stessi per centinaia di episodi.

      Moz-

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    2. Ecco, mi piace sottolineare ciò che dice Gas: nei cartoni di oggi colorazioni "assude" e ritmi velocissimi.

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    3. Esatto, frenesia che non lascia spazio all'immaginazione...

      Moz-

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    4. In generale tanto "slapstick".... siamo tornati ai fratelli Lumière! 😯

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  3. Probabilmente oggi ci sono troppi prodotti superflui e quasi tutto è orchestrato per far soldi perché, oggi come oggi, i bambini sono più viziati.
    Quasi tutto viene fatto per venderne gadget mentre prima un cartone animato era fatto per essere un cartone animato e ogni gadget che ne conseguiva era un oggetto pregiato che non tutti potevano permettersi.

    D'altra parte io penso di essere cambiata e non ho tempo di perdermi sulle nuove serie e di stare tanto tempo attaccata alla tv come facevo da bambina, ho altre cose da ricordare piuttosto che le sigle o i nomi di centinaia di nuovi personaggi!


    Qualche prodotto "moderno" che mi piace tantissimo c'è, ma come dicevo sopra, non ho modo di seguirlo per bene come vorrei.

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    1. Dunque, il giro di merchandising c'è sempre stato... se pensiamo al cartoon dei Masters, nasce da una linea di giocattoli PER vendere i giocattoli.
      Però, non so, era diverso: nonostante le pianificazioni Mattel/Filmation era tutto un po' più "vero", meno squallido, meno "mercato".

      Moz-

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  4. Quest'anno ho provato a ri-guardare "piccoli problemi di cuore" e mi sono annoiata. Quindici anni fa, mi ci strappavo i capelli.
    Penso che per quanto si possano amare ancora i cartoni o i fumetti a 40 nani, esista un'età più consapevole ed una più ingenua e quindi meno esigente.
    Ti porto l'esempio di Fantaghirò. Da bambina l'avrò visto sei volte, emozionandomi. Adesso, invece, mentre lo guardo mi domando "ma come può quella pietra essere così mal fatta? E com'è possibile credere alla storia con degli effetti speciali tanto penosi?", ecc.
    Insomma, per quanto tu lo neghi, nel mio caso la consapevolezza dell'età mi porta a pretendere qualcosa in più. Quindi vorrei (o vorremmo) prodotti al passo coi tempi, ma che preservino la magia. Dura, no?
    Secondo me la risposta è tutta qui. Vediamo cosa ne pensano gli altri.

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    1. C'è sempre una quota di soggettività nei gusti alle varie età. A me capita di rivedere film o episodi e, sebbene generalmente la mia opinione resta quella (positiva, sennò non li rivedrei), mi capita alcune volte di rivalutarli o di chiedermi come potesse piacermi.
      Un prodotto al passo coi tempi direi che è molto commerciale, uno fatto con arte resiste allo scorrere del tempo o, come si dice, invecchia bene. Il resto, come dicevo, è soggettivo.

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    2. È interessante il punto di vista di Claudia.
      Anche io oggi Fantaghirò lo considero trash per come è realizzato (insomma, è invecchiato male), ma sono trash anche i Power Rangers del 1993 eppure mi piacciono ancora.
      Quindi sì, crescendo ovviamente i gusti si sono affinati, siamo in grado di comprendere molto di più, ma giustamente come dice Gas la cosa è soggettiva.
      In ogni caso, penso che sia come chiude Claudia: vorremmo prodotti moderni con la magia del passato.

      Moz-

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    3. Prodotti moderni con la magia del passato, che solo chi in quel passato c'era saprebbe apprezzare oggi, ma siamo un pubblico in minoranza.

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    4. Chissà se i nostri figli, fra trent'anni, si emozioneranno ripensando ad Alvin Superstar (che ormai è in 3d) o a quella maiala di Giuseppina.
      E chissà se ai nostri nipoti sembreranno cartoni trash o obsoleti. Mah.
      Però Alvin mi piace, confesso. E quando becco in tv quello dei nostri tempi quasi non lo riconosco più...

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    5. Secondo me ogni prodotto va contestualizzato alla sua epoca.
      All'epoca Fantaghirò era un fantasy fatto bene.
      E' chiaro che a tuo figlio a 12 anni annoierà o farà ridere come prodotto trash.
      L'animazione viaggia su un binario diverso.
      Molti di noi sono amanti degli anime anni '70 e non è da escludere che piacciano anche ai 16enni di oggi.
      Per i bambini il discorso che faceva Gas: è un pubblico diverso, abituato a cose diverse.

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    6. Sì, secondo me comunque siccome la tendenza è al peggioramento (o almeno si percepisce così la cosa...) i dodicenni di oggi rimpiangeranno, fra venti anni, le cose che vedono oggi.
      Solo che c'è un dettaglio di cui si tiene poco conto (e qui scaturisce l'ennesimo futuro post): perché io (e molti altri della mia generescion) ci siamo andati a vedere opere e cartoon fino agli anni '30, mentre la nuova generazione non esplora il passato?

      Moz-

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    7. Potrei anche essere d'accordo con tutti i ragionamenti, ma la cosa che alla fine non torna è che se io guardo un cartone deglli anni 80, per quanto il prodotto fosse ingenuo e per quanto oggi mi ponga delle domande lecite per un cervello di quarant'anni, quella roba lì continua ad appassionarmi (pur magari avendola vista già mille volte e sapendo come finisce!); un cartone di oggi mi annoia e mi stanca: dopo un episodio non ne posso più! Quindi non è solo un discorso di diversa consapevolezza dovuta all'età; secondo me è il modo in cui vengono fatte oggi le cose che non è digeribile per un cervello che, oltre a divertirsi, vuol pure riflettere un attimo... quindi stanno impedendo ai bambini di oggi di riflettere e ragionare, bombardandoli con animazioni dai ritmi convulsi e stupidaggini varie? Ebbene si, ne sono convinto che l'obiettivo sia l'instupidimento generale delle future generazioni... triste!

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    8. Se così fosse, io ho anche individuato un programma da cui questo rincoglionimento nasce (poi perfezionato e amplificato in show recenti). I Teletubbies.
      Guarda, mi è capitato di rivederli una notte su qualche canale Rai, erano davvero qualcosa che OFFENDEVA il cervello di un bambino, anche in età prescolare.
      A parte il fatto che hanno una fotografia spentissima, scenari finti e costumi horror... Sembrano davvero prodotti per portare alla depressione.

      Moz-

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    9. Io penso sempre ai MASK.
      Trame all'acqua di rose, violenza assenza.
      Ma ad ogni puntata mostravano un luogo diverso della terra, una "civiltà" o un popolo.
      Non dico che insegnassero la storia, la filosofia ecc.
      Ma abituavano il bambino a qualcosa di diverso.

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    10. C'era un concetto diverso, all'epoca.
      La cosa che dici è stata amplifica poi nei 90's 🤩💪

      Moz-

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  5. L'unico cartone che mi ha veramente appassionato negli ultimi tempi e di cui ricordo trame e colpi di scena è stato solo e soltanto Ladybug. Mi piace così tanto che quando i bambini sono a casa me ne esco con il solito ritornello: ci guardiamo ladybug? Quelli ormai mi odiano: ma daaaiii mamma...di nuovo... non c'è ancora la nuova puntata...
    Ma che devo farci, mi piace... Il resto del panorama cortonifero o delle serie tv per ragazzi lo trovo insulso, senza capo nè coda. Non esiste un appiglio, una roba che ti faccia pensare "e mo che succede?"...
    Vero è anche che mi è capitato di rimettermi davanti a cartoni che guardavo con tanto trasporto quando ero piccina e non ho giustamente ritrovato lo stesso interesse o le stesse emozioni.
    Tirando le fila del discorso, suppongo che si tratti di una serie di fattori che si sommano: l'evoluzione della persona - non si possiede lo stesso animo fanciullesco o lo stesso disincanto per tutta la vita(putroppo!) - e le produzioni veramente scadenti e commerciali dei tempi odierni.

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    1. Sai che ogni tanto l'ho visto anche io?
      Non è male, infatti.
      Ma appunto, è una cosa su mille: il resto a me sembrano prodotti senza emozione, fatti quasi in modo industriale (non come produzione, ma come idea).

      Moz-

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    2. Prodotti senza emozione, unicamente creati per far instupidire le giovani menti impressionabili... il fatto di essere prodotti commerciali per vendere merchandising quel fattore è sempre esistito, ma non era invadente al punto tale da rovinare i prodotti stessi.

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    3. Esatto, c'erano sicuramente cose studiate a tavolino anche all'epoca (pensiamo ai Cavalieri dello Zodiaco, persino in Italia furono operati cambiamenti per volontà di commercio), ma vogliamo mettere una serie coi disegni e animazioni di ARAKI e HIMENO rispetto ai signori nessuno di oggi?

      Moz-

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  6. Forse c'è meno creatività. È vero, anch'io per es. riguardo sul canale man-ga Goldrake e nonostante di tempo ne sia passato e riconosca una certa "ingenuità" di fondo, lo trovo sempre piacevole. Credo che mentre nelle serie televisive ed i telefilm si è verificata una evoluzione profonda e significativa in meglio, nei cartoni forse questa evoluzione ha dall'altro lato creato un'involuzione sotto l'aspetto della fantasia e della creatività al punto da, forse - sto parlando da profano non da specialista del settore - renderli più noiosi ad un occhio attento ed abituato al passato. Oppure semplicemente sono cambiati i gusti dei bambini di oggi per cui siamo noi a non comprendere questo cambiamento meno creativo ma cmq convincente per le nuove generazioni.

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    1. Ecco, e allora è vero che i cartoons hanno iniziato a standardizzarsi (in negativo) dopo gli anni 2000. Prima c'era ancora molto di buono.
      Oggi pochissimo.
      Sui telefilm vero, quelli si sono evoluti in meglio con tecniche narrative molto meno ingenue :)

      Moz-

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    2. Va anche detto che non tutta la produzione anime giapponese arriva da noi. Esempio: "Bryger" ha avuto due sequel ufficiali, da noi inediti, ma del primo "Baxinger" esiste il trailer nell'ultimo DVD di "Bryger" italiano.

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    3. Quindi secondo me viene fatto un taglio a monte di cosa importare e proporre in Italia e in occidente in generale.

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    4. Ciao Girellaro (e rispondo ovviamente anche a Gas).
      Innanzitutto anche voi state anticipando un post che verrà :D
      Il Giappone ha perso quasi tutto il mio interesse.
      E pensare che i miei cartoon preferiti sono giapponesi (Lady Oscar, Utena). Ma effettivamente, dopo i primi anni 2000, cosa abbamo avuto? Niente degno di nota.
      Anche nelle produzioni mainstream vi sfido a trovare il livello artistico che fu in Sailor Moon S, una serie commercialissima ma che seppe inventarsi di tutto e di più su livelli ALTISSIMI.

      Moz-

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  7. Non sono un'esperta di cartoni né vecchi né nuovi per cui non saprei dire se la qualità sia calata. Potrebbe essere ma non lo so. Però si potrebbe fare una specie di prova (non so quanto sensata :)) guardando cartoni vecchi che però all'epoca non si guardavano, in modo da eliminare in parte l'aspetto nostalgico, e vedere che effetto fanno.

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    1. Sarebbe un esperimento interessante! :)
      Ma credo che partirebbero comunque avvantaggiati: vuoi mettere la grafica dell'epoca, manuale, artigianale, con quella di oggi?
      Secondo me anche guardando cose MAI VISTE degli anni '80 e '90, ci piacerebbero di più :)

      Moz-

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    2. Certo, l'impatto visivo rimarrebbe però forse si potrebbe valutare le storie e vedere se reggono, se si è presi.
      Devo dire che se penso ai fumetti Disney (che sono quelli che conosco di più) faccio fatica a leggere le nuove storie ma proprio per un discorso grafico. Già da un po' di anni mi sembra che le vignette siano troppo piene, che i personaggi non spicchino rispetto allo sfondo. Mi confonde proprio la lettura. Però a livello di storie penso che siamo lì, ce ne sono di belle e brutte sia oggi che ieri.

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    3. Sì, anche in passato c'erano storie brutte, così come oggi ci sono storie bellissime (penso alla saga di Fantomius, per dire).
      Vero, la grafica fa tanto, un tempo era tutto più semplice e oggi dev'essere per forza "esplosivo"...

      Moz-

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    4. Esperimento che ho già fatto, per esempio vedendo in tempi relativamente recenti "Peline Story" e tutto il telefilm di "Batman" con Adam West, per me inediti o mai seguiti con regolarità. Li ho apprezzati, così come apprezzo rivedere fantascienza oggi ritenuta ingenua ("Star Trek", "Spazio 1999") perché raccontano storie scritte meglio e recitate con professionalità.

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    5. Davvero non avevi mai seguito Batman '66?
      Io lo adoravo, da bambino *___*
      Comunque sì, anche nell'ingenuità c'era tanto ingegno. Non so, si è perso il senso "artigiano" del lavoro^^

      Moz-

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    6. Fatto lo stesso esperimento anni fa e seguito regolarmente tanti telefilm e serie animate che da piccolo non riuscivo a seguire o non volevo... stesso risultato, mi hanno appassionato seppur in tutta la loro ingenuità. Altra prova fatta provando con regolarità a seguire serie moderne che comunque dal titolo mi incuriosivano: inutile dirti che non sono andato al di là dei due episodi tanta era la noia!

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    7. Io di recente amo Stranger Things e I Goldbergs, ma appunto si rifanno all'estetica e all'idea del passato, come mood.
      Anche altro per carità, che è assolutamente validissimo, ma è vero che in passato io vedevo tranquillamente cose anni '60 e '70 e mi piacevano esattamente come quelle '80 e '90.

      Moz-

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    8. Di Batman seguii poco in tv per via degli episodi in due parti, e non avendo la certezza di vederlo sempre, dopo il terzo episodio di cui persi il finale iniziai a boicottarlo!

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    9. Eheh, sono stati il successo di quella serie: la trappola mortale a fine episodio, il cliffhanger con gli eroi in pericolo... XD

      Moz-

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    10. Con me sfondate una porta aperta con le cose del passato perché tendo sempre ad andare a cercare quelle piuttosto che le nuove però non sempre riesco a distinguere se è una cosa legata al mio gusto personale o a una qualità oggettiva.
      Comunque di sicuro l'ingenuità del passato è andata via via perdendosi e l'aspetto negativo di questo è che si cerca sempre più di fare cose che vendano, che rendano e senza sperimentare troppo che poi si rischia di non piacere. Ci si è incasellati in binari da cui non è facile uscire.

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    11. Speriamo sia solo una fase, questa.
      Potrebbe esserlo, visto che anche le precedenti lo erano.
      Chissà dove si andrà: io non essendo girellaro, sono aperto davvero a tutto, basta che sia eMOZionante :)

      Moz-

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  8. Bella riflessione.
    Sicuramente oggi la fantascienza non fa più sognare.
    Coi prodotti anni '70 e '80 si restava strabiliati, si immaginavano cose che oggi hanno superato la fantasia. Ed esistono realmente. Non c'è nulla più da immaginare.
    Sarà per questo che i prodotti odierni puntano tutto sulla amata/odiata retronostalgia?
    Ad esempio Stranger Things, opera che DAVVERO riesce a ricreare certe atmosfere, proprio come idee, sensazioni.
    È come vedere un film della Amblin spielberghiana.
    Sarà questo il futuro? Ossia il passato?
    Dopotutto, negli anni '80 (che all'epoca erano il futurissimo) si tornava spesso al passato (celebrazione di anni '50 e '60), vedi Happy Days, Stand by me, Sapore di Mare...

    Moz-

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  9. le culture moderne hanno meno inventiva perchè..sognano di meno.
    questa cultura social del tutto e subito..tecnologica,fredda,asettica.
    si sogna meno e si produce roba senza fantasia.acerba.

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    1. La vedo esattamente come te.
      E se si vuol tornare a sognare, ecco che è necessario scendere nella retronostaglia (vedi Stranger Things o i remake/reboot)^^

      Moz-

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  10. Come cartoni moderni mi hanno colpito quasi tutti quelli della Pixar oltre a Bojack Horseman, ma siamo in presenza di prodotti "per adulti" e/o autoriali.. come cartoni animati commerciali moderni direi 0. Colonne sonore già ce ne sono diverse che riascolto volentieri, vedi quella degli Avengers, veramente azzeccata!

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    1. Ecco, ma si parla di film "colossi", ogni tanto qualcosa esce fuori (vedi, chessò, Pirati dei Caraibi) però è molto molto meno rispetto a prima.
      Ad esempio: come sottofondo di un qualsiasi programma, quante colonne sonore note del passato possiamo utilizzare, e quante di quelle odierne?
      Chi le conosce? XD

      Moz-

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    2. le colonne sonore sono morte! Anche He-Man, il reboot del 2000 che pure è superiore ai cartoni originali come storia e grafica, in quanto a colonne sonore era scarso... il cartone Filmation sarà pure una scemenza per bambini e non rende giustizia ai personaggi, ma vuoi mettere le musiche di ogni sequenza che ancora ci suonano nella testa e che davano emozioni ad ogni momento? E le musiche di anime come i Cavalieri dello Zodiaco o Sailor Moon? Se guardi le nuove serie degli stessi prodotti le colonne sonore sono orrende e inutili, te le dimentichi dopo un secondo... tutti noi abbiamo sognato quando Sailor Uranus e Neptuno si trasformavano con quella stupenda colonna sonora in sottofondo, oggi quante persone si sono emozionate dopo le trasformazioni di Sailor Moon Cristal dove le musiche sono tutte uguali e senza carattere? C'erano sequenze di cartoni che mi facevano addirittura commuovere ai tempi, ma tanto era dovuto anche alle melodie (esempio Lady Oscar: se riguardi le stesse scene con una musica diversa o senza non ti emozionano; la colonna sonora era l'80% del risultato finale dell'emozione!

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    3. Moz, sai qual'è l'unico anime moderno che per me ha una discreta colonna sonora? Dragon Ball Super! La storia non è un granchè se paragonata a Dragon Ball Z, ma per il resto è l'unico prodotto moderno che non riesce ad annoiarmi!

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    4. Verissimo, tant'è che lo dicevo anche nella mia recensione: aspetto negativo di He-Man 200x è la colonna sonora, molto scarsa e per nulla evocativa.
      Oggi zero importanza alla musica: avrà ragione IlGirellaro, dicendo che sono finiti i soldi per questi aspetti? Chissà...

      Moz-

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    5. Altro suggerimento per un futuro post: quali emozioni hanno suscitato in voi questa o quella colonna sonora? Magari inserendo la musica (i video delle colonne musicali degli anime se ne trovano a bizzeffe sul tubo)... io ti potrei scrivere intere pagine su ricordi ed emozioni che mi suscita riascoltare oggi le musiche di Lady Oscar o di Lupin III, e sono convinto che tutti hanno provato un'emozione ascoltandole... cosa che non si può chiedere a un ragazzo di oggi poichè la colonna sonora dei prodotti di oggi è asettica, fredda, inesostente... si, direi che sono finiti i soldi, ma anche i cervelli validi che investivano nella buona musica per rendere poi il prodotto finale perfetto!

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    6. Solo con questo post ho segnato già 4 altri articoli da fare! :)
      Thankssss!
      Verissimo, oggi non si punta più su quell'aspetto. E pensare che proprio nel libro di Stranger Things che ho letto pochi giorni fa, si parla dell'importanza che la musica ha per le scene. Quindi forse non tutti vogliono che sia "asettico", sarà un caso che la sigla di ST è già iconica?

      Moz-

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    7. Vogliamo la percentuale sui guadagni eh? 😂

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    8. Ma magari guadagnassi qualcosa! Vi farei pure un pompino!! XD

      Moz-

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    9. In attesa di rispondere dettagliatamentw: Miki, qui quello che fa i pompini sono io! XD Non togliermi il lavoro se no divento inutile come Tempesta degli X-men da una decina d'anni ad oggi!

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    10. Ahaha e Tempesta manco più con le fellatio va avanti?? XD

      Moz-

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    11. No. L'hanno pure fatta divorziare. Maledizione!

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    12. Forse per darle una maggiore consapevolezza femminile! XD

      Moz-

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  11. Amo leggere i commenti degli altri utenti, mi ricordano il dibattito sui cartoni animati tra me e mio fratello, quando eravamo bambini. XD

    Mio fratello è nato negli anni '80, quindi è vissuto in piena epoca robottoni. Io sono nata 10 anni dopo, in epoca Sailor Moon e Pokemon: i robottoni stavano sparendo dal palinsesto, le maghette tipo Creamy venivano fagocitate da Bunny/Sailor Moon, Terry e Maggie e la bambina col fiocco rosso.
    E ricordo che in casa vi era una lotta fratricida per il possesso del telecomando: io odiavo tutti i cartoni coi robottoni, perché per me erano "vecchi" e non potevano competere con Sailor Moon, che era l'eroina del momento. Lui odiava Sailor Moon, perché era "nuova", era un cartone per le femmine, e non poteva competere con i robottoni.

    Ma quando ero bambina io guardare i cartoni era una attività sociale: a scuola con le amichette interpretavamo le guerriere Sailor, con l'amica del cuore provavamo a unire i mignoli per teletrasportarci. A ricreazione ricordo che c'era il "circolo di discussione su Dragon Ball Z", in cui si parlava della puntata del giorno prima, e si facevano ipotesi su come sarebbe proseguita la battaglia contro Freezer/Cell/Majin Bu. A me Dragon Ball non faceva impazzire, ma lo guardavo perché sennò non sarei stata "al passo" con le conversazioni degli altri bambini.

    Quindi cos'è cambiato? C'è stato il ricambio generazionale, e ogni generazione ha i suoi prodotti e i suoi cartoni.
    Per farti un esempio, in F1 Alonso (che si è ritirato l'anno scorso, non nel Medioevo Ellenico) aveva come mito motoristico Ayrton Senna.
    Max Verstappen è cresciuto col mito di Schumacher. Che non si è ritirato l'altro giorno, ma nel 2006. XD

    Per questo non sarei così "snobista" quando si tratta di prodotti di animazione, perché ognuno ha i suoi, e li condivide con quelli della sua generazione. E questi prodotti non sono così belli e intramontabili come pensiamo, sono figli del loro tempo.
    Quando incontro un ragazzo nato tra gli anni '90 e '00, questo non ha la più pallida idea di chi siano Voltron, Mazinga, Actarus... Ma sicuramente ha letto Harry Potter e giocato ai Pokemon.
    Mio fratello, con soli 10 anni in più sul groppone conosce tutti i robottoni, ma ha droppato Harry Potter e se conosce 10 Pokemon di 700 e passa che sono è già tanto. XD

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    1. Poi è cambiata la fruizione: una volta seguire un cartone in tv era un momento estremamente ritualizzato: dovevi accendere la tv tutti i giorni alla stessa ora, e se ti perdevi una puntata erano cacchi amari: dovevi sperare in una replica che non si sapeva se sarebbe arrivata. XD
      Ricordo che ero appassionata di Beyblade, la classica serie che da bambini sembra mitica, ma crescendo ti rendi conto di quanto fosse una cavolata (conquistare il mondo con le trottole? Ceeerto). Replicata un paio di volte, e ogni volta ho sempre perso lo stesso identico episodio! XD

      Adesso è diverso: ci sono i canali tematici che replicano un episodio più volte al giorno, oppure si cerca su Internet. E le serie tv si tendono a finire in giorni, non mesi.

      È un caso che solamente con l'era di Internet si ponga il problema dello "spoiler"?

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    2. Ecco, anche la tua testimonianza è preziosa, per quanto strida totalmente con la mia. Io, nato negli '80, ho -come tuo fratello- vissuto tutto quello che hai elencato... ma... mi sono goduto anche tutto quello che c'era negli anni '90! Cioè, amavo Sailor Moon, ho visto e letto Harry Potter, ho seguito Dragon Ball Z, e conosco i Pokémon (di meno, ma solo perché erano eccessivamente per bambini).
      Insomma, la mia attitudine non è di snobismo, se non verso nuove opere eccessivamente destinate a un pubblico pre-scolare.
      Ma c'è da dire: nel passato, questo genere di opere pre-scolari non erano però idiote come quelle di oggi.
      A me pare che in passato i bambini non venivano trattati come deficienti, da questi prodotti: oggi invece con opere realizzate in modo inclusivo, con esperti dell'infanzia, psicologi e figure simili, sembra che ci si rivolga e eterni minorati...

      Moz-

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    3. Ransie non avevo letto la tua aggiunta, sorry:
      Anche questa velocità è terribile. Non ci si appassiona più.
      Poi, essendoci canali tematici, c'è tutto e subito, non c'è il senso (e il gusto, il piacere) dell'attesa.


      Moz-

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    4. L'attesa è una componente fondamentale per incrementare l'interesse dei fan. Beautiful sono 30 anni che campa a cliffhanger. XD

      Poco tempo fa avevo letto un articolo su un mio libro di inglese, secondo cui lo "spoiler" non rovinerebbe l'esperienza di fruizione di un'opera. Niente di più sbagliato secondo me: chi si spoilera non proverà mai il piacere del colpo di scena.

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    5. Sul target: è cambiato anche il target. Un po' perché noi in età prescolare guardavamo cartoni che erano per un target di 10-14 anni, un po' perché a parità di target è cambiato il contenuto.

      C'è molto meno sangue in Naruto rispetto ai Cavalieri, eppure la fascia di età dei destinatari è la medesima. Rispetto agli anni '80, c'è meno violenza grafica, a favore di una maggiore violenza verbale.

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    6. Lo spoiler è un concetto particolare.
      Molti spoilerano sperando di stuzzicare l'immaginazione, invece esagerano e anticipano. Vero pure che 30 anni fa si spoilerava a morte: le trame di Sorrisi ti svelavano anche il finale di qualsiasi prodotto XD

      Moz-

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    7. Argh non faccio in tempo a risponderti che mi perdo la tua ri-risposta XD
      Verissimo, e poi c'è da dire che noi abbiamo fruito davvero di prodotti che, sebbene fossero per bambini, non si rivolgevano a deficienti (tipo Teletubbies).

      Moz-

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    8. Ma i Teletubbies sono per bambini molto piccoli, il livello è "impariamo i primi colori, il nome dei frutti, e le letterine dell'alfabeto". ^^"
      Servono più a riconoscere i colori, destra/sinistra, avanti/dietro... Es. La palla rossa è dietro l'albero, quella gialla vicino al fiorellino.
      È tipo il Sapientino che rispondeva "molto bene" o "molto male".

      Già cartoni tipo Puffi, Peppa Pig, Paw Patrol, che ti raccontano una storiellina base (inizio-svolgimento-fine) sono un prescolare più "avanzato".

      Non so se ha senso ficcare tutto assieme nel calderone, mi sa un po' di mettere a paragone "libri con le finestrelle - collana del Battello a Vapore - Harry Potter - Guerra e Pace" solo perché sono libri e vengono stampati. 🤔🤔🤔

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    9. Sì, ma il Sapientino non mi faceva sentire così minorato come I Teletubbies XD
      Più le cose le fanno fare a psicologi e sociologi dell'infanzia, più diventano prodotti per deficienti, mi pare... ahaha! :)
      I Puffi non sono ritardati come Peppa, a me sembra che quest'ultimo sia proprio sciocco... Per non parlare di bagascia e Orso...

      Moz-

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    10. Bella la considerazione sul cartone animato come attività sociale: prima se ne discuteva di persona, anche vedendosi apposta (io lo facevo, come anche dopo un match di tennis o formula uno), ora semmai si commenta su Internet più comodamente ma la cosa resta fine a se stessa, e riguarda comunque una generazione forse non più da cartone animato ma da serie televisiva...

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    11. Due cose ho visto commentarsi "live" ancora dopo "l'appuntamento settimanale" da ragazzi pre e adolescenti: Il Collegio di Rai2 (reality show presentato da Magalli) e Braccialetti Rossi (fiction di Rai1 ora terminata).

      Moz-

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    12. Se è per questo negli USA si organizzavano le serate associative per vedersi le puntate inedite di "Lost", con tanto di dibattito a seguire, e i cosiddetti rewatching pianificati (chi si aggregava si rivedeva un'intera stagione dalla propria collezione privata, con una certa elasticità sul giorno, e poi la si commentava in un'occasione prestabilita, che era unica per tutti). All'epoca di "Lost" stavo dietro ai suoi misteri (colpa anche dei 25 anni ad aspettare Lynch!) e sui forum in lingua inglese ci si organizzava (spesso con tanto di cene a seguire), in varie cittadine a seconda di dove uno vivesse.
      Ma parliamo di show "evento"...

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    13. Ecco, anche per Twin Peaks fu così, coi TP Parties...
      Forse in America ancora funziona il tutto, a partire dai forum di discussione (Reddit va fortissimo), mentre da noi questo senso aggregativo si è perso...

      Moz-

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    14. Nel mio piccolo con Lost feci la stessa cosa con un paio di amici! Addirittura ci guardavamo gli episodi in lingua originale con sottotitoli perché impazienti di aspettarli in italiano...e poi si commentava, si davano i propri pareri e supposizioni per eventuali sviluppi di trama...poi lasciamo perder com'è finita tutta la faccenda ma ricordo una intrippata bestiale con la questione numeri, ci siamo infognati la capoccia per mesi!! 😃😃 stessa cosa si faceva con OZ ma poi non l'hanno più trasmesso 😣😣

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    15. OZ terminato su Tele+, poi Sky... :)
      Però bello per LOST, io ho fatto lo stesso (per un po') con Twin Peaks 3... solo che era estate, questo ci ha fregati! XD

      Moz-

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  12. Primo: La primissima serie animata di He-Man è la migliore, insieme a She-Ra e anche alle altre due serie di He-Man.
    Secondo: La primissima serie animata della Tartarughe Ninja è la migliore.

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    1. Ma sono molto valide anche quelle fatte nei primi anni 2000 che ne ampliavano i concetti rendendoli più moderni e interessanti... le serie di oggi (Tartarughe Ninja ad esempio) i personaggi sono dei coglioni antipatici che danno il vomito! Sono tornati indietro, ma in peggio!

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    2. Le serie Filmation hanno il loro fascino per mille motivi, specie tecnici. Rotoscope, musiche imponenti, anche le "morali" finali... tutto racconta di un'epoca precisa.
      Ma la serie 200x è superiore sotto tutti i punti di vista tranne quello del comparto musicale.

      Idem per le Turtles: amo la serie anni '80 ma quella anni 2000 oltre che essere più fedele al fumetto originale, è molto meno ingenua.
      Pecca solo in una cosa: le atmosfere, erano meglio quelle vecchie.

      Moz-

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    3. A me il rotoscope dopo quelle 20 o 30 puntate iniziava a scassare però! 😁 Il mordente era vedere un nuovo personaggio, magari con He-Man un po' meno al centro dell'attenzione.

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    4. Diciamo che riusciamo ad apprezzare oggi tecniche e anche "difetti" (esempio le scene ripetute, ricolorate ecc), ma guardandole con occhio critico e consapevole.
      Anche per me He-Man Filmation era lo scoprire se sarebbe apparso qualche personaggio che avevo nei giocattoli, e che delusione quando le trame inserivano gente casuale ma poco e niente tipi come Roboto, Spikor, Two Bad...

      Moz-

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  13. Ieri leggevo l'intervista ad un exfumettista ora fuori dal giro ( e criticato dai guru/fumettisti di adesso ) che bene o male diceva le stesse cose che dici tu nel post. Il suo era più un discorso incentrato sui fumetti, ma faceva lo stesso ragionamento sui cartoni animati di adesso.
    A parte il fatto che esistono comunque prodotti buonissimi anche adesso ( penso a Bojack, Rick & Morty, Love, Death & Robots, Final Space ), io credo che ci sia troppa roba per affezionarsi veramente a qualcosa.
    Ed in più vi è troppo controllo, nel senso che qualsiasi prodotto ha un range creato ad arte per non disturbare l'utenza media.
    Senza contare che alcuni anime penso a One Piece, Naruto e Attacco Dei Giganti sono talmente lunghi e contorti da portare facilmente un utente allo sfinimento ed alla noia.

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    1. Ci ho provato a seguire One Piece, Naruto ecc... ma proprio non c'è la faccio... hai ragione, talmente contorti che portano allo sfinimento

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    2. Eheh, so a cosa ti riferisci: uno degli autori di Nathan Never, no?
      Vero, troppa roba, tutto cannibalizzato.
      Poi vero, ogni prodotto ha un target preciso, e come ho detto sopra, gli show per età pre-scolare sembrano per deficienti, mentre noi davvero abbiamo visto di tutto.
      Nei cartoon Disney si fumava e c'erano scene di tentato suicidio, per dire.

      Moz-

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    3. @Supergoku: e Detective Conan? Mortacci suoi non finisce più...

      Moz-

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  14. Un dettaglio che secondo me fa la differenza è anche lo staff di doppiatori: le voci dei personaggi di una volta non hanno rivali, nonostante le già ammesse ingenuità...

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    1. Io ammetto di amare molto anche quelle anni '80-'90 mediasettiane, che ho sempre trovato PRECISE per i personaggi animati, perché hanno tutte quel qualcosa di leggermente caricaturale... :)

      Moz-

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    2. Non ditemi nulla del doppiaggio che sono un maniaco!! D'accordissimo con voi! 😊

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    3. Ma anche gli stessi dialoghi ricordo erano spesso di una ricchezza di terminologia e a volte del "parlar forbito" che gradivo moltissimo! Penso ai classici disney ad esempio...🎵🎶agognaaaaron tutti al poteeer 🎶🎵 la spada nella roccia 😃

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    4. Vero, sì: il linguaggio a volte usava registri linguistici più "alti" :)

      Moz-

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  15. Non sono completamente d’accordo, di roba interessante ce n’è tanta, vedi Trollhunters, 3Below, Il principe dei draghi e andando più indietro Avatar (entrambe le serie).
    Ma anche la nuova serie dei Gormiti, che non ha nulla di diverso da ciò che vedevamo noi da bambini, anzi, credo che sarei impazzito per una roba del genere!
    Certo, ci sono tante cose stupide e orribili ma ci sono sempre state! Ora però da noi arriva molta più roba per poter riempire la programmazione dei canali per bimbi piccoli, utenza che negli anni ‘80/‘90 in Italia non veniva per niente contemplata!

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    1. Per carità, Avatar lo seguivo anche io, era molto bello... ma appunto: c'è altro tipo così? Era una serie anche abbastanza matura...
      Vero che oggi riempiono il palinsesto di immondizia varia, mentre mi hai incuriosito per i Gormiti! Devo vedere qualcosa^^

      Moz-

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  16. Oltre ad adventure time di valido c'è stato e c'è ancora molto, c'è stato regular show, c'è steven universe, c'è stato il fenomeno mlp c'è il meraviglioso mondo di Gumball, poi gravity falls, Rick e Morty che è stato citato ma restando nell'animazione "per tutti" ci sono i sottostimati teen titan go e uncle Grandpa e tante altre serie, riguardo poi l'animazione giapponese c'è stato il "ritorno di dragon ball" e per citare qualcosa di diverso c'è stato Gimtana e ora c'è di nuovo One punch man.
    La frattura non c'è da questo punto di vista, c'è solo un effetto nostalgia sommato a gusti soggettivi, così c'è chi si ferma a Leone cane fifone chi va più indietro a Mucca e Pollo chi preferiva le vecchie superchicche o il laboratorio di Dexter e c'è chi va indietro passando per la famiglia Mezil fino ad arrivare ai Flinstone, ma è solo una questione di gusti personali.
    Certo niente è uguale a prima e non è solo una questione di tecnica del disegno, c'è molta più complessità nelle storie, solo per citare l'apparentemente semplice e innocuo Gumball può capitare che questo abbia un episodio tutto incentrato sul senso della vita, seguito da uno che si rifà ai tropi dei vecchi videogiochi giapponesi, questo senza contare le infinite citazioni che fa a street fighter 2, aliens, terminator. Dragon ball, e così tante altre che neanche riesco a ricordarle tutte, tutto molto diverso da un episodio dei pronipoti, poi certo c'è Ben Ten o Scooby doo che hanno lo spessore della carta velina ma la disparità di valore c'è sempre stata ieri come oggi.

    Quello che indica una vera frattura è She Ra che non cerca di fare solo una serie animata, da quel punto di vista anche Steven universe non è da meno ma è più per ragioni indirette e almeno da ancora più importanza alla storia, mentre la nuova She Ra più che intrattenere ha il compito di "educare" secondo i nuovi buoni principi "sociali". La [vera] frattura non c'è stata ma sta per arrivare e non si fermerà alle serie animate, e aggiungo che c'è tutta un'ideologia anti-nerd/geek no-escapism ma molto politicizzata in arrivo con essa, questo perché la battaglia culturale è stata combattuta e ora è finita, e a meno che non ci siano soprese l'abbiamo persa.

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    1. Ammazza che quadro.
      Concordo con la prima parte, nel senso che anche io (apertissimo a qualunque cosa verrà) trovo molte cose valide anche oggi, semplicemente però nel passato ne trovo di più, più forse alla portata per cui sono abituato.
      Mi concentro sulla seconda parte del commento: hai citato She-Ra e io ne ho quasi fatto una battaglia personale. Vero, hanno remakeizzato forzatamente quell'opera, snaturandola. Ok è una rilettura e la vera She-Ra continua la sua storia grazie a dio ogni settimana assieme agli altri Masters.
      Però sì, è una sorta di guerra sociale, e secondo me sbagliano a combatterla in questo modo arrogante.
      Parli di ideologia anti-nerd, di preciso a cosa ti riferisci?

      Moz-

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    2. She Ra non è stato un caso singolo né il primo con polemiche e scontri, l'ultimo caso è quello sul trailer del joker definito un "incitamento alla radicalizzazione dei maschi bianchi" oltre che un elogio della "tossica mascolinità bianca".
      Idiozie politicamente corrette se non fosse che il politicamente corretto sta stravincendo ovunque in America, e a queste cose si oppongono i nerd i geek o i semplici appassionati con l'inevitabile risultato di venirsi etichettati con le solite accuse di razzismo nazzismo fascismo misoginia etc etc.
      Vuoi un esempio italiano?
      Te lo linko qui

      https://thevision.com/cultura/nerd-sono-diventati-di-destra/

      Spazzatura, però per chi non ha idea di cosa accada in America è convincente.
      Ti assicuro che da quel che intravvedo lè c'è molto più di questo, e sì quello che tu hai scritto su She Ra è più vero di quel che pensi, i personaggi non sono stati scelti per caso ma secondo una precisa logica che hai intuito bene, il che non sarebbe neanche un problema perché in fondo ognuno è libero di fare quello vuole, il problema è che se lo fai notare o se soltanto dici che non ti piace di fatto diventi un cattivo, un -ista a scelta, il problema è che la spinta a fare intrattenimento "educativo" sta sorpassando il semplice fare intrattenimento e che il criticarlo da vecchio fan di doctor Who star wars o ghostbuster ti rende automaticamente malvagio.
      Conosci il termine woke?
      Ecco tutto deve essere woke e se ti ribelli sei il male, e i nerd legati a cose come trama valore della storia estetica sono una voce che va silenziata.

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    3. Ho letto quel post, per quanto ormai vecchio (per modo di dire) interessante e vero.
      Dunque, anche per me il "problema" è che si cambino le cose, non come.
      Nel senso, io non sono fondamentalista ma preferirei che non ci fossero cambiamenti inutili (ad esempio di razza o di sesso).
      Ma, aggiungo: ci possono anche stare. Fa niente che Capitan Marvel, oggi, è una donna e in passato è stato un ragazzo (tutt'altra identità).
      È anche come lo fanno, dipende da quello.
      Ghostbusters di qualche anno fa era FORZATAMENTE, INNATURALMENTE femminista. In modo malato, distorto.
      Così come peggio ancora lo è SHE-RA di Netflix. Perché stravolge del tutto la trama originale, a me puzza troppo.
      E sono aperto a cambiamenti, non sono niente affatto contro questa o quella cultura o contro questo o quel modo di essere.

      Ecco, dici bene: se però parli male di questi prodotti, ti scatenano addosso gli -ismi. Ne ho fatto diversi post, a riguardo.
      Sai come recitava il mio profilo fino a nemmeno un anno fa?
      MikiMoz: cinico, sessista, razzista, classista, stronzo, snob.
      E sai perché? Per mettere le mani avanti: vi ho avvisati sin dalla firma in calce a ogni mio post, se leggete un mio articolo e vi incazzate (interpretandolo male) sono cazzi vostri.

      Dunque, a stringere: tutto deve essere woke? E no, io sono l'-ista che si ribella e non ha paura di fottute categorie forzate, anzi.
      Non ho paura di niente, e se deve essere guerra, guerra sia: non vengo silenziato da gente dalla mente contorta e malata ;)

      Moz-

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  17. Non saprei proprio cosa dirti, perché sì, anche per me è la stessa cosa, però una risposta proprio non ho, del perché sia così, dovremmo chiedere a dei psicologici forse ;)

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    1. Eppure ho notato che tu col cinema ti mantieni sempre sulle cose attuali, per dire... vedi praticamente tutta la produzione odierna :)

      Moz-

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  18. Se mi chiedi una colonna sonora recente che mi è rimasta impressa ti direi subito Il Signore degli Anelli, che effettivamente è entrata nella storia del cinema.
    Cartoni non ne guardo più molti, sia vecchi che nuovi. I nuovi episodi dei Simpson (beh, diciamo quelli degli ultimi 10 anni) non mi dicono niente, come anche quelli di Futurama; agli inizi mi facevano morire i Griffin, oggi non riesco nemmeno più a guardarli: troppo esasperati, per non parlare degli altri dello stesso autore.
    Se mi parli di cose fatte oggi, vedo diversi telefilm e leggo libri di diversi autori italiani recenti. Però lì il discorso pop centra di meno.

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    1. Vero:cfilm epico, colonna sonora per forza epica. Ma siamo a prima del 2010, appunto.
      Uno degli ultimi guizzi in tal senso.
      A me i Simpson non piacciono più, tranne rari episodi. I Griffin sono più "sforzati", vero...

      Moz-

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  19. Beh, ma anche negli anni '80 Shonen Jump aveva opere come Kenshiro, City Hunter... mi pare persino Bastard!! (almeno i primi episodi)
    Vero che le cose stanno cambiando di nuovo ma è proprio il mercato ad essere cambiato come fruizioni, orari e modi.
    Chissà se potranno tornare i nostri ritmi e capisaldi, pur con nuove cose.

    Moz-

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  20. Molto molto probabile. Saranno davvero il riflesso di ciò che viviamo.
    Ehi, ma io da sempre sono lettore di Berserk (mio fumetto preferito), pensi che qualche morto o qualche cattiveria nelle shonenjumpate attuali possa scuotermi davvero? XD

    Moz-

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  21. Uno dei tanti articoli che mi son perso o scordato di commentare,anche se in questo caso si parla di ben 3 anni fa, di cui ero solo di passaggio.
    Mi è capitato, anche da parte di amici, di sentire frasi del tipo "eh non ci sono più i cartoni di una volta", come se nei tempi moderni non ci sia più niente da leggere o da vedere.
    Semplicemente si va avanti, si cresce da un lato (e quindi è normale che non tutto quello che ci piaceva allora, ci piaccia ancora adesso), e dall'altro c'è un'evoluzione (o involuzione in altri contesti) della società moderna.
    Dove i media, in ogni loro forma, cerca di seguire i gusti del pubblico contemporaneo cercando di accontentarlo.

    Cosa è eventualmente cambiato?
    la poca voglia di rischiare, la poca voglia (tipo dei produttori) di metter mano al portafoglio per un qualcosa di inedito e sperimentale, piuttosto che puntare su un prodotto che arriva ad esser standardizzato in pochissimo tempo

    Ma se sbuca qualcosa di nuovo ed ha successo , ci saran un seguito da altri produttori (o dello stesso produttore) nel tentare di sfruttare questo nuovo circolo di idee e ricavarne più soldi che possono.

    Tornando al solo discorso di Manga e Anime (ma anche aldifuori del mondo Jappo), io tutt'ora trovo prodotti interessanti e piacevoli da seguire, qualcosa di nuovo sbuca sempre, se la vai a cercare, mi manca principalmente la "scoperta" che si aveva con la TV di allora, quando iniziava un nuovo cartone, di cui ne sapevi poco o niente, e volevi sapere come andava avanti.

    In poche parole, non "schifo" il presente e non rinnego il "passato", anche se ovviamente certi prodotti del presente non rientrano sicuramente nei miei gusti (stesso dicasi però per molti prodotti usciti allora), oppure prodotti che mi piacevano e attualmente non sono più di mio gradimento, a volte senza un reale motivo.

    Caio

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    1. Oggi manca la scoperta ed è vero, perché si ha tutto pronto, subito.
      Inoltre, tranne che per la rinnovata giappomania di adesso (che vediamo dove porterà) mancano delle ondate di stile, influenze e via dicendo... spesso sono solo cose fugaci.
      I prodotti del passato? Alcuni sono improponibili, adesso, nel senso che sono invecchiati male o non hanno più senso di esistere se non in un contesto preciso.
      Sì, io vivo il presente e se c'è del bello me lo godo, vorrei però che si tornasse a quelle new wave reazionarie degli anni '60-'70-'80 e primi '90...

      Moz-

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    2. "Sì, io vivo il presente e se c'è del bello me lo godo, vorrei però che si tornasse a quelle new wave reazionarie degli anni '60-'70-'80 e primi '90..."

      concordo, magari fosse di nuovo così, non dimentichiamocelo però, ci son i social che fanno sempre buono o cattivo tempo per ogni cosa. Io ad esempio son uno che di suo ha sempre frequentato forum, dove ci si discute (in ogni modo) e dove le discussioni rimangon lì in pianta stabile come su un blog come questo.
      Sui SN invece si va sempre avanti e devi sempre ritornare a scrivere e riscrivere gli stessi concetti.
      Almeno per chi come te ha un Blog, o chi ha un sito etc... ha una base stabile dove può mandare gli utenti a leggere e rileggere le proprie idee senza riscriverle mille volte, cosa che un utente comune può capitare di fare e rifare più volte perché posson cambiare gli interlocutori e non si conoscono (ovviamente) le idee altrui (il discorso ovviamente è un pò più ampio ma vado troppo OT).

      Ad ogni modo mi piacerebbe che qualunque si trovasse in questo blog di passaggio, di non avere, eventualmente, la puzza sotto al naso per ogni nuovo prodotto che esce, dargli sempre una possibilità e solo alla fine dare un giudizio, o anche non darlo.
      ° Non ti piace un film? ok, spiega il perché, o se non hai un motivo vero e proprio passa ad altro
      ° Non ti piace l'album nuovo di X? c'è tanto altro in giro che può esser altrettanto valido, o ributtati sugli album vecchi del passato
      ° Questo o quell'anime (o film o telefilm) ti ricorda troppo altre cose viste prima? non bocciarlo cmq, è pieno nella storia di continui riutilizzi di un'opera o di contenuti simili, non è per forza quello il motivo se è venuta bene o malissimo.
      Etc...

      Caio

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    3. È quello che piacerebbe anche a me: dopotutto io stesso non sono un nostalgista ma un retromaniaco, al massimo.
      Amo anche le cose di oggi e amerò le cose future, me le godo, e mi piacerebbe lasciare questo messaggio, oltre che -come dici- uno spazio dove la gente spiega almeno IL MOTIVO se una cosa non piace.
      Un blog dovrebbe essere anche questo.
      Sempre parlando di blog, approfitto della parentesi "social" che hai aperto dicendo che mi piacerebbe prendere dai social solo una cosa: la possibilità di sapere se quacuno ha continuato la discussione su un vecchio post.
      Insomma, essere più come un forum, dove i topic tornavano su in base alle nuova risposte... E sì, anche io vengo da siti e forum :D

      Per quanto riguarda il discorso sull'oggi: vorrei vedere un po' di fermento, nuove ondate artistiche tra musica e altri media... una cosa che vorrei fosse tangibile, come per esempio a Firenze nel 1980...

      Moz-

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