[RICORDI] le mie estati da bambino (periodo scuole materne/elementari)



Ancora ricordi del passato: dopo le giornate autunnali (QUI), quelle invernali (QUI), quelle primaverili (QUI) e quelle estive (QUI), e i periodi delle scuole elementari (QUI) rimaniamo proprio su questo periodo ma per parlare... d'estate!
Nella fattispecie, la finestra di tempo presa in esame è quella
dai 3 anni ai 10/11 anni. che per me significa più o meno dal 1986 al 1993.


In quegli anni, non mi fermavo granché in Puglia (dove abitavo) nei mesi estivi: partivo direttamente per l'Abruzzo, dove (doppiamente) passavo le mie vacanze.
Doppiamente perché stavo un po' dai nonni sotto al Gran Sasso (dove vivo ora), e un po' al mare, a Francavilla (ve ne ho parlato QUI). Ma poi ci scappava anche il viaggio. Eh, a quel tempo si era ricchi!
Quindi tocca dividere i ricordi in tre sezioni distinte. E ci saranno tanti link dove approfondire ulteriormente le cose di cui vi parlo...!


MARE
Ricordo che in certi frangenti, non avendo fratelli o cugini coetanei, mi annoiavo quando non ero in spiaggia.
Per fortuna qualche Fabuland o Masters potevano distrarmi, con un Topolino e un libro delle vacanze.
Ricordo tante albicocche mangiate sotto l'ombrellone.






Per fortuna, comunque, c'era la sala giochi sotto casa... e quindi vai di arcade (Pacmania su tutti)!
Tra la fine gli anni '80 e l'inizio dei '90 si andava ogni tanto in piscina, anche per lezioni di nuoto, ma soprattutto ero nel pieno della mia mania collezionistica per la videocassette Disney: ai miei compleanni erano la cosa che più richiedevo, oltre ai libri (vedi QUI la mia collezione personale).
C'era una videoteca molto ben fornita che aveva anche materiale vecchio o raro, e ci passavo le ore...!


IN VIAGGIO
Da Sestriere per i campionati di Atletica, fino in Svizzera; dal Trentino alla Valle d'Aosta... sono stati tanti i viaggi fatti coi miei.
Ma la gita poteva riguardare lo stesso Abruzzo, per una visita a Scanno o Sulmona!
Ah, ovviamente riportavo a casa sempre qualche Masters o qualche numero del magazine Più e il suo gioco!





DAI NONNI
Da piccolo, passeggiate in paese con mamma, e un po' di scivolo e altalena ai giardinetti.
Più grandicello, con nonno al bar, di sera, per giocare ai videogame.
Al bar ci andavo anche di giorno, e lì sentii per la prima volta Hanno ucciso l'Uomo Ragno.
Frequentavo molto l'edicola, specie per Topolino che regalava gadget spettacolari (vedi QUI); la mattina sveglia prestissimo per guardare tutti i cartoons e telefilm tra Raidue e Italia 1.
Il pomeriggio c'era She-Ra su Italia 7 TVQ: dopo la puntata, si andava fuori a giocare con le action figures dei Masters, ispirati dalla puntata del giorno!





Cibo e simili? Chewing-gum a 100 lire (specie quelle con le figurine dei Masters, vedi QUI); tè Parmalat al limone o al bergamotto (top!), poi yogurt e pane con Spuntì.
Adoravo un libro che ho tuttora, Il libro dei sogni: non una banale smorfia, come vi raccontai QUI, ma qualcosa di molto più profondo che suscitava in me curiosità e morbosa passione (ero attratto, ovviamente, dall'horror e dalle tematiche paranormali).


Con due amiche si giocava a qualche gioco di società, a Occhi di Gatto (io ero Matthew, che doveva fermarle), a inventare le cacce al tesoro. Nel fondaco creai un finto laboratorio chimico, sulla base di quello che già avevo nei mesi invernali con Leonardo (QUI tutti i giochi che facevo da bambino).
Proprio i brick del tè Parmalat, con le cannucce messe a serpentina, erano il modo per travasare i liquidi!
Ma alcune di queste cose coincidono anche col periodo di vita successivo, come vi racconterò in agosto.
Intanto, tocca a voi: che ricordi avete delle estati della vostra infanzia?
Come le passavate? Cosa facevate?


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27 commenti:

  1. Vampiro... Un acchiapparello dove si veniva vampirizzati? 🧛
    Sì, giochi così anche io, ma il top del nascondino è arrivato poi, nei primi anni di medie.
    Ma lo racconterò a inizio mese scorso 💪
    Le molle intendi... I tappeti elastici?

    Moz-

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  2. Nel periodo prescolare, andavo a mare esclusivamente la mattina e "a turni", cioè nelle settimane in cui papà andava a lavoro il pomeriggio (io e mamma non ce la sentivamo di andarci da soli, né io ci impazzivo).
    Sabato e domenica a mare arrivavano anche degli amici di famiglia, tra cui un tizio che, come dovrei aver già raccontato, peggiorò la mia voglia di stare a mare buttandomici dentro a tradimento.
    Ricordo due tappe ricorrenti pomeridiane/serali:
    - Nella villetta di una simpaticissima signora amica storica di mia mamma, che non si era sposata e viveva col fratello vedovo e le sue 4 figlie già piuttosto grandi. Per la villa si aggirava una elegante gatta nera particolarmente "lunga" e altrettanto schiva, e accanto alla villa c'era un bar ristorante dove assaggiai i miei primi gelati confezionati (difficilissimo trovare il Blob).
    - Dai miei compari di battesimo, peraltro parenti da parte di mia mamma, talvolta nella casetta che prendevano in paese (ogni estate diversa) o dai genitori di lui, che vivevano in campagna e ogni sera riunivano tutta la numerosa discendenza, dove avevo di che giocare con cuginetti di... non so quale grado e tanti cani.
    Le mattine che non avevo il mare, o i pomeriggi senza persone da incontrare, giocavo coi Lego, vedevo cartoni animati oppure ero in centro con mio nonno per un gelato.

    Quando dovetti andare a scuola, giunta l'estate iniziai progressivamente a imporre il mio non voler andare a mare, complice un amico con le mie stesse preferenze. Come dire: "O mi mandate a scuola, o mi portate a mare, scegliete!" 😅

    PS: il link alle gomme da masticare dei Masters non va...

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    1. Penso che adesso vada, il link: thanks.
      Bello non essere sempre al mare, anche a me... nelle settimane marine, mi piaceva anche fare altro e ogni tanto andare altrove.
      Ahaha, comunque preferire la scuola al mare è una richiesta veramente strana! XD
      Belli i ricordi della villetta.

      Moz-

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    2. Per me scuola e mare erano due forzature di quello che volevo fare, ho dovuto imporre una scelta per spezzare l'incubo e recuperare del tempo da vivere a modo mio 😅

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    3. Purtroppo ci sono delle imposizioni a cui non possiamo sottrarci...

      Moz-

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  3. Anche da piccolo eri sempre affaccendato, personalmente era tutto molto più soft, casa al mare tra dormite e passeggiate, soprattutto in bicicletta ;)

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    1. Ahaha non ho mai amato lo stare senza far niente... ok la noia, sì, mi permetteva di pensare e ideare, ma ho sempre voluto fare tanto.
      Ecco, le passeggiate in bici mi mancano...!!

      Moz-

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  4. Quanta nostalgia ed emozione leggendo questo post. Io mi ricordo di villeggiature ( allora si chiamavano ancora così e non vacanze e duravano un mese) con la mia famiglia al mare, ad Agropoli. Adoravo le collanine che vendevano i ragazzi marocchini e mia nonna, praticamente, ogni giorno me ne comprava una, per la felicità del venditore ambulante 🤣. La giornata la passavo al mare con i miei genitori e nonni. Di sera, a volte, i miei si concedevano qualche uscita da soli o con amici e allora io restavo con i nonni. Mio nonno prima mi raccontava delle fiabe e poi, insieme alla nonna, uscivamo e andavamo a mangiare il gelato, e qualche volta per divertirci si affittava il tandem e scorrazzavamo per il lungomare ridendo a crepapelle.
    Quando non si era in vacanza, la mattina la passavo a giocare, il pomeriggio a guardare i cartoni animati e poi si usciva in piazza, andavo a trovare qualche amichetta. Poi magari si organizzavano gite di gruppo in montagna in famiglia. Bei tempi❤️

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    1. Grazie per i tuoi stupendi ricordi.
      Mi hai fatto venire in mente una cosa bella: al mare coi nonni, le passeggiate verso i mercatini di vecchi libri e fumetti... e il gelato alla liquirizia e panna :)
      Immagino siano cose che porteremo SEMPRE con noi, per sempre...

      Moz-

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  5. Io ci ho giocato fino a dieci anni fa e anche meno! Ora la location ideale non si può vivere, ma torneremo a giocare! 🤣💪
    I tappeti elastici si usano ancora, ma oggi in tanti li hanno a casa propria in giardino!!

    Moz-

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  6. Beh, i miei quando ero proprio piccolo avevano uno stile d'altri tempi: due settimane al mare (spiaggia a mezzora di automobile da casa, quindi un mare "da pendolari") e due settimane in collina in un paesino sempre a pochi chilometri da noi (ma in quel caso prendevano una casetta in affitto).
    C'era anche mio zio e qualche cugino, però io pure passavo molto tempo a leggere "Topolino", ma anche "Geppo", "Provolino" etc.
    La famiglia che ci affittava casa (il piano inferiore del loro enorme casale) aveva anche il pollaio e dei cani da caccia, io mi divertivo a aiutare la signora a dare da mangiare alle galline e giocavo coi cani, che pur essendo "da caccia" erano particolarmente affettuosi e giocherelloni.

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    1. Bei ricordi, specie quelli collinari.
      Immagino più rilassati e rilassanti rispetto al mare, anche solo per la mezz'ora di spostamento.
      In collina/campagna è diverso, c'è sempre un altro ritmo...^^

      Moz-

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  7. Non c'è niente da fare, i ricordi piacevoli del passato non si battono. O forse diventano particolarmente piacevoli proprio perché lontani nel tempo? Io essendo vissuta in un luogo di mare da 0 ai 26 anni, non mi spostavo granché, praticamente facevamo vacanza da maggio a settembre, anche perché le scuole finivano ufficialmente la prima decade di giugno ma nessuno ci andava, smettevamo il 31 maggio. Pensa che cosa assurda ma totalmente ritenuta normale ai tempi.

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    1. Anche per me il 31 la scuola finiva, e i giorni di giugno si andava solo a recuperare qualcosa... Ma era come se a dettare legge fosse il comportamento di noi studenti: non ci andavamo e basta.
      In effetti comunque... una vacanza al mare per chi vive al mare è una vacanza continua D

      Moz-

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    2. Per me fino al 2001 è stato così... A giugno solo per recuperare e provare a riparare le ultime cose 😅💪

      Moz-

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    3. Già alle medie si tendeva ad abbandonare prima della fine, ma comunque sì, autonomamente: cioè era una cosa scontata, che i prof sapevano e si sapeva sarebbe andata così. E almeno che non decidessero loro qualcosa tipo "ragazzi, il 3 giugno faremo un test finale", eravamo già tutti a casa o a fare giusto poche ore. Anarchia totale 😅
      Comunque non proprio quella generazione, perché la mia ha proseguito gli studi direi tutta... Quella appena precedente era come dici tu. Io sono la generazione che di colpo ha visto l'obbligo del casco, diciamo 😎😅💪
      Comunque penso ci sia stato un fraintendimento a causa mia: io intendevo alle superiori, l'abbandono il 31 maggio.
      Alle elementari non ricordo come funzionassero le cose ma penso si andava fino alla fine... 🌟🧡

      Moz-

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    4. Da noi si bypassava l'ultima settimana fin dalle elementari... :)

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    5. Ehehe, ma forse anche da me, sai? Era una regola non scritta...!

      Moz-

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    6. "Da noi si bypassava l'ultima settimana fin dalle elementari."
      Nella mia scuola sarebbe stato un comportamento inconcepibile.
      Semplicemente inconcepibile.
      Mi vien da dire: meno male che non ho frequentato una scuola statale.

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    7. Ahaha ma che male c'è^^

      Moz-

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  8. Figurati che sto con un oriundo di Scanno, e ci sono stata alcune volte!
    Per le estati 3-11 anni, che te devo di'... campeggio, ovviamente. Ne ho scritto logorroicamente sotto un altro post. Finché c'era mio padre (fino ai miei 10 anni circa) si facevano anche viaggi; ricordo Alberobello e la selva di Fasano, le Dolomiti, Venezia, lago di Garda, un viaggio a Soverato nell'84 con roulotte e macchina (Regata 70 bianca con spoiler nero) appena comprate con escursioni per la Calabria e un salto a Taormina. Del campeggio di Soverato ricordo che mi ero fatta un'amica e spendevo 200 lire a raffica in partite a biliardino, Coppe dei Campioni e albi di fumetti che erano in offerta in un cestone nell'emporio. Degli altri viaggi ricordo ben poco, solo che mi annoiavo e scassavo i maroni a tutti.

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    1. Ahaha beh, effettivamente in vacanza è un reato annoiarsi e nessuno dovrebbe mettere un ragazzino nelle condizioni di essere annoiato!! :D
      Beh, hai fatto un bel po' di gite e viaggi, comunque... mitica la Regata!
      Sì, ricordo che mi avevi raccontato i campeggi... altri bei ricordi!

      Moz-

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  9. "Gasthaus Bauernhof Goldau am Rigi"... dunque sei stato al Lago dei Quattro Cantoni. Bello :-)

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  10. Stavo a casa a leggere i fumetti, guardare i cartoni e giocare in strada.

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