[TV] la televisione del passato faceva più paura?



Chiariamo subito: non c'entra l'horror, non c'entrano programmi su misteri e paranormale (QUI la lista completa).
Non c'entrano cose che effettivamente devono far paura o suscitare comunque inquietudine.
Voglio invece parlare di cose normalissime, quotidiane, viste in televisione.
È una riflessione fatta più volte privatamente tra amici, e che ora riporto anche sul blog: la TV del passato era più inquientate rispetto a quella odierna?


Vi capitava mai di restare spaventati da trasmissioni, spot, annunci, voci, musiche, bumpers passati in televisione, che non avrebbero dovuto farvi assolutamente paura?
Parlammo di striscio della questione quando vi chiesi se da bambini eravate rimasti terrorizzati da qualcosa rientrante nel campo della cultura pop (potete leggere la discussione QUI).
Una cosa è certa, a prescindere da tutto: un tempo le cose viste in TV restavano più impresse, anche le pubblicità (ne discutemmo QUI).
Vuoi perché non c'era la frenesia moderna, vuoi perché si riusciva a coniugare ancora una duratura semplicità al fagocitante consumismo che imperversava, si era tutti ancora meravigliati di quella scatola che trasmetteva immagini e suoni: il televisore, la televisione.

 
Eppure, sarà forse che la qualità non era certo l'HD di oggi, i colori non sembravano così splendenti anche se lo erano... si creava un misterioso effetto "doom", inteso come funesto, pauroso, assurdo, austero.
E, tutto ciò, ingiustificato dal punto di vista della logica e della razionalità.
Si entrava quasi in una dimensione diversa, divertente sì, ma con pericoli sempre dietro l'angolo.
Pericoli rappresentati da forme strane, una grafica computerizzata grezza poiché ai suoi albori; sfumature cromatiche e dettagli che contribuivano a restituirci qualcosa che, nell'animo, percepivamo come non del tutto rassicurante.




Poteva essere una reclame, magari. Con voce suadente che annunciava lo slogan.
Poteva essere la sigla di un telefilm o di una soap.
Magari perché roba degli anni '60-'70 ma trasmessa anche venti anni dopo, causando un cortocircuito tra modernità e quel vintage che può essere freddo e lontano.
E, per questo, inquietante il doppio.
Pensate all'Almanacco del Giorno Dopo, con un nome così futuristico e arcaico e quella ballata così legata alle antiche immagini che passavano in rassegna.



Probabilmente un tempo non si badava nemmeno molto alla sensibilità delle persone.
In generale, molto era permesso tranne che nei contenuti di natura sessuale, qualora fossero troppo spinti o di cattivo gusto.
Oggi lo spot de "la droga ti spegne" passerebbe mai in TV?
Ve ne piazzo una, ma se volete rivedere tutte le pubblicità, incluse quelle sull'AIDS, potete cliccare QUI.

 


Dunque, non dovrebbe stupire che sia andato in onda (in America, per fortuna) uno spot così, pur reclamizzando una semplicissima bambola:


Ma ho saputo di persone che avevano paura del pavone che appariva in un bumper Rai, forse perché si colorava dopo un fascio di luce, chissà.

 


 

Probabilmente un'artigianalità rudimentale -che però guardava al futuro prossimo venturo- era la causa di questo senso di inquietudine che poteva colpire qualcuno tra i più sensibile.
Io, per esempio, ricordo che ero terrorizzato (e non ero piccolissimo) da uno spot della Lasonil, che mostrava un ragazzo prendere una storta giocando in spiaggia, il tutto accompagnato da una musica non positiva.

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Cosa captavo? Cosa captavamo?
Perché musiche del tutto innocue come la sigla de I Segreti di Twin Peaks o Chi l'ha visto? o rotocalchi d'approfondimento potevano arrivare a inquietarci?
Cosa percepivamo in queste cose?
Oggi tutto questo non esiste?
Oppure i bambini di oggi si spaventano ingiustificatamente di nuove cose che passano in televisione?

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208 commenti:

  1. Come detto più volte, lo spot "La droga ti spegne" era veramente inquietante.
    Ma sì, era una società diversa: noi bambini fin da piccoli venivamo a conoscenza degli aspetti brutti della vita.
    Anche nei cartoni c'era il concetto di morte (non significava vedere morire i personaggi, ma in certe puntate si affrontava il tema).
    Oggi l'eccesso di politicamente corretto fa sì che in certi casi si "nasconda la polvere sotto il tappeto".
    Invece i bambini devono entrare a conoscenza, con calma, del brutto che c'è nel mondo...

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    1. Vero, ma l'impatto che ne avevamo noi era anche terribile, sotto certi aspetti.
      Poi, al di là degli argomenti comunque brutti, anche tecnicamente c'era un linguaggio televisivo molto più austero, cupo, spettrale... anche nei programmi che dovevano/volevano essere colorati! :O

      Moz-

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  2. L'almanacco del giorno dopo ha una sigla con ballate medievali/rinascimentali nulla di tetro e nefasto anzi decisamente sonore molto dolci e anche allegre senti che note alte nella prima ballata.
    Decisamente nel passato anche non troppo lontano si facevano cose con la doppia faccia e quelle paurose lo erano senza mostrare sangue e violenza diretta come le cose belle lo erano mostrando solo semplicità perché c'era davvero la felicità e lo si percepiva nel vederle. Era il sentimento negativo e positivo usato a incidere sul risultato.
    Penso alla pubblicità della Nike del diavolo che sfida i calciatori del 2000 non la conoscevo l'ho vista e caspita se è inquietante ed è di solo 20 anni fa.
    Adesso i bambini e i ragazzi la violenza la conoscono e provano con il bullismo fisico molto più marcato dalla tenera età e in internet che sono molto peggiori della tv.

    Firma

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    1. Certo, so bene cos'è la musica dell'Almanacco, trattai il tutto in un post apposito.
      Però resta l'inquietudine che trasmetteva ingiustificatamente, ossia proprio dove voglio andare a parare: nulla di tetro, vero, ma sentire una cosa "da nonni" con calendari, effemeridi, santi, semine... in un mondo che guardava al futuro più fantascientifico, era una cosa che inquietava un po'.

      Forse hai ragione che i bambini e ragazzi di oggi ritrovano cose inquietanti in internet, come le creepypasta (vedi Galindo o tutti quelli precedenti).

      Moz-

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  3. Non l'ho mai vista in questo modo, ma averla vissuta direttamente dagli anni 70 può aver influito.
    D'altra parte mi ricordo alcune cose tragiche (quelle vere) però allo stesso tempo mi capita non di rado scoprire altri avvenimenti simili e stupirmi che fossero accaduti allora, perchè appunto non ricordo nulla.
    Bisognerebbe vedere come funziona la mente di un bambino nella sua selettività.

    Tra l'altro ricordo ancora che il mio primo contatto con un "horror" (cinematografico)... fu Profondo Rosso (che si è una cosa diversa), ma non vedendolo bensì raccontato da una compagna di classe alla scuola media che l'aveva visto di straforo non so dove, immagino in televisione vista l'età del film.
    E fu un racconto che mi è restato impresso a lungo, stile racconti in torno al fuoco di un campeggio.

    Ripeto, chissà come funziona la mente di un bambino.

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    1. Esatto, potrebbe davvero essere tutto qui: come funziona la mente di un bambino?
      Anche io per anni ho mitizzato Profondo Rosso, prima di poterlo vedere, proprio dai racconti di terzi.
      O L'Esorcista, idem.
      Ma resta da capire perché alcune cose innocue ci fanno paura, una paura appunto ingiustificata.
      Cosa percepiamo? Oppure erano cose fatte apposta?
      Voglio dire: lo spot Lasonil che passava prima di He-Man su Telenorba mi inquietava perché volutamente usava un jingle cupo?

      Moz-

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  4. Io avevo paura della scritta fine che appariva improvvisamente alla fine della sigla di supergulp, prima che venisse sostituita da Giumbolo. Sfondo nero e una scritta fine appariva come se ti venisse lanciata in faccia. Inquietante

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    1. Ciao, benvenuto!^^
      Ecco, ottimo esempio di paura "ingiustificata": perché si provava inquietudine per una cosa simile?
      Non so darmi risposta.

      Moz-

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  5. Quella bambola è chiaramente la versione femminile di Chucky😂😂😂

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  6. Mi rendo conto benissimo che il senso di inquietudine e di paura è soggettivo, ma in alcune cose viste in TV hanno qualcosa che va al di là dell'esperienza personale. Sembrano essere nate apposta per. Ad esempio io da bambino ero sempre turbato da Dj Super X, il disk jockey con la faccia a specchi del Super Classifica Show; per alcuni era simpaticissimo e frizzante, a me terrorizzava a morte. Tra alcuni contenuti weird/creepy della TV ricordo anche: la sigla di Ultimo Minuto, del TG3 e X-Files, il motivetto de Il Pranzo è servito (per alcuni molto disturbante), l'agguato a Cattaneo ne La Piovra (la gente pianse davvero come se fosse successo realmente), la strana espressione del bambino della pubblicità del Gran Turchese, il tristemente noto alone rosa, l'intro della serie voci notturne, e tanti altri..

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    1. Esatto, volevo arrivare a questo: NATE APPOSTA PER.
      Anche secondo me c'era dietro un qualcosa, uno studio o chissà che, per agire subliminalmente e magari far restare impresse certe cose.
      Anche con la paura, ingiustificata certo, quindi non reale paura. Che è un sentimento molto forte.

      Poi è chiaro che si tratta di cose soggettive, che dipendono da come siamo fatti noi: da bambino io rimasti colpito/terrorizzato/estasiato dal quadro con la morte di Marat: lo vidi su un giornale e tempestai mia madre di domande sulla cosa.
      Sono sempre rimasto colpito inoltre dalle forme, quelle che da sinuose si fanno spigolose... mai impaurito davvero per l'horror in sé, ma per queste cose molto pi "profonde".

      Moz-

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  7. "la rimozione della morte" (o di tutto quello ad essa collegata) è un problema serio, affrontato anche in psicologia e pedagogia.
    In pratica è un qualcosa che va di pari passo con l'evoluzione della medicina e dei tempi: se per i nostri nonni era normale convivere con la morte (essendo vissuti tra l'ultima guerra che l'Europa ricordi, malattie, fame, ampie sacche di mortalità infantile ecc...), con l'andare degli anni la morte è stata apparentemente sconfitta e si cerca di cancellarla dalle nostre esistenze.
    E così generazione dopo generazione si sposta l'asticella sempre più in là, rendendo la vita dei bambini sempre più neutra e priva di (molto improbabili) choc: vedi la cancellazione degli esami di V elementare perché "poverini subivano un livello di stress eccessivo"...

    è anche uno dei motivi per cui sentiamo ogni tanto al tiggì, per esempio, "Aggredito il dottore X colpevole della morte del paziente Y" perché ogni morte viene sempre vista come causata da qualcuno e non più intrinseca alla vita. se una persona muore per malattia deve essere per forza colpa di qualcuno e non il naturale (seppur tragico) decorso.

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    1. Praticamente dunque io ero già dentro il mood futuristico anni '80 di un mondo senza cose brutte e cose brutte naturali.
      Perché qualsiasi cosa avesse a che fare con dolore e morte poteva inquietarmi...
      C'è anche da dire che durante tutta l'infanzia sono stato fortunato: mai visto da vicino cose eccessivamente stressanti. Solo un episodio di cronaca nera, che ci sembrò appunto una favola nera, dalla quale comunque eravamo protetti.

      Moz-

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    2. Se si parla di pedagogia è il mio campo, per così dire. Si, non posso che confermare quel che dice Andrea.
      Cancellare le cose brutte è come il revisionismo storico politicamente corretto: è una cazzata monumentale e fa solo danno.

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    3. Ho detto "cancellare" ma sarebbe più appropriato "negare"

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    4. @Alex: sì, forse vogliamo sconfiggere la morte negandola.
      @A.J.;ì: vero, al Rai è sempre stata molto austera, comunque TV di Stato e di Servizio, e aveva toni molto seri.
      Anche questo è una causa delle paure televisive.

      Moz-

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    5. Dendoh lo amavo!!
      Ora comunque voglio saperne di più sul liquido verde di A.J.!

      Moz-

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    6. Ipotesi: non sarà stato lo Skifiltor? (o chi per esso: ce ne sono stati diversi)

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    7. Potrebbem visto che anche la confezione era molto horror-style (lo adoravo ed era fosforescente, mi cadde a terra e il gioco finì... XD)

      Moz-

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  8. a proposito: quelle pubblicità finivano anche su Topolino e sfido chiunque di voi a trovare una copia di seconda mano a cui non venissero disegnate le pupille o che non venissero bucate!

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  9. Be' la riflessione ci sta veramente tutta.

    Ricordo che da piccolo c'erano dei contenuti che vedevo in tv e che mi disturbavano. Non riuscirei a isolare un titolo specifico ma ricordo anche che più del contenuto in sé era il racconto che la società faceva della tv a instillare le paure. Il rischio di programmi diseducativi, di immagini forti e di contenuti non adatti. Ho sempre pensato che dietro ai contenuti ci fossero delle persone e a parte qualche trasmissione brutta o volgare, il problema centrale fosse che a volte si sparava nel mucchio con l'idea di colpire quanto più possibile l'emotività come nel caso dello spot (terribile) sulla droga.
    La cosa curiosa e un po' triste è che questa narrazione oggi coinvolge internet e i social con gli stessi metodi e quasi le stesse paure.
    La Tv non mi ha mai fatto veramente paura perché posso spegnerla quando voglio, le persone e le loro menti ristrette no. E questo fa veramente paura.

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    1. Vero, oggi la cosa si è portata su internet.
      Sarà che abbiamo bisogno di paure moderne?
      Penso alle bufale, che prima coinvolgevano giornali e TV, e oggi sono sui social... fake news, le chiamiamo, ma non sono che storielle e miti sorti attorno a paure moderne.

      Moz-

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    2. Esattamente. Sorgono dalla paura nei confronti di un mondo che non abbiamo le capacità di capire fino in fondo.

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    3. Esatto, o peggio non vogliamo farlo.

      Moz-

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  10. Su Topolino erano uno shock.
    Ma forse sono servite.
    Io sicuramente non mi sono drogato, ma non per paura di cose reali, ma perché non volevo avere le pupille bianche XD
    Comunque, penso ci siano stati spot commoventi e belli anche in passato, molto emozionali. Oggi forse la TV è cruda di suo o la gente è semplicemente più abituata.

    Moz-

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  11. gli spot anti-droga erano dappertutto, dalle morali dei cartoni del sabato mattina a Topolino! E anche i videogiochi! Chi si ricorda del celebre "winners don't use drugs" che campeggiava nei cabinati?

    Non ho mai capito (essendo di un'altra generazione) se si è trattato di un pericolo reale o solo di un timore avvertito ma comunque contenuto nei numeri...

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  12. Io da piccolissimo ero terrorizzato da uno spot pubblicitario con Louis Armstrong, che però non aveva niente di sbagliato: il problema qualunque fosse era solo mio :D
    Comunque non ricordo cose particolarmente involontariamente inquietanti: quelle inquietanti è perchè era voluto e c'era uno scopo tipo la solita pubblicità della droga. Era perfetta.
    Poi considera che certe sembravano inquietanti solo perchè la televisione in molti casi era per molti, l'unica fonte alla quali si poteva venire esposti a certi argomenti.

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    1. Probabilmente si, anche se essendo io del 78, sono cresciuto con roba tipo Devilman, Bem il Mostro Umano, Fantaman e gli Inhumanoids: Mighty Max che pur ho apprezzato sinceramente per il tentativo, per i miei standard era già abbastanza infantile in paragone.

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    2. Infati, Mighty Max non aveva molto di pauroso, erano mostri molto zuccherati, ormai.
      Le produzioni giapponesi più vecchie, invece, mortacci loro... XD
      C'era anche chi aveva paura de Il fantastico mondo di Paul!!
      Lo spot della bambola no, mai andato in onda: per me è qualcosa alla Joker, nel senso che non mi stupirebbe vederlo usare da un personaggio simile XD

      Alex, che idea ti sei fatto sulla tua paura per lo spot con Armstrong??

      Moz-

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    3. Beh, se dovessi valutare secondo gli standard attualmente in voga, l'idea è che ero un piccolo bambino bianco razzista :D :D :D :D
      Scherzi a parte, come dicevo la pubblicità era normalissima: mi sono spaventato io per qualche motivo personale, probabilmente perchè Armstrong aveva quel vocione molto basso e compariva all'improvviso. Non era colpa dello spot, ecco.

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    4. AHAHAHA sapevo che lo avresti detto, sai? XD
      Ecco, comunque... eravamo più impressionabili?
      A me, da bambino, facevano paura pure certi mobili che ho in casa... :)

      Moz-

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    5. LA mia opinione? No, non eravamo più impressionabili.
      Piuttosto direi che sono le generazioni più recenti che essendo così eccessivamente protette ma anche desensitivizzate, non si rendono conto di non essere invulnerabili ed intoccabili: se si impressionano meno (o se sembra così)è per candida stoltezza (ed una ragione sbagliata per non impressionarsi).

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    6. O forse sono troppo abituati?
      Ti ricordo che le generazioni attuali sono quelle che possono vedere ogni sorta di violenza tranquillamente da YT, video scambiati, profili Insta.
      Si iniziò con le decapitazioni a cura dei terroristi post 11-settembre, e da lì è stata una escalation... Noi dovevano accontentarci di vedere cose simili solo nei mondo-movies, spesso anche mockumentary!^^

      Moz-

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    7. "Beh, se dovessi valutare secondo gli standard attualmente in voga, l'idea è che ero un piccolo bambino bianco razzista :D :D :D :D"

      Hai dimenticato omofobo XD

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    8. Eh, è quello che intendevo con "desensitivizzate", però c'è anche dell'altro. Non è questione di abitudine e basta ma è questione che sono veramente cresciuti e convinti che a loro queste cose non possano toccarli: sono cose che succedono "altrove". Non so se riesco a spiegarmi.
      Se io facevo lo stronzo con qualcuno e parlavo troppo, sapevo che rischiavo la possibilità che quello mi riempisse di legnate: ci pensavo su, perchè relativamente parlando se succedeva che qualcuno mi gonfiasse, a patto di non finire al pronto soccorso, erano cazzi miei.
      Oggi no. Per un semplice spintone intervengono genitori, denunce, polizia e magari anche l'Uomo Ragno: non si rendono conto di non essere intoccabili ma lo pensano, perchè gli è stato fatto credere.

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    9. @Thor Odinson
      Così a gratis? Si hai ragione :D :D

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    10. Esatto: anche a scuola purtroppo non ci sono più regole, con docenti che hanno difficoltà nel farsi rispettare dagli stessi -saputi- genitori.
      Un tempo se parlava il maestro era legge, era come un genitore o quasi.
      Inoltre, vero quel che dici: le età si sono fuse, non c'è più barriera.
      Oggi un quattordicenne esce con un venticinquenne e può anche schernirlo... ai tempi erano legnate anche solo se volevi giocare agli arcade!^^

      Moz-

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    11. Esattamente. Quindi se uno è inconsciamente convinto che niente e nessuno potrà mai veramente toccarlo perchè tanto qualcuno lo proteggerà, come fa ad impressionarsi per qualcosa? Mi rendo conto di stare descrivendo un "candido" stolto, ma è esattamente e tristemente così :D

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    12. Esatto, ma è così.
      E poi quando ci prende una tortorata sui denti, fa male il doppio...
      "Superprotetto ed inviolato: la tua vita non ha significato!" (Litfiba)

      Moz-

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    13. Mah...sicuramente non capisco il nesso tra quello che dicono Thor e Alex e il tuo post.
      Si parla di una televisione che non c’è più e che non ritornerà.
      Quella di oggi che piaccia o no è diversa.
      Stai a parlare di un periodo dove non c’era per dirti lo streaming...e noi eravamo più ingenui “incoscienti “ e ci si stupiva per poco.
      Continuare ad apostrofare le nuove generazioni come rammolliti ..manovrabili ecc..iperprotette dai genitori mi trova un po’ in disaccordo.
      Alla fine stiamo comunque parlando di televisione ..da quello che scrivono sembrerebbe che i ragazzini non sappiano difendersi perché non ci sono più i cartoni di una volta che ti insegnano ad aver paura e quindi ad imparare a menare le mani.
      Ti assicuro che lo fanno ancora adesso e senza bisogno della televisione.
      Si parla nel tuo post di una televisione che faceva paura...ma adesso se la riguardi ti fa ridere.
      Bambola compresa...!
      Non sto parlando di pubblicità che affrontano temi importanti come droga e AIDS ...quelle più che far paura o ridere dovrebbero sensibilizzare e se ci riescono con una ragazza dagli occhi bianchi , ben vengano .
      Permettimi di dirti però : prima della tv dovrebbe pensarci la scuola.






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    14. Poi senza voler troppo pisciare fuori dal vaso...se sti genitori son così iperprotettivi nei confronti dei loro ragazzi , il fenomeno del bullismo manco ci sarebbe no?
      Il politicamente corretto vale fino ad un certo punto.
      Se in età prescolare ti guardi Pimpa o Peppa pig ( anzi siamo noi genitori che decidiamo cosa tu possa guardare 🤔), crescendo passi a Sam & Cat perché Remi’ e Heidi ai ragazzini di otto -nove anni fan cagare e Happy days per loro è troppo anacronistico e come genitore manco mi sognerei di proporglielo perché in primis fa cagare a me ( adesso una volta mi piaceva) a undici -dodici anni si guardano Riverdale su Netflix senza essere passati dal via!
      E ci sta dai ...che cazzo vogliamo pretendere?
      Che guardino quello che piaceva a noi anzi no..quello che pensiamo debba per forza piacere a loro perché..perché cosa? Istruttivo?

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    15. Hai ragione: i gusti cambiano.
      Però c'è anche un MA grosso come una casa che affronteremo in un altro post già pronto: parleremo proprio di questo che sottolinei tra vecchie e nuove generazioni.
      Tornando a noi: la scuola deve fare molto di più, e la famiglia idem.
      Però è vero che i giovani di adesso sono meno esposti a cattiverie davvero drammatiche.
      Non che non ci siano, ma sono ormai immuni.
      Noi invece vivevamo con un perenne stato d'angoscia (droga, aids, mafia, rapimenti...)
      Il bullismo, per esempio: come sai per lavoro ho a che fare con ragazzi di varie età. Sai cosa ho sentito dire da certi? "Mi ha bullizzato!", che sta per "mi ha preso in giro, mi ha fatto una battuta antipatica, mi ha tolto qualcosa di mano" XD

      Moz-

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  13. Francamente non mi sembra di essere mai rimasta traumatizzata da cose viste in TV quando ero piccola o molto giovane. Credo che al giorno d'oggi faccia più danno il politicamente corretto XD Scherzi a parte, è naturale che ci siano persone più sensibili di altre che magari s'impressionano per cose che alla maggioranza non fanno nè caldo nè freddo. Penso però che la negazione della morte sia un errore. "Ricordati che devi morire" è una frase che dovremmo tenere tutti in mente, aiuta a vivere meglio ;)

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    1. Ahaha quello poco ma sicuro: il politicamente corretto È il male!^^
      Concordo sulla frase, a patto che non sia detta in programmi televisivi imbecilli... ahah!

      Moz-

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  14. @Andrea87
    C'era, c'era il pericolo.

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  15. Inquietante la bambola, sembra proprio la tipica risata che si usa nei film :D
    Per questo e per altro alla tua domanda rispondo quindi sì, era comunque una televisione diversa, perché è inutile sottolineare che tutto cambia nel tempo ;)

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    1. Vero, diversa. Secondo me anche tecnicamente, intendo come frequenze, emittenza, luci e suoni.
      La bambola... non mi stupirei se venisse usata dal Joker XD

      Moz-

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    2. Magari piena di esplosivo stile granata ahahhaha: ce la vedrei proprio :D

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    3. E continua anche a ridere!!

      Moz-

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  16. Da piccolina ero terrorizzata dalla intro di Chi l'ha visto?
    Immaginavo che gli scomparsi apparissero tutti insieme nel mio corridoio per poi riversarsi in salotto in cerca di aiuto.

    Però i film horror non mi disturbavano. Vidi "La notte dei morti viventi" di Romero a 8 anni, perché mio padre me lo fece vedere.

    Ah, e ovviamente la pubblicità dell'AIDS.
    Ci sarà stato altro, ma l'avrò rimosso

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    1. Ciao e benvenuta! :)
      Chi l'ha visto? è terrorizzante proprio per questo, e per i toni dei servizi.
      Un po' come Ultimo Minuto: so cose ovviamente studiate (comunicativamente) per creare un certo mood.
      Paradossalmente, gli horror non mi spaventano.

      Moz-

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  17. Esatto, il pericolo c'era davvero... specie negli anni '80.
    Siringe usate, buttate anche ai giardinetti.

    Moz-

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  18. Io son di Pavia, una città dove all'epoca abitualmente non si vedeva succedere mai un tubo (e nemmeno troppo adesso): non ho mai visto in tutta la mia infanzia qualcosa che non fosse quieto vivere TRANNE i drogati ai giardinetti.
    Tanto per rendere l'idea XD

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  19. Io preservato da ogni cosa: morti, malattie, cose del genere... Un incidente era davvero un caso unico, per dire.
    Ci fu solo un episodio, che in effetti è truculento: l'omicidio del padre di una mia amica di classe (elementari). Liti famigliari.

    Pavia? Non succedeva niente? Beh, gli 883 ci hanno fatto almeno cinque album interi su questa cosa XD

    Moz-

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  20. Cinque album sul fatto che a Pavia di brutto non succedeva niente? :D

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  21. Beh diciamocelo, le generazioni odierne si sono rammollite. Ed è perché rispetto al passato vengono coccolati e protetti eccessivamente. Mi ricordo che quando andai a vedere l'ultima versione Disney dello Schiaccianoci al cinema (don't ask XD) c'era una mamma che tappava gli occhi al figlio nelle scene più "spaventose" e lo raccomandava di non guardare e tapparsi le orecchie se aveva paura. Ora, se davvero trovava un tale film (avete presente?) spaventoso che dire dei film e dei cartoni che guardavamo io e i miei amici alla sua età? Vero che noi si guardava anche prodotti che non avremmo dovuto in teoria ma anche quelli per la nostra fascia erano infinitamente più maturi, spaventosi e ricchi di contenuti della roba di adesso. Del resto era l'epoca di maestri come Don Bluth, sempre sia lodato, che diceva che i bambini possono digerire tutto, basta che ci sia un lieto fine.

    Oggi non è più così: oggi hanno vinto le associazioni delle madri, del MOIGE e robaccia varia che se la prendono per tutto. Le mie critiche dei prodotti per l'infanzia oggi già le conosci ma una che mi ero risparmiato è che: non c'è alcun conflitto, non c'è oscurità, sono tutti allegri, coloratissimi, spensierati, non farebbero paura a un coniglio! Per me questo è sbagliatissimo perché tiri su una generazione di fiocchi di neve che non saprà affrontare le proprie paure. Come disse Neil Gaiman "le favole non insegnano ai bambini che i draghi esistono, lo sanno già, le favole insegnano che i draghi si possono sconfiggere!"

    Quindi sì, la televisione di una volta era decisamente più... non so qual è la parola giusta: esplicita, dark, matura, sofisticata. Nessuna di queste rende in pieno ma il punto è che di sicuro non era una sequenza di lecca lecca e arcobaleni colorati XD

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    1. Concordo. Non si protegge qualcuno dai pericoli nascondendoglieli, ma insegnandogli a conoscerli ed a sconfiggerli.

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    2. Thor, io uso il termine DOOM come aggettivo.
      Era più doom. Cupa, austera, inquietante.
      Hai ragione su tutto: quanto era spaventosa la trasformazione della strega di Biancaneve?
      Oggi non so se riuscirebbero a pensare cose così.
      Però ammetto che mi piacerebbe avere l'esperienza di qualche genitore attuale e vedere di cosa -di ingiustificato- hanno paura i loro figli^^

      Moz-

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    3. @ Alex: ben detto!

      @ Moz: Doom è un termine che mi è sempre piaciuto tantissimo e che in italiano non siamo mai riusciti a cogliere pienamente X4 affascinante quindi la tua scelta!
      Biancaneve era spaventosa così come Fantasia, La Bella Addormentata, Il Segreto di Nihm, Charlie Anche i Cani Vanno in Paradiso etc...
      Se potremmo vedere cose così al giorno d'oggi? Nah, non credo proprio. Oggi vige l'ipersensibilizzazione e anche il genere dei Villains come lo conosciamo noi sta scomparendo. Anche tutti sti rifacimenti delle opere del passato tendono ad eliminare o comunque a ridurre fortemente la componente doom delle opere originali, segno che quanto stiamo dicendo è la verità.
      Beh io non ho figli (ancora) ma spero di averne in futuro. Ti informerò nel caso 👌

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    4. Sì, oggi il cattivo è anche lui un vincente, da comprendere, da non uccidere.
      Peccato, comunque. A me il doom piace, perché ti dava quel brivido dell'ignoto, del fuori posto, di qualcosa di strano in un mondo perfetto.

      Moz-

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    5. I cattivi d'oggi o sono poveri incompresi da compatire e abbracciare oppure sono così piatti, insulsi e privi di spessore da essere irrilevanti. Ho la mia personale teoria del perché ma la tengo per me perché rischierei di finire off topic XD
      E' normale comunque sentire la mancanza del Doom. Sempre citando Don Bluth se non mostri l'oscurità non puoi apprezzare la luce. C'è bisogno di questa componente in qualche forma. Senza sfociare per questo nel grimdark spento proprio di certe produzioni.

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    6. Umh, però ora sono curioso... come si fa?? :D
      Esatto, comunque: il bello viene se vedi il brutto, vale così per ogni produzione che si rispetti!!

      Moz-

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    7. Vabbè, te lo dico comunque allora 👌: secondo me si sono resi conto che la gente finiva sempre per apprezzare di più i cattivi in tutte le varie produzioni. Così hanno cominciato a svalorizzarli (facendo appunto che o non ci sono oppure sono così piatti da essere impossibile apprezzarli più dei buoni). E' un ipotesi eh XD
      Sul resto, concordo pienamente con te

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    8. Hanno capito quindi che i cattivi vendono di più.
      E così li hanno umanizzati... vedi Maleficent :)

      Moz-

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  22. Anche di bello, considerato quel che raccontavano XD

    Moz-

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  23. Ciao Moz, sono nato quasi dieci anni prima dalla TV italiana, ricordo ancora i programmi dell'epoca, tanto teatro recitato in diretta e la TV dei ragazzi, se ben ricordo dalle ore 17.
    Non sono e non ero un appassionato della TV ma l'ho sempre guardata e nessuna trasmissione o sigla mi ha messo paura.
    Un tempo la TV era una svago serale con programmi, come dire, spesso noiosi ma per tutti, un po come i cinema parrocchiali.
    La TV di oggi mi fa paura per la sua indubbia forza di condizionare il pensiero delle menti deboli che sono la maggioranza dei teledipendenti e forse anche la maggioranza degli italici, considerando quali sono i programmi più seguiti.
    Ciao fulvio

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    1. Secondo me hanno capito, oggi, che possono condizionare la gente... proprio dopo aver studiato gli effetti collaterali che si verificarono in passato XD

      Moz-

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  24. Lo spot della Duracell con quella maledetta batteria che si chiudeva sbattendo con lo stesso rumore della porta dell'inferno. Non piacevole.

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    1. Oddio, vero. Come si si chiude un portone, rimbombando, con un'eco spiacevole.

      Moz-

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  25. L'Almanacco del giorno dopo ha traumatizzato più di qualche fanciullo. Io arrivai a farci una serie di incubi ricorrenti, per fortuna poi passarono quando iniziai a seguire attentamente la trasmissione, diciamo esorcizzando quella sigla...

    Complessivamente sì, la tv del passato era meno attenta a non fare paura.

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    1. Mi faceva uno strano effetto anche la pubblicità del CIF, con il primo piano sul piede della ballerina sul ghiaccio che girava su se stessa... Faticai a capire cosa fosse.

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    2. Ahaha sì! I graffi sul ghiaccio.
      Ecco, cose che stridono. Ma anche quell'atmosfera, quei colori... era cupo.
      Hai ragione, non erano attenti a non fare paura!

      Moz-

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    3. Colori e situazioni che trasmettevano disagio, freddo, tipo un garage sotterraneo ne "Il giustiziere della notte"... Per poi proporre l'oggetto sponsorizzato con sottofondo tipo finale di commedia romantica, colori caldi, gesti morbidi... Perché "Cif Ammoniacal, lui, non graffia."

      E le sigle anni '80 di Tg1 e Tg2, ne vogliamo parlare??!! Musicalmente quella del Tg1 esiste ancora, ma era, assieme alla combo musica/grafica del Tg2, una citazione da "Arancia meccanica".

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    4. Sì! Le sigle dei TG, create per mettere ansia.
      Credo sia proprio voluto: richiamare l'attenzione perché comunque si parlerà di cose brutte al 90%.

      Moz-

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  26. La questione è che quando sei piccolo ti terrorizzano molte più cose, anche quelle apparentemente semplici e banali. Io per esempio sono stato traumatizzato da una scena passata in uno di quei programmi del sabato sera anni Settanta. Ricordo che c'era Raffaella Carrà impegnata in uno dei suoi tipici balletti. Nel balletto c'era un'asse da stiro e Raffaella fingeva di stirare una camicia; ad un certo punto sollevava il ferro dalla camicia e mostrava al pubblico il segno netto delle bruciatura. Ecco, quella bruciatura non mi ha fatto dormire per settimane!!!!

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    1. Caro Obs, ed è qui che voglio arrivare: perché? Perché ci spaventava una bruciatura?
      Perché era qualcosa di "andato male"? Una forma sbagliata, un errore?
      Cosa si turbava così tanto?

      Moz-

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    2. Probabilmente venivamo inconsciamente turbati da qualcosa che percepivamo essere sbagliato, nel senso di qualcosa fuori posto rispetto al contesto. Un po' come come piccola macchia di merda su un cuscino di broccato. La vedi appena ma sai che c'è e ti turba. Il più delle volte erano solo sensazioni impalpabili, di cui non ti accorgevi ma che ti si installavano dentro come dei virus.

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    3. Ti amo.
      Descrizione perfetta e ironica, anche! :D
      Comunque sì, FUORI POSTO, è questo.
      Ed è impossibile che non lo facevano apposta!

      Moz-

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  27. Io non sono mai stato particolarmente traumatizzato o inquietato dai vari spot o signle che vedevo da bambino. Affascinato e rapito sì, ma mai inquietato, appunto. Per me la sigla di Mixer o dell'Almanacco del Giorno Dopo erano sacre. E lo sono ancora. E credo mi siano rimaste così impresse anche perché non c'era l'abbondanza di contenuti che la tv ci passa oggi. Pensa, per esempio, che io ho sempre trovato le sigle iniziali dei primi American Horror Story molto, molto disturbanti. Ma a distanza di qualche anno, già non le ricordo più. Cosa che non sarebbe accaduta, a mio parere, se la stessa sigla l'avessi vista nei periodi di cui parla il tuo post.

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    1. Esatto, ma perché? Età diverse (ossia da adulti le cose ci restano meno impresse) o effettivamente oggi restano meno, qualunque età abbiamo?
      Perché comunque io noto che anche i miei genitori ricordano gli slogan di quando io ero bambino, e quindi loro già adulti, e oggi c'è poco da ricordare...

      Moz-

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    2. Forse è proprio il troppo che ci propongono oggi a non permetterci di ricordare tutto. Ne siamo bombardati -_-

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    3. Esatto, probabilissimo. Peccato, perché va a svantaggio dei brand.

      Moz-

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  28. LA pubblicità della bambola è qualcosa di devastante e non solo per la risata, ma anche per le bambine che girano la testa così velocemente, con montaggio serrato, tanto da fare effetto esorcista!
    Credo che certa grafica di una volta, con effetto artigianale - come hai ben detto - magari non sempre riuscito e che si vede ancora ogni tanto in giro, mi dia la sensazione di qualcosa che proviene da chissà dove, da qualche oscuro giocattolaio, disegnatore, animatore ecc. che opera in qualche casa misteriosa e creepy e dunque questa provenienza dubbia mi dà una sensazione di ansia.

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    1. Sì, la cosa più inquietante sono proprio le bambine che si voltano.
      Mortacci loro.
      Aahha hai descritto tutto tu alla perfezione, e aggiungo: ci hai fatto caso che gli horror di una volta facevano più paura proprio perché imperfetti?
      Non sarà un caso che Lynch ha voluto grafiche computerizzate come fossimo nel 1990, per il suo Twin Peaks 2017.
      Danno un senso di straniamento.

      Moz-

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  29. Vabbè. io sposto la faccenda a una decina di anni prima. Non voglio citare i "classici" spaventosi che hanno terrorizzato noi piccoli che abbiamo vissuto la tv dei ragazzi anni 70 (su tutti a BELFAGOR) perchè quello di spaventare era il mestiere loro e lo hanno fatto egregiamente. Io vi farò sapere solamente dell'inquietudine di quando si spegneva il televisore in bianco e nero e l'immagine, da una striscia orizzantale si rimpiccioliva in un puntino verde che rimaneva fissato per un poco sullo schermo.
    C'era poi il monoscopio rai che (e non lo dico io da solo) pure ha terrorizzato molti di noi.
    Nello sceneggiato "ciuffettino" molti ancora tremano al pensiero del lupo cattivo che, in realtà, nel telefilm non si vede mai.
    Eravamo più fifoni? Più sugestionabili? Era il bianco e nero? No! solo avevamo l'età della pura e vera immaginazione.

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    1. Ciao e benvenuto! :)
      Vedi? Cosa c'è di inquietante in un televisore che si spegne fino a ridursi a un puntino?
      Immaginazione, certo. Ma anche le forme. Le forme, a volte, fanno paura.
      Quando sono innaturali.
      Quando sono strane, come il monoscopio.

      Moz-

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  30. Neanche io vedo nulla di inquietante nell'Almanacco del Giorno Dopo, ma neanche nelle pubblicità sulla droga. Oggi purtroppo ci si fa limitare da una presunta sensibilità maggiore rispetto al passato, e questo ha creato un appiattimento nella comunicazione, non solo televisiva.
    La televisione con gli anni è peggiorata. Proprio oggi uno su Twitter ci chiedeva se ricordavamo quando i programmi la sera iniziavano alle 20,30 e non un'ora dopo come oggi.
    C'era anche meno TV in passato, e quindi più qualità.
    Da bambino la TV dei ragazzi iniziava alle 16,30 e prima non c'era nulla, solo un'immagine fissa, mi pare.

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    1. Sì, e anche di notte forse c'erano immagini fisse.
      Era meno offerta, ma con più qualità.
      Vero, ci siamo appiattiti, sensibilizzati... ma cosa potrebbe sorprenderci ancora? Chissà... :o

      Moz-

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  31. Vero è che ero più piccolo... ma roba come Belfagor o Il mastino dei Baskerville, gli splatterini/horrorini di oggi possono dimenticarseli.. passavano notti insonni dilaniati dagli incubi dopo una notte al Louvre... adesso si cerca l'horror nelle patatine, si è persa la qualità, la distanza.. tutto esasperato fino ad annullare l'effetto...

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    1. Esatto, oggi non funziona più perché hanno esasperato tutto, o peggio è finita la magia anche nel sognare cose che possono invece essere fatte al pc.

      Moz-

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  32. Credo che la tv spaventi oggi, come spaventava allora, anche se per motivi diversi.
    Oggi a spaventare è la stupidità di certi programmi, il fatto, che molto più di una volta, si cerchi di manipolare la gente attraverso la tv. Mi spaventa anche la censura che sempre più interviene nella trasmissione di film, serie tv e cartoni decontestualizzando e modificando il significato che gli autori avevano dato ai loro prodotti.
    Per quanto riguarda la tv del passato, a livello di spavento/angoscia, la prima cosa che mi viene in mente è lo spot dell'aids, la musica usata (O Superman di Laurie Anderson) mi metteva un forte disagio addosso.
    Poi ho vaghi ricordi di trasmissioni che affrontavano discorsi su spiriti o il passaggio all'aldilà che mi fecero fare diversi incubi, anche se di per se non mostravano nulla di così spaventoso.
    Stessa storia per episodi di alcuni cartoni o telefilm un po' più "oscuri" e qui spesso cambiavo canale...

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    1. Guarda, io penso che anche noi siamo stati in qualche modo manipolati.
      E penso proprio che chi si spaventava all'epoca, era per questo.
      Sì, suona un po' cospirazionista :D
      La censura più brutta l'abbiamo vissuta noi, oggi è sparita dai cartoon.
      La musica mette disagio, vero. A me faceva paura Moments in love degli Art of Noise... :o

      Moz-

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  33. Il pavone pare un essere divino tutto illuminato xD è un personaggio comico altro che spauracchio!

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    1. Eh ma devi vederlo video... non solo illuminato^^

      Moz-

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  34. La pubblicità della bambola sembra venuta dalla mente di Dario Argento.
    Non ti so dire se erano più paurosi o almeno non me li ricordo così, ma guardando il tuo post pare di sì. Ricordo alcuni sceneggiati che creavano un'atmosfera cupa, oppure la pubblicità sull'AIDS (se non mi sbaglio ne avevi parlato in un altro tuo post). E poi fino a poco tempo fa l'occhio della censura era sempre li.

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    1. Esatto, è che comunque si creava un'atmosfera cupa, forse era anche la fotografia usata.
      Insomma, anche le fiction dell'epoca, non drammatiche, avevano sempre quel tocco di ansia.

      Moz-

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  35. Mozzino, ma sei fuori???????????? siamo in epoca di covid, più pauraaaaaaa di cosìììììììììììììììì

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  36. Di sicuro la televisione era diversa e noi che eravamo piccoli la percepivamo in modo più profondo.Adesso ci sono centinaia di canali e programmi e l'attenzione non si concentra su una sola cosa.La sera tutte le famiglie stavano davanti alla tv e non al pc o al cellulare.Comunque io mi ricordo alcune sigle con musiche un pò troppo drammatiche.di certo se avessi visto la pubblicità di quella bambola satanica avrei avuto paura.

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    1. Ahah bambola satanica è la giusta dicitura :D
      Vero, diciamo che prima la TV era più drammatica e austera, in generale.

      Moz-

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  37. Non credo che un tempo la tv fosse più disattenta di oggi a mettere in onda immagini che potevano essere "disturbing".
    Vedo piuttosto il contrario: che adesso si tende a trovare fastidiose persino cose trascurabili (purtroppo la mentalità della "generazione di fighette" sulla quale ironizzava Clint Eastwood è arrivata anche da noi) perciò, nel dubbio, le tv mettono in onda immagini (e linguaggio) quanto più possibile non offensivo. Poi magari su amazon uno si vede "The Boys" con teste che esplodono e sangue come se piovesse, però nella tv visibile a tutti e nelle fasce orarie "protette" guai se si vede un medico che fa un'iniezione a un paziente, qualche povera anima sensibile potrebbe restare turbata...

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    1. Eh, appunto: oggi la TV non è più come un tempo, il tutto si è spostato nello streaming o su internet :)

      Moz-

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  38. Io ricordo ancora come inquietante la sigla di chi l'ha visto, che tra l'altro dopo 30 anni è ancora la stessa. Intanto a sei anni non comprendevo la trama di quella trasmissione, ma ricordo mia mamma che la guardava, ovviamente di sera, e io dal mio letto sentivo quella musichetta. Credo che fosse un mix di cose: musichetta inquietante, notte, in camera da solo in procinto di addormentarmi.

    Il pavone non lo ricordo, dell'almanacco mi stava sul ca**o la sigla, e le pubblicità sulla droga onestamente non le ricordo nemmeno. Comunque lo spot americano sulla bambola fa un baffo ad Annabelle. XD

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    1. Decisamente molto più inquietante lo spot della bambola che tutti i film horror con le bambole :D
      Vero, è il mix: da solo, al buio, e senti programmi con sigle così. Seri, austeri, drammatici. DOOM.

      Moz-

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  39. Che argomento che hai sfoderato! 🙈
    Pensavo di essere troppo suscettibile io ma ora mi consolo. C'erano delle cose davvero involontariamente creepy in tv, per me rimane imbattibile la sigla di Chi l'ha visto e la voce di Gianloreto Carbone (la voce narrante di alcune storie di cronaca del programma). Da piccola non riuscivo ad addormentarmi da quanto mi terrorizzavano!

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    1. Grande Gianloreto Carboneeee :)
      Sì, io ricordo che da solo, in camera, nonostante la luce proveniente dalla cucina, ero terrorizzato da quelle atmosfere di quei programmi... :o

      Moz-

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  40. È una bella riflessione la tua. Sicuramente c'era meno attenzione alle sensibilità dei vari gruppi di persone a cui ora invece si bada molto di più (e forse stiamo arrivando a degli eccessi: da un eccesso all'altro, direi).
    Più in generale, c'erano anche film horror per ragazzini con effetti speciali molto espliciti che ora sono impensabili, e le stesse commedie per bambini come The Goonies e Young Sherlock Holmes riuscivano ad essere molto più serie e malinconiche (almeno a tratti) delle commedie odierne.

    The times they are a changin'...

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    1. Esatto, il mood era proprio diverso.
      Parlando di cose per ragazzini, forse oggi solo Stranger Things (che si rifà però ai classici...) ha ancora cose un po' dark^^
      Vero, comunque: da un eccesso a un altro.

      Moz-

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  41. A me spaventavano i contesti: gli spot erano troppo brevi per costruire un'atmosfera sufficiente, perciò mi spaventavo facilmente per i film, ma non per le pubblicità.
    Che comunque erano audaci, ai vecchi tempi (oggi le trovo più impressionanti XD forse perché le pubblicità di oggi hanno un tenore diverso e il lato horror delle vecchie era più marcato).
    Per quanto riguarda le musiche, l'almanacco non mi ha mai impressionato, mentre la sigla di Twin Peaks la trovo più sognante che paurosa.

    Riguardo alle reazioni dei bambini di oggi, probabilmente è un po' questione di sensibilità personale e un po' di abitudine: oggi i contenuti sono tendenzialmente più innocui e un tempo c'erano comunque bambini che si spaventavano per un nonnulla, come la pubblicità delle Tabù (ne mangio mille al giorno vuoi sapere perché) XD

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    1. Ma chissà sa dove arrivava quella paura ingiustificata.
      Cosa la scatenava realmente.
      È questo che proprio vorrei spiegarmi...!

      Moz-

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  42. Mia madre a ciclo continuo continua a dirmi che da piccolo ero terrorizzato dal film Navigator. Me l'avrà detto non so più quante volte (e ne ho le palle piene di 'sta storia, che continua a raccontare ogni volta).

    Veniamo alle varie cose da te citate.
    La grafica che definisci "a effetto doom". Qui si può chiamare in causa il das unheimliche: quando qualcosa è familiare ed estraneo allo stesso tempo, lasciando addosso una sensazione di disagio e confusione. Le scritte sono familiari, però sono estranee per l'uso di un tipo di grafica "futurista" (passami il termine"), oltre che per i colori spenti (dovuti ai limiti tecnologici dell'epoca, incapaci di riprodurre tonalità più naturali). Inoltre movimenti a scatti e improvvisi sono estremamente perturbanti, perchè richiamano quelli dei predatori animali. Perciò mette a disagio, perché c'è la reminiscenza di qualcosa associato al pericolo. Però col tempo ci si abitua, e allora perde d'effetto.
    La droga ti spegne. Anche qui das unheimliche. Familiare: la ragazza; estraneo: l'assenza degli occhi (mancanza di occhi = mancanza di emozioni, che sarebbe il messaggio dello spot contro la droga, però mancanza di emozioni = nascondere i propri intenti, in quanto emozioni è comunicazione = pericolo!)
    La bambola. Qui il das unheiliche è fortissimo. Rappresentazione grottesca (sorriso eccessivo) + risata sguaiata. Familiare: riproduce il corpo umano. Estraneo: risata che non riconduci a gioia, ma a malattia mentale (e spesso i malati di mente possono divenire violenti = pericolo!)
    Il pavone. Ricorda subito un qualcosa che in quegli anni era famoso, ma passato ormai nell'inconscio e quasi dimenticato, perché appartenente a un passato che cominciava a essere lontano: un'esplosione atomica.

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    1. Però il ragazzo che mi disse di aver paura del pavone... è più giovane di me, quindi non so se può aver paura dell'esplosione.
      Invece, penso sia davvero come dici per tutto il resto, tipo scatti improvvisi, assenza di colori naturali, disagio generale...
      Beh, perché avevi paura di Navigator??^^

      Moz-

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    2. Ma che ne so, avrò avuto tipo sei o sette anni, neanche me lo ricordo come film.

      Sì, ma il fungo atomico è un qualcosa che è entrato nell'immaginario collettivo, quindi permane fissato nel subconscio, e appena c'è qualcosa che ci si avvicina come immagine, emerge al preconscio: quindi viene a galla, ma il conscio non lo riconosce, e allora scatta il perturbante.

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    3. Può darsi, in effetti quell'attimo di luce abbagliante è stranissimo! **

      Moz-

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  43. La sigla della fine delle trasmissioni RAI andata in onda fino al 1986.

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    1. Ciao Claudio!
      Ricordi che trasmissione è?

      Moz-

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    2. La sigla di fine trasmissioni Rai con il traliccio bianco e le nuvole 1954/86 mi lasciava del tutto indifferente, forse perché " giunsi" ad essa quando già avevo dodici anni di età , quindi grandicello abbastanza per non averne paura. Invece , tra il 73 74 ed il 78 circa , ero molto spaventato dalla sigla del collegamento Eurovisione tipo ruota scassata di bicicletta 😁 . Se poi essa era preceduta dall'annuncio della Maria Grazia , allora Bolt e il suo 19"19 sui 200 erano in pericolo

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    3. Ma bisognerebbe capire come mai certe cose, che NON volevano fare paura, in realtà facevano paura e spaventavano noi bambini di allora!
      Ci dev'essere una spiegazione...

      Moz-

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    4. Per quanto riguarda , ad esempio, la sigla del collegamento Eurovisione versione anni settanta , beh , da ciò che lessi , essa era temuta da moltissimi bambini per la seguente ragione : le immagini astratte e non facenti parte della realtà spaventano i bimbi perché essi non riescono a decifrarle e, se esse sono accompagnate da musiche potenti come il bellissimo Te Deum di Charpentier o tetre come quelle di R Lupi , allora il mix è letale ....Per quanto riguarda la Maria Grazia - e per altri altre 6 - si trattava di un disturbo chiamato Kalyginephobia o paura delle belle donne : la bellezza di esse , infatti, non era decifrata dai bimbi a livello di sfera sessuale e quindi vista come una minaccia

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    5. Caspita, interessante.
      Non conoscevo la fobia per le belle donne! Incredibile.
      Mentre ci può stare che le immagini indecifrabili portino paura: penso che succeda anche in età adulta.

      Moz-

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    6. E pensi che , a paure strafinite, quindi dopo il 1978 , i miei genitori continuarono a sbriciolarmi le parti intime fino al 1994 ! Di conseguenza , crescendo in scaltrezza con l'età , scaturivano molteplici idee per evitare gli annunci - ovviamente non più per paura ma per proteggere i cabasisi da eventuali rotture 😁- e ne racconto una in particolare , per rendere meglio l'idea....Marzo 1990 , piove a dirotto ( con temperature sopra la media dopo un inverno pressoché inesistente) e mi trovo a lezione all'università . Alle h 19:45 a Montecarlo sarebbe iniziato l'incontro Monaco vs Sampdoria , valido per l'andata delle semifinali di Coppa delle coppe , in collegamento Eurovisione su Raitre . L'annuncio della Maria Grazia sarebbe andato in onda alle h 19:32 circa , quindi la sigla . Io persi apposta un autobus e presi quello successivo,arrivando al capolinea di Boccadasse alle 19:27 . Chiacchierai un attimo con l'edicolante doriano e ai 31 attraversai la strada , quindi mi allacciai una scarpa. Appena entrato in V Cavallotti , da un televisore al primo piano di un palazzo sentii l'inizio dell'annuncio . Ripartii dopo 30 secondi e feci i 350 metri fino all'incrocio con la via dove abitavo in circa 2 minuti e mezzo, quindi svoltai a sigla già iniziata . Camminai per 60 metri sino all'incrocio con una strada che porta alla baia e andai a salutare i fornai di un panificio , proprio mentre il bravo Ennio Vitanza cominciava la sua bella telecronaca. Rimasi lì un minuto e mezzo circa e poi feci i restanti 50 metri prima della mia palazzina . Arrivai al citofono , chiusi con calma l'ombrello, aprii con le chiavi e ....mi gustai Mancini Vialli Pagliuca Vierchowod Lombardo etc 😁

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    7. Ahha quindi era proprio TERRORE!
      Ma lo capisco, anche io perdevo tempo se non volevo fare qualcosa per paura.
      Ad esempio fingevo di andare comunque avanti e indietro dalla sagrestia alla sala del catechismo ma in realtà non mi muovevo, visto che avevo terrore di un enorme crocifisso che c'era lì...

      Moz-

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    8. Forse non mi sono spiegato bene , Signore : dopo il 1978 non era più terrore , ma fastidio per la rottura di palle da parte dei miei genitori i quali , francamente, avrebbero potuto risparmiarsi tutto ciò . Io però, da credente e praticante, li perdono. Per ciò che riguarda il Crocifisso, Nostro Signore non deve MAI fare paura

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    9. Eh, da Signore (come mi chiami tu) ti dico che l'altro Signore -specie se rappresentato in certi contesti horror- mi fa paura eccome! 😅👍

      Moz-

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    10. Tornando a prima , dimenticavo di dire che mi dava un po' fastidio , diciamo al 30/40%, il logo TV bianco all'interno del quadrato nero quando iniziavano le trasmissioni , oppure quello esposto all'esterno di certi negozi di elettrodomestici , in quanto mi ricordava un volto con un sorriso- ghigno enigmatico . E Lei , invece , aveva paure televisive?

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    11. Ma perché mi dai del lei? 🤔😅
      Paure televisive? Twin Peaks abbastanza totalmente, i programmi tipo Misteri.
      Ma di cose "normali" lo spot dello shampoo Scientel su tutti: mi terrorizzava!

      Moz-

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    12. Non ho mai sentito parlare dello shampoo Scientel, ma , spinto dalla curiosità , andrò a vedere di cosa si tratta(va) . Beh , a proposito di spot pubblicitari considerati inquietanti , tra di essi è ad esempio annoverato quello della Citroen , credo anni ottanta, nel quale una vettura di tale marca viene letteralmente ingoiata da una enorme testa meccanica colle sembianze della cantante di colore Grace Jones

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    13. Eh, quello è uno spot cult... e fa paura proprio per quella testa robotica, gli occhi che si accendono e tutto il resto.
      Era quello il meccanismo del "terrore"... Comunque mitica Grave Jones ♥️👍

      Moz-

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    14. PS Grace Jones , non Grave Jones , sennò , tradotto letteralmente, equivarrebbe a Tomba Jones 😁 , belìn

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    15. Dovrebbero abolirlo, ogni tanto, il correttore automatico... XD

      Moz-

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    16. Eh , certo . Continuando a parlare di paure televisive , lessi molti commenti su YouTube riguardanti un'altra fobia catodica : quella relativa , addirittura, al segnale orario Rai . Onestamente , non ebbi mai alcun problema con tale grafica ma , come diciamo a Genova , ce n'è per l'asino e chi lo mena ( = conduce ) , nel senso che tali paure sono ben assortite . Semmai , prima del 1978 , a volte mi capitava che , durante esso , mi trovassi in posizione Mennea sui blocchi , non tanto a causa del nell' orologio - sempre piaciuto - ma per cosa o meglio chi rischiava di esserci dopo ..... specialmente al lunedì sulla Rete 1 o al venerdì sulla Rete 2 : ecco , lì il 19"72 della Freccia del Sud era a forte rischio 😁 hi hi hi

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    17. Eheh!
      Diciamo che il segnale oraio potrebbe essere spaventevole perché immagine fissa... con quelle lancette (io ricordo abbastanza serioso anche quello tutto blu con orologio bianco).
      Sono intermezzi strani, perché "spezzano"...

      Moz-

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    18. Esatto ! Ha giustamente sollevato la questione delle immagini fisse , considerate più inquietanti in quanto tali : ad esempio, molti altri erano spaventati dal quadro di pre programmazione Rai , ovvero quel cartello muto nel quale era raffigurato un disegno formato da due parabole ellittiche azzurre ( o grigie se in b n) intrecciate tra loro ed in mezzo il logo Rai 1949/83 o 1983 in poi sino al 2000 in certi casi. A me, onestamente, non faceva alcun effetto, anzi , mi ricordava un po' quello della NASA. Altri cartelli fissi che spaventavano erano il monoscopio Rai 1954/76 , quello 1976 in poi, il barometro tondo fisso di Che tempo fa , i cartelli di interruzione o ripresa trasmissioni , etc .

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    19. Esattp, anche il barometro de Il tempo che fa, con quel trillo assordante... non so se dipende dalla qualità del tubo catodico, da una austerità maggiore di colori-musiche ecc... ma è innegabile che la televisione di un tempo era molto più pop-dark che pop-colorata.

      Moz-

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    20. Beh , il colore , a mio avviso, cambiò un po' tutto , nel senso che rese ogni cosa meno inquietante . Il bianco e nero, infatti , contribuiva ad una visione assai più tetra di sigle , annunci , bumpers e musiche . Un esempio ? Il monoscopio vecchio in b n mi faceva una discreta paura , mentre quello elettronico a colori mi lasciava indifferente . Una volta , nel 1975 credo , subii invece un mix mica da ridere , formato dal monoscopio vecchio in b n e la voce della Maria Grazia fuori campo : si può immaginare che strizza ....ah , io nonostante tutto chiamo tutte le ex signorine buonasera affettuosamente col loro nome di Battesimo ....la Maria Grazia , la Nico ( sarebbe la Orsomando) , la Mariolina, la Maria , la Paola , l'Alessandra etc etc 😁 . La mia preferita era la Peppi ( Franzelin) , seguita dalla Roberta e dalla Marina . E la Sua ?

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    21. Sì,il bianco e nero certamente fa paura perché è una mancanza di colore, ma anche i colori sanno essere paurosi.
      L'esempio del Pavone Rai è emblematico.
      Poi quando si usavano tipo chroma Key e effetti vari, alè: la paura è servita.
      Le mie preferite? La Orsomando, la Golia e la Pierobon.

      Moz-

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    22. La Nico , la Gabriella e la Fiorella quindi ? Beh , niente male come scelta , direi . E conosceva la mia " amica" Maria Grazia 😁? Effettivamente era bellissima , ma troppo seriosa e con una voce profondissima

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    23. Sì, mi pare ci sia stata anche per tutti gli anni '90!
      Comunque, dammi del tu :D

      Moz-

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    24. No , credo sino al 1994 circa . Sia la Maria Grazia ( Picchetti se non erro ) che la Cannuli che la Brivio ( sorella minore del compianto Roberto dei Gufi , antesignani di Elio e le storie tese) annunciavano da Milano anziché da Roma ed erano , un attimo prima di parlare, precedute da un " toc!" che altro non era che un cicalino azionato per segnalare loro la diretta . Inoltre , sino al
      1987 88 , lo sfondo dietro ad esse era diverso rispetto alle romane : una sorta di celeste opaco con macchioline bianche

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    25. Ammazza, sei espertissimo.
      Ecco, sai che anche gli sfondi Rai delle annunciatrici mi inquietavano?
      Mentre quelli Fininvest erano belli, con la pianta...^^

      Moz-

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    26. Santa polenta ! Addirittura gli sfondi ? E quale in particolare ? Quello - azzardo in cui esse erano riprese sedute in bianco e nero tra due strane virgolette rosse ?

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    27. No, quelle le amavo. Erano davvero belle le virgolette rosse.
      Invece erano inquientati, perché sbiadite forse, le forme geometriche dei loghi RAI... ripetute sullo sfondo, come una cascata bloccata: quadrato, cerchio, triangolo...

      Moz-

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    28. Ah , capisco . Per quanto mi riguarda, le forme geometriche mi lasciavano del tutto indifferente, in quanto al momento della loro introduzione avevo già 18 anni . Le inquadrature in b n all'interno delle due virgolette rosse , invece , essendo presente in essa un sottile rettangolo bianco al centro , mi ricordava i monitor di servizio dei bombardieri americani quando inquadravano il bersaglio 😁 hi hi hi ....

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    29. 😂😂😂 vero!
      A me spaventava che alcune di quelle forme erano sbiadite, come fosse qualcosa dell'est Europa 😂

      Moz-

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    30. In che senso " dell'Est Europa" ? Beh , parlando di televisioni estere , la mia preferita era il canale svizzero in lingua italiana : esso trasmetteva- e tuttora trasmette - programmi molto ben fatti e , al sabato ,mandava in onda una sorta di " must" per noi bimbi degli anni settanta primi ottanta : Scacciapensieri

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    31. Sembrava uno sfondo "povero", da televisione "arretrata". I colori spenti mi davano questa impressione!
      Comunque, visto che sei così esperto, ti chiedo se conosci il mistero della serie col gufo meccanico 🦉
      Ti rimando a questo link, magari puoi esserci d'aiuto 🤓⤵️
      https://mikimoz.blogspot.com/2020/05/mistero-serie-gufo-meccanico-rai.html

      Moz-

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    32. Mi spiace deluderLa , ma non ricordo tale serie . In ogni caso,sono andato a vedere le relative immagini ed effettivamente potevano risultare un po' inquietanti per un bambino

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    33. Eh ma immagini ufficiali non ve ne sono: nessuno è in grado di risalire a questo titolo, nonostante le informazioni date...

      Moz-

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    34. Dimenticavo ...lessi su YouTube commenti relativi ad un'altra paura televisiva : quella della schermata fissa della sigla delle estrazioni del Lotto 1980/81 fino , credo , a tutti gli anni ottanta . Il brano che l'accompagnava era l'incipit di Finché c'è tempo , di Paolo Casa . Ad esempio, molti ,oltre che dall'immagine fissa , erano spaventati anche dalla voce maschile fuori campo - peraltro molto bella - che scandiva i numeri

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    35. Probabilmente è quello: schermata fissa, Grafica che vuol essere avanguardista (e sappiamo quanto queste cose siano stranianti), e voce di una persona che non si vede... 😎🔥

      Moz-

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    36. Beh , la voce maschile fuori campo mi lasciava del tutto indifferente e la versione di tale sigla delle estrazioni del Lotto mi piaceva , forse perché nel 1981 avevo già " ben" 12 anni 😁 . A proposito delle schermate fisse , pare che i cartelli di interruzione dei programmi o recanti gli orari di ripresa degli stessi . A Lei davano fastidio ? A me solo quelli degli orari di ripresa delle trasmissioni , più che altro sino al 1978 e in certi giorni : lunedì Rete 1, martedì e venerdì Rete 2 , perché spesso preceduti da ...you know who 😁😁😁

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    37. Ripeto che puoi darmi del tu! 😂👍
      Io adoravo la scritta di interruzione e di ripresa, poi quella blu di Fine primo tempo e Secondo tempo (raramente anche terzo tempo). E il palinsesto che scorreva la mattina presto 😂👍

      Moz-

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    38. Magari fossero state delle scritte su fondo colorato : ebbi la sfortuna di nascere nel 1969 , quindi ben prima di una capillare diffusione della programmazione a colori . Però posso Franca affermare che le immagini relative alle mie paure televisive infantili furono tutt'altra cosa a colori , ovvero molto più attenuate , tant'è che sparirono praticamente di colpo prima dei Mondiali di calcio di Argentina 1978 . Rimasero , come dissi in precedenza , le rotture di scatole da parte dei miei genitori e i miei slalom giganti per evitarle .Come ad esempio nel 1983 , quando tornammo a casa da una mia vittoriosa partita di baseball giovanile . Giocammo la domenica mattina ( Messa il giorno prima) e feci la doccia sul posto , poi , caricata l'attrezzatura e la divisa sporca in automobile , partimmo verso le h 12:47 . Scendemmo giù per una strada collinare piena di curve ed arrivammo a Borgoratti ai 55. Riuscii, io solo , a vedere un televisore all'interno di un bar , mentre eravamo fermi ad un semaforo, che mostrava Federico Fazzuoli che si congedava dal pubblico e sfumava l'immagine. Partì il bumper colla noce e ripartimmo al termine del primo spot .Percorremmo Via Isonzo in un minuto circa e , in fondo ad essa, restammo fermi 20/25 secondi a fare passare il bus n 45 ed alcune macchine aventi la precedenza, quindi arrivammo al semaforo di P zza Sturla . Lì immaginai l'annuncio appena iniziato e passarono 40 secondi circa : ripartimmo e facemmo V Caprera in un altro mezzo minuto , poi svoltammo nella via che delimitava ad est la mia strada di Boccadasse e lì iniziai a cantare " Alé io, Alé io!" . Mio padre credette che fosse per il baseball ( anche per ciò in verità) e mi disse " dai , Joe Di Maggio , sbrigati "

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    39. Sono incredibili tutti questi dettagli.
      Hai una memoria molto forte!
      Evidentemente la televisione è qualcosa che ti ha sempre affascinato... Solo così possiamo spiegare questa passione!

      Moz-

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    40. L'importante è ricordare quei tempi non con odio ma con garbata ironia . Più che altro sono un appassionato di storia della TV, sigle loghi e bumpers da quando tali dati servirono in parte per la mia tesi di laurea , tutto qui . Però , se dovessi presentarmi ad una nuova serie di Rischiatutto 2.0 , beh , sceglierei di prepararmi o sul ciclismo o sulla saga di Rocky Balboa / Adonis Creed

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    41. Ah , dimenticavo .... un'altra fobia catodica certificata pare essere quella relativa alla vecchia sigla di Tg2 dossier la quale , tra gli ex bambini famosi , terrorizzò anche il bravo cantautore Samuele Bersani. A me invece piaceva ( e piace ) un sacco , e il brano che l'accompagna è tuttora del mitico Battiato

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    42. Le sigle dei rotocalchi Rai sono effettivamente austere, e quando sono progressive, spaventano per altri motivi (magari sempre quel tutto del "tubo catodico" che abbiamo già discusso).
      Rocky/Creed? Bella saga 😎

      Moz-

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    43. Eh sì , lo è . Il prossimo anno dovrebbe uscire nelle sale cinematografiche Creed III, nel quale film Adonis Creed dovrebbe combattere contro il figlio di Clubber Lang ( si legga Mr T )

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    44. Speriamo, non ho idea delle idee per Creed 3!

      Moz-

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    45. Cambiando discorso , bizzarre sono le traduzioni onomatopeiche che facevo di sigle , loghi , bumpers e via discorrendo . Ad esempio , il Tg2 1979/87 per me faceva dun dun pee rurano , ca caffarà ca caffarati Ca Ca caffarà ca caffarati Ca caffarà Ca caffarati Ca Ca caffarà Ca Ca caffarà , titatatatatatatata 😁, oppure il Tg2 dossier faceva ta ta ta ta ta taaaa, Tonino Tonino Tonino Tonino Tonino Tonino .... oppure i bumpers Rai datati 83 85 facevano cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo cluclo ta na naaaaa😁

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    46. Ahahahah! Bellissimo questo!
      Anche io pensavo alle onomatopee musicali in questo modo... Come il nino nino nino dell'autoambulanza 😅

      Moz-

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    47. Beh , un suono onomatopeico classico e anche un po' scontato era quello del monoscopio , il quale per molti faceva " tuuuuuuuuuu!" . Invece , ad esempio , la resa " sonora " della rubrica Domani avvenne , nel corso di Almanacco del giorno dopo per me faceva " nana pest , nananana pest , nanananana pest , nanananana peeeest!" ( Il " pest" era il suono di uno strano tamburo in sottofondo)

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    48. Purtroppo non li conosco, sono "troppo giovane" 😅

      Moz-

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  44. Beh , Almanacco del giorno dopo andò comunque in onda sino al 1994 . Subito dopo , mammina Rai trasmetteva spesso il segnale orario e , successivamente, il Tg1. La sigla più bella di tale testata giornalistica , a mio avviso, era quella anni '70 / metà anni '80 , ovvero la nota sequenza di quadrettoni gialloblù che , a loro volta, formavano dei grossi rombi con al centro il logo del Tg1 tuttora in vigore e disegnato da Massimo Vignelli nel 1977. Quella più brutta ? Senza dubbio la sigla del cosiddetto Telegiornale Uno , così chiamato per motivi di concorrenza coi nascenti tg Mediaset ( 1992/93)

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    1. Vero, periodo strano quello del "Telegiornale Uno"... cambiarono nome con quel logo lunghissimo... Per fortuna durò poco!

      Moz-

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  45. Già , è vero .Tornando alle mie fantasiose traduzioni onomatopeiche fatte illo tempore , per me la mitica ( e bellissima ) sigla di domenica sprint faceva " guano guano , guanananà , guano guanananà etc" 😁. Il titolo era Stadium , e fu scritta da Oscar Prudente nel 1977 , con la collaborazione di Tullio De Piscopo alla batteria , Mario Lavezzi alla chitarra e Ares Tavolazzi al basso elettrico . La parola pronunciata dopo " viva vivaaaa " sembra effettivamente " il goleador!" , Ma in realtà è un insieme di parole senza senso messe insieme al solo scopo di provocare il cosiddetto effetto confusione dello stadio ( ad esempio potrologò, o ingaladù o umbaradèn o altro )

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    1. Tu pensa che io quella sigla la chiamavo, scherzandoci in casa, BABACIOF!
      Quando iniziava Domenica Sprint, correvo a vederlo con mio padre proprio per ascoltare UAU UAU UAU-A-A E BABACIòF!^^

      Moz-

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  46. Bella questa 😁! Invece , la più " recente" sigla della TGS ( testata giornalistica sportiva ) per me faceva " tino tino tiiinoooo, dedalo de dedalo de dedalo de dedalo , tan tan sssttaaannn!"

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  47. Invece , a mio avviso , la sigla più bella che la Domenica Sportiva abbia mai avuto fu " Disco bass" dei DD sound ( legga fratelli La Bionda, quelli di One for you One for me ) , tra il 1977 ed il 1980 . Se i miei , specie nel 1979 , mi concedevano di stare alzato sino a " tardi" , quando la sentivo partire iniziavo a ballare goffamente imitando John Travolta 😁 hi hi hi.

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    1. Io pugliese-abruzzese!
      Comunque, siamo di generazioni diverse... sei cresciuto con una TV che non è la stessa mia, solo ogni tanto le cose convergono... ed è giusto così^^

      Moz-

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  48. Io nacqui nel 1969 ad esempio, e quindi ricordo assai bene il bianco e nero

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  49. Ricordo altresì il primo tv color giunto a casa nostra : si trattava di un Tekefunken datato 1978 e comprensivo di un telecomando assomigliante , nella sua forma , ad un mattone nero con pulsanti vari😁 . Immediatamente dopo , le mie paure televisive sparirono , come per un miracolo dell'Onnipotente . Come dissi in precedenza , però , le rotture di cabasisi da parte dei miei andarono avanti per molto tempo ....

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    1. Sai che anche il mio primo telecomando era letteralmente un MATTONE pieno di tasti?
      Mai capito a cosa servissero tutti quei pulsanti... ahahah! 😅😂

      Moz-

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  50. E quando, intorno al 1981 circa , non mi era possibile collegare la rudimentale consolle dei videogiochi al televisore a colori della sala da pranzo , allora giocavo a freccette col monoscopio elettronico della Rai 😁 eh sì , perché avevo una pistola giocattolo che sparava delle ventose con una certa precisione nonché a distanza. La tabella punteggi era la seguente : 100 pt per la crocetta centrale, 90 per le primissime tacche laterali etc . Ciò si verificava soprattutto in estate , quando Mammina Rai mandava in onda una pausa tecnica dalle ore 14:45 circa alle 17:00

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    1. Ahahaha questa è genialità, pura fantasia^^

      Moz-

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  51. A molti ,poi , faceva paura la sigla di apertura ( e/o chiusura ) delle trasmissioni di tv koper - Capodistria ( prima yugoslavia poi Slovenia ) . Ebbene, in essa si vedeva la statua di un ragazzino intento a suonare un piffero e , nel contempo, essa ruotava su se stessa

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    1. Non lo ricordo questo, anche se la storia del ragazzo e del piffero non mi sembra sconosciuta... 🤔
      Comunque, affacciati mercoledì qui sul blog che ci sarà un post con delle pubblicità che mi terrorizzavano! 💪

      Moz-

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  52. Cosa ?!? Addirittura delle pubblicità? Non pensavo che ne esistessero di tanto inquietanti. Però sono a conoscenza del fatto che , ad esempio, quella del Petrus Boonekamp ( pron buunecamp) , amaro olandese , negli anni settanta spaventasse parecchi ex bimbi

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    1. Ecco, quest'altra cosa non la sapevo neppure!
      Gli spot che propongo io mercoledì sono più recenti diciamo (fine anni '80 inizio '90)^^

      Moz-

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    2. E quelli invece che La facevano ridere di più ? I miei top three sono 1) spot Citterio 2002 con Sylvester Stallone con la sua celeberrima esclamazione " BUBI!!!", 2) spot pizzette Catarì 1982/83 col grande Giorgio Bracardi , 3) spot Urrà Saiwa 1987 con Fabio Bassotti

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    3. Urrà Saiwa top! E... mi ero dimenticato di Citterio, Stallone e BUBI!**

      Moz-

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    4. Già...colla sua mitica bocca storta , peraltro risultato dell' rescissione di un nervo facciale causata alla nascita da un forcipe . Ma Stallone è un mito , e anche una persona meravigliosa , soprattutto per tutto ciò che soffrì sin dall'infanzia ( addirittura un po' di rachitismo , poverino )

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    5. E ha continuato a soffrire anche dopo, per altri motivi.
      Ma Rocky/Rambo si rialza sempre!

      Moz-

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  53. Tornando all'argomento paure televisive, chissà se in questo forum esiste qualcuno che ebbe le mie stesse fobie ...Alcuni anni fa , venni a sapere che c'era un signore di due anni circa più vecchio di me che aveva molta paura della Maria Grazia : ricordo il suo nickname " Giraffone" ma null'altro

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    1. Non è un forum, ma un blog.
      Ecco perché ti invitavo a intervenire, mercoledì scorso, nel post sugli spot che mi facevano paura: avresti trovato altra gente con cui parlare.

      Moz-

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  54. Purtroppo non mi fu possibile , guardi ,ma fa niente : so comunque di essere in ottima compagnia. Ecco , a proposito di Maria Grazia ....la domenica era quasi sempre ( mezza ) giornata di rottura di cabasisi da parte dei miei - Le dissi infatti che , a paure televisive tramontate nel 1978 , i miei imperversarono sino al '94 - perché sulla Rete 1 (poi Raiuno) c'era spesso lei . I momenti più " pericolosi" ( parolone 😁) erano le 09:55 quando partivano annuncio e sigla del collegamento Eurovisione per la prima manche dello slalom di Coppa del Mondo , le 12:15 per l'annuncio di Linea Verde e soprattutto le 12:58/59 per quello lungo prima di Tg l'una . Poi , da Domenica in in avanti , entrava in azione la Nico . Un'altra volta , nel 1981 , fregai la Maria Grazia e i miei così : uscimmo dalla Santa Messa alle h 12:51 e mio padre telefonò a mia madre da una cabina per dire a mia madre di buttare la pasta. Ci mise un po'perché la gettoniera funzionava male , e dopo io mi allacciai una scarpa . Partimmo e arrivammo all'incrocio tra V Cavallotti e la strada dove abitavamo ai 59'10" , svoltammo e arrivammo al citofono di casa ai 00'50" : mia sorella suonò , salimmo e ....Romano Battaglia già intervistava il primo ospite 😁

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    1. Mi stupisco sempre di questa perfezione nei ricordi... addirittura i secondi cronometrati ^^;
      Insomma, domeniche sicuramente d'azione, per evitarla!
      Comunque, dammi del tu!

      Moz-

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  55. Eh già , esattamente come quando , nelle domeniche comprese tra il 1979 ed il 1985 , tornavamo a casa dai campi nei quali giocavo a baseball nelle categorie giovanili : ad esempio , se partivamo da San Desiderio sopra Genova / Sturla ai 40/42 , ero " tranquillo" perché poi , oltre al tempo impiegato per parcheggiare , c'era anche da prelevare , all'interno del bagagliaio , il borsone contenente guanto mazza caschetto e la divisa n° 15 ....se invece vedevo che la partita finiva presto , allora facevo la doccia a casa mia , entrando in bagno intorno alle 12:54':30" . Una volta asciugato , aprivo la finestra che dava sul cavedio ed ascoltavo l'annuncio dalla vecchionza sorda del primo piano 😁, azionavo il phon a vuoto per circa 1'15" , poi finivo di vestirmi e ....Richard Clyderman suonava già Lady D , la bella sigla di tg l'una ( la prima in assoluto, però, fu Ad libitum del 1978 di Daniel Vangarde , papà di uno dei Daft punk) . A volte , invece , come diciamo a Genova " non mi salvava manco Maragliano" e mi beccavo tutto . Pensi che , nel 1977, quando le paure c'erano ancora , mi portarono all'ospedale Gaslini per un elettroencefalogramma allo scopo di verificare eventuali danni cerebrali !Ci trovavamo in macchina all'altezza di V Caprera quando mia madre , con la sua delicatezza da incrocio tra Godzilla e un mammuth, disse" vedrai che il grafico dirà :«ha paura della Maria Grazia e dell'Eurovisione» , e io , con la calma di un giudice di sedia del Roland Garros , a neanche 8 anni risposi " è una macchina , non Gesù Cristo, quindi non è capace di leggere nel pensiero". Fifteen love 😁

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    1. Ahahaha bellisima la cosa sulla risposta dell'elettroencefalogramma... Ovviamente intendo la battuta di tua madre, non la disavventura ospedaliera in sé.
      Io comunque avevo terrore di: Shampoo Scientel (coi i grafici tipo pc che analizzavano i capelli delle donne), uno spot Lasonil (la musica mi inquietava, e anche la gente che si faceva male...)...
      e se posso, visto che ti ricordi veramente tutto, ne approfitterei per chiederti una cosa che riguarda la Rai:
      hai per caso un ricordo di una scenetta in b/n (forse tratta da un vecchio film, o chissà) in cui un ragazzino, sullo scrittoio, rovescia l'inchiostro sul foglio che stava diligentemente ricopiando... e il frate vicino a lui si inalbera (penso fosse ambientato in una chiesa o collegio, comunque con presenza di religiosi).

      Moz-

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  56. No, credo di no , a meno che non si trattasse di un vecchissimo film intitolato Marcellino pane e vino , ma potrei pure sbagliarmi

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  57. No , onestamente non sapevo di questo particolare : l'unica possibilità che mi viene in mente potrebbe essere legata ad un vecchissimo film in b n girato , credo , in Spagna e chiamato Marcellino pane e vino

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  58. Forse si tratta di Marcellino pane e vino

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