[ORIGINI] come sono nati i Power Rangers (dalla Marvel alla Saban)

 

Pronti per un viaggio tra Giappone e America, tra Stan Lee e Marvel, fino a Haim Saban?
Fenomeno televisivo degli anni '90, i Power Rangers stanno rivivendo una seconda giovinezza grazie alla Hasbro e grazie a una recente serie a fumetti: la formula funziona ancora e ormai deve rivolgersi sia ai fan storici sia a un pubblico di giovanissimi, tenendosi in equilibrio tra la parte retronostalgica e quella attuale.
Ma come sono nati, questi Power Rangers?
Qual è l'idea alla base di questo popolare franchise, prima che diventasse tale?
La rubrica Origini è qui per raccontarvi questi particolari retroscena...


SUPER SENTAI
Non è un segreto che gli americanissimi Power Rangers siano in realtà giapponesissimi: in sostanza si tratta dell'acquisizione dei diritti di una stagione della serie nipponica Super sentai (lett. super squadroni da combattimento), che viene riassemblata in America sostituendo tutte le scene con gli attori orientali, tenendo solo quelle con eroi in tuta e robot, e riscrivendone le trame.


personaggi delle serie Super sentai



Dal 1979/80 la serie Super sentai passò a essere prodotta dalla Toei, compagnia che negli anni '70 aveva iniziato una collaborazione con la Marvel Comics, come vedemmo in questo post (click!): alcuni robottoni dell'animazione nipponica erano confluiti nelle storie americane, arrivando a interagire pure coi Fantastici Quattro!
Proprio dalla collaborazione Marvel/Toei inizia la nostra avventura.


il fumetto Shogun Warriors



SUPAIDAMAN

Avevamo già visto nel dettaglio la serie live-action giapponese di Spider-Man (QUI), un Uomo Ragno dagli occhi a mandorla prodotto in Giappone con l'ovvio benestare della Marvel e di Stan Lee.
Era il 1978: quando la Toei prese in mano i Super sentai un anno dopo, fu la stessa Marvel a produrre con quest'azienda la serie Battle Fever J: una sorta di Captain America giapponese (J sta per Japan, appunto) con degli "Avengers" di varie nazioni.



Supaidaman, l'Uomo Ragno sentai

LA MARVEL IN GIAPPONE
Non solo Battle Fever J: dopo lo Spider-Man giapponese e la serie  del 1979/80, la Marvel collaborò con la Toei aiutandola a produrre anche un altro telefilm: Denjiman.
La partnership proseguì ancora: dopo Denjiman arrivò il suo sequel, Sun Vulcan, sempre targato Toei/Marvel.
E qui Stan Lee ebbe un'idea: se i giapponesi erano riusciti ad apprezzare uno Spider-Man con robottoni, esplosioni e tutine, la serie Super sentai forse poteva essere riadattata per un pubblico americano!



Battle Fever J

TAIYO SENTAI SUN VULCAN
Siamo nel 1981. Proprio Sun Vulcan colpisce il patron della Marvel, ora desideroso di portare in America questa tipologia di show, di cui ha contribuito al successo in patria.
L'idea è proprio quella che vedremo anni dopo: tenere solo le scene in costume e robotiche, e sostituire il resto con attori americani, girando nuove sequenze più appetibili per un pubblico occidentale.
Sun Vulcan poteva essere il titolo ideale per esportare negli USA questa nuova modalità di telefilm supereroistico.


Sun Vulcan



Stan Lee mostrò alla produttrice esecutiva della Marvel, Margaret Loesch, un pezzetto di Sun Vulcan.
Qualcuno pensa che esista addirittura un promo con attori americani, in ogni caso il video sembra non esistere più e comunque -nonostante le buone intenzioni- non se ne fece più niente.
Siamo agli inizi degli anni '80.
Pochissimi anni dopo, nel 1986, Haim Saban recuperò l'idea di Lee: portare i Super sentai in America, nelle stesse modalità pensate dalla Marvel!


Haim Saban


BIO-MAN
La Saban realizzò il pilot di Bio-Man, basato sul nipponico Choudenshi Bioman. I tempi non erano maturi: il prodotto fu rifiutato da ogni network.
Il cast era composto da Mark Decascos nei panni di Victor Lee (l'eroe rosso), Miguel Nuñez Jr. nei panni di Zack Taylor (il guerriero verde), Tom Silardi come Billy Cranston (il ranger blu), Tricia Fisher come Trini Crystal (l'eroina gialla) e Rebecca Staples nel ruolo di Kimberli Harte (la ranger rosa).

Bio-Man della Saban



GALAXY RANGERS

L'azienda ci riprova nel 1992, diffondendo nei circuiti il promo dei Galaxy Rangers, che combinava il footage della serie giapponese Zyuranger con il girato americano per Bio-Man di qualche anno prima. Un mix di idee e nomi che poi sono diventati quel che conosciamo dei Power Rangers, e che vi invito a visionare in questo raro documento:



A dover decidere le sorti di questo show, stavolta, fu una persona che dalla Marvel intanto era passata alla Fox: proprio quella Margaret Loesch a cui Stan Lee, qualche anno prima, aveva sottoposto l'idea di un Super sentai riadattato per l'America!


i Galaxy Rangers nel promo


KYORYU SENTAI ZYURANGER

Perché proprio la serie giapponese Zyuranger?
Era innanzitutto la più nuova tra le stagioni dei Super sentai prodotte in Giappone, e poi aveva un tema che fu giudicato molto valido: quello dei dinosauri.
In un momento in cui Spielberg usciva con Jurassic Park e i dinosauri stavano conoscendo un rinnovato clamore, fu la scelta migliore che la Saban poté prendere.
Ed ebbe l'ok dal network.
I Galaxy Rangers hanno fatto centro, ma ora restava da superare un altro test: l'episodio pilota!



gli Zyuranger giapponesi



POWER RANGERS
: IL PILOT

Sempre nel 1992, viene girato (e mai mandato in onda se non anni dopo) il pilot della nuova serie Saban: Mighty Morphin Power Rangers.
Migliorando le idee, tenendo gran parte dei nomi scelti all'epoca per i personaggi di Bio-Man, e con attori tutti nuovi, arriva Day of the dumpster, l'episodio pilota del nuovo ipotetico show televisivo.



il cast dell'episodio pilota



Questo pilot convinse gli addetti ai lavori: la serie dei Power Rangers fu finalmente ordinata!
Un solo cambiamento nel cast (Audri DuBois sostituita da Thuy Trang) e dal 28 agosto 1993 il primo Super sentai americano andò finalmente in onda.
E da allora non si è mai fermato: un'idea passata da Stan Lee alla Saban, dagli anni '70 fino ai primi anni '90, esplosa soltanto quando era il momento giusto per diventare un vero e proprio fenomeno di costume.


Stan Lee coi Power Rangers

Appassionato dei Power Rangers e di anni '90? Leggi anche:

32 commenti:

  1. Di recente ho visto il primo episodio della serie "Marvel 616" dedicato allo Spidey Giapponese e alle sue origini, il tuo post continua e approfondisce quella parte dell'episodio che lasciava intendere che i Power Ranger erano il passo successivo per chiudere il cerchio sul mercato americano. Insomma non solo il post è bello ma hai dell'ottimo tempismo ;-) Cheers

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    1. Oddio devo CORRERE a vedere quel documentario!! *___*
      Adoro lo Spider-Man giapponese!

      Moz-

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  2. Non mi reputo un esperto di Power Rangers, anzi per nulla nonostante avessi visto tutta la prima saga (quella più famosa) e avessi alcuni giocattoli. Tuttavia, era palese che avessero fatto riferimento a serie tv giapponesi visto che lo stile dei combattimenti, le movenze, le tecniche di ripresa e il montaggio rimandavano inesorabilmente al Sol Levante.
    Sapevo anche dei movimenti della Marvel e di Stan Lee ma ovviamente non in maniera così dettagliata. Beh che dire? Sicuramente per il mondo occidentale fu una rivoluzione, nonostante il genere fosse già piuttosto noto per via di altre serie arrivate in precedenza. Oggi gli attori di quella prima serie sono totalmente spariti o quasi

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    1. solo Kimberly ha avuto qualche apparizione sporadica, per esempio in "Interstate 66", dove fa l'arrapatona in cerca della "scopata perfetta" (per chi da piccolo aveva gli occhi a cuoricino per lei fu un colpo ferale xD)

      https://www.youtube.com/watch?v=IsFz9uHRQ6A

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    2. Nooo aspettate: proprio l'attrice che fa Kimberly è stata protagonista di una serie di successo, Felicity, e anche di Flashpoint.
      L'attore che fa Tommy, oltre ad essere un artista marziale con palestre e tutto il resto, ha un contratto esclusivo per comparire come guest in ogni stagione nuova dei PR.
      Walter Jones, che era il primo black ranger, l'ho visto come presenza fissa nelle prime stagioni di The Shield.
      Thuy Trang purtroppo è morta, ma è stata la cattiva de Il Corvo 2 accanto a Iggy Pop...
      In ogni caso, pare che tutto il cast storico tornerà nel futuro film in preparazione... e il red ranger Jason è tornato nel 2020 come guest.

      Comunque non hanno fatto solo riferimento alle serie giapponesi, ma... sono proprio quelle giapponesi!
      Il telefilm è lo stesso, identico^^

      Moz-

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    3. Azz! Non ci avevo mai fatto caso, ve lo giuro! Mai a pensare che fossero loro eppure The Shield me lo sono divorato (nel caso del Black Rangers).
      Della Morte di Trang ne ero a conoscenza ma Kimberly non l'avevo mai riconociuta. La vecchiaia, maledetta vecchiaia!

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    4. Flashpoint peraltro è una buonissima serie, secondo me...

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    5. Flashpoint l'ho vista poco...
      Comunque, Jason David Frank (Tommy) e Amy Jo Johnson (Kimberly) hanno pure fatto un cameo nel film del 2017... 🤩💓🤩💓

      Moz-

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    6. Jason David Frank, l'attore di Tommy, oltre ad aver proseguito una carriera di successo come stuntman e doppiatore in America, è anche uno dei maggiorenti del fan studio Bat In The Sun, che fa dei fan films bellissimi (tra cui la serie di scontri tra personaggi di case diverse Superpower Beatdown). Di recente ha raccolto abbastanza fondi e sta lavorando a una serie TV non ufficiale (sempre fan film) sul suo storico personaggio :3 non vedo l'ora di vederla!

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    7. Yes, questo lo sapevo, anche se io spero sempre di vederlo in Hexagon, quella che dovrebbe rappresentare l'ultima serie dei PR... anche se Shattered Grid -qualora esistesse come telefilm- sarebbe fantastico^^

      Moz-

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  3. La differenza fra le scene americane e quelle giapponesi saltava all'occhio anche per una certa differenza di definizione, un po' più scarsa in quelle del Sol Levante.

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    1. fino a quando non me l'hanno detto (forse Miki?) non avevo mai notato che la Yellow Ranger era in realtà un maschio in giappone (le manca il gonnellino xD)

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    2. Esatto, anche se sono serie coetanee... però le scene americane avevano proprio un tocco occidentale: incredibile come comunque siano riusciti a mixarle^^
      Sì, nella prima serie hanno femminizzato lo Yellow Ranger: sapete l'assurdità divertente? Quel personaggio, in originale, si chiamava... BOI! XD

      Moz-

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    3. Di contro però le sequenze occidentali avevano dei costumi veramente pezzenti, lo scudo del Green Ranger made in USA era tipo costume di carnevale.

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    4. Vero, e le tute non erano manco aderenti, si vede che non erano in spandex! 😅

      Moz-

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    5. Devono aver corretto il tiro con le serie successive, ma nei primi erano davvero brutti.

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    6. Sì, poi coi soldi hanno potuto fare sicuramente di più...

      Moz-

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  4. conoscevo l'inizio (Supaidaman) e la fine (i Mighty Morphin' Power Ranger), ma tutto quello che stava in mezzo non lo sapevo se non per sommi capi! Grande, Miki!

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    1. Eheh felice dunque di aver messo ordine a questa cosa...
      Voglio dare il top con questa rubrica: thanks^^

      Moz-

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  5. Però immagino ti riferisci ai veri Power Rangers andati effettivamente in onda dal 1993...

    Moz-

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  6. Galaxy Ranger? Fantastico! Prima di tutto molto carine Trini e Kimberly :D, poi mi ha fatto sorridere vedere le prime versioni di Zach e Billy.
    Il pilot lo ricordo benissimo: è quello dove Kimberly è un po' acida o qualcosa del genere? Ricordo bene o me lo sono sognato?

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    1. Anche nel pilot ufficiale Kimberly si comporta un po' da stronza, chiedendosi se ha voglia o meno di svolgere il ruolo... Quindi non saprei se ti riferisci a questo fatto (anche sul finale, finge di NON voler diventare una ranger)...

      Moz-

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    2. Ah ecco mi son confido con il primo episodio allora😁

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    3. Tanto entrambi si chiamano Day of dumpster :D

      Moz-

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  7. wow, quanto sono cringe xD
    ma ci vedevano con quei caschi?

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    1. Immagino di sì, comunque vero: i primi sono cringissimi.

      Moz-

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  8. Certo che la Marvel è coinvolta nella realizzazione di un sacco di serie popolari.. GI Joe, Transformers e altri cartoni della Rainbow lo sapevo ma addirittura i Power Rangers? Che colpo!

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    1. Yes, esattamente... anche se solo di striscio, in questo caso, occasione mancata, ma comunque era alla FOX (vedi gli X-MEN...)

      Moz-

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  9. Molto interessante, alcune cose ne ero già a conoscenza tipo l'uomo ragno giapponese, ma che quel faccione perennemente sorridente di Stan Lee avesse già avuto l'idea di trasportare i super sentai in America mi era sconosciuta.

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    1. Eheh e chi lo frega il grande Stan... se pensiamo che ha creato pure il multiverso dei Masters (ma questo solo nella trama dei Masters in sé, non per davvero)... è un dio e basta^^

      Moz-

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  10. Yes, ci sono ogni anno nuove serie, ora aspettiamo i progetti di Netflix a riguardo 💪😍

    Moz-

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