[CANALI DEL PASSATO] Gay.tv, la storia della rete (e gli anime che ha proposto)


Vi chiederete: cosa c'entra un canale di nome Gay.tv, a tematica semi-generalista ma perlopiù rivolto al mondo LGBT, nella riesplorazione di quelle reti televisive del passato che hanno proposto argomenti nerd?
Ebbene, anche Gay.tv (di cui oggi sopravvive solo il sito internet) ha trasmesso svariate robe che ci interessano...
Ripercorriamo dunque la storia di questa rete, che era gratuita e disponibile in chiaro sul satellite, e riscopriamo cosa venne mandato in onda negli ormai lontani primi anni 2000!
Prima di iniziare, vi lascio i link delle retrospettive su altri canali del passato


Nata il 13 maggio 2002, Gay.tv apre la sua programmazione con la serie inglese Queer as Folk.
Ci vuole un po' di tempo prima che inizi ad arrivare anche l'animazione: l'accordo è con Yamato Video, che peraltro in catalogo (vedi QUI) aveva diverse opere a tema shonen ai.
Col suo logo arancione verticale (poi diventerà nero), la rete proponeva volti anche noti in una squadra perlopiù di giovani conduttori.
Le dj La Pina e Katamashi, Diego Passoni, il talk show con Luca Zanforlin e i programmi più leggeri con l'ex iena Fabio Canino.




Rete perlopiù musicale (ampio spazio era dedicato ai videoclip e ai format che ruotavano attorno alla proposta di musica), ebbe anche un innovativo reality show condotto da Alessandro Cecchi Paone, una chat sul televideo e programmi notturni di linee erotiche o cartomanzia ad hoc.
Spiritose lezioni di sesso con Maurizia Paradiso, ospite Eva Robin's, consigli casalinghi con l'anziana Ione (che venne a mancare quando la rete era ancora attiva) e persino previsioni meteo costituivano il palinsesto principale, che però si arricchiva appunto di fiction ma anche di cortometraggi e quei film d'autore recuperati dal circuito dei festival, di difficile reperibilità nella grande distribuzione.




E qui veniamo a quel che ci interessa: con capitali olandesi ma di base a Milano, Gay.tv sigla un accordo con la milanese Yamato Video.
Arriva così il live action di Lady Oscar, film del 1979 di Jacques Demy.


Lady Oscar, il film


Dopo qualche mese partono anche gli special, gli OAV e i film animati.
Anche a puntate, qualora si fosse trattato di una miniserie.
E spesso strettamente a tema (anche se in Giappone non si tratta di opere rivolte a un pubblico omosessuale ma nascono come prodotti destinati a un pubblico etero femminile). abbiamo visto: Il cuneo dell'amore, L'equazione del professore, La leggenda dei Lupi Blu, Kizuna, Pratiche fuori orario e anche la novità di fine 2002 Fake - un'indagine confidenziale.


La leggenda dei Lupi Blu


Persino quel capolavoro dell'animazione che è Il Poema del Vento e degli Alberi (QUI), e che travalica i generi, trovò spazio in palinsesto.
Queste opere venivano mandate in onda in prima serata, un giorno alla settimana, e poi replicate in altri orari (seconda o terza serata) di qualche giorno seguente.




Anche i sei episodi della serie Proteggi la mia terra, che in realtà ha solo un vago accenno di tematica LGBT -peraltro nemmeno così palese-, vennero mandati in onda, in tre serate.




La serie animata di punta divenne però I Cavalieri dello Zodiaco, trasmessa a più riprese -due episodi ogni giorno in due slot diversi- e anche replicata.

RISCOPRI LA STORIA DEI CAVALIERI DELLO ZODIACO IN ITALIA, CLICK QUI


Un cartoon che sicuramente è anche un'icona gay grazie a tanti personaggi ambigui e situazioni che hanno infiammato i (ma soprattutto le) fan.




Nel 2003 Gay.tv ci riprova, con la serialità giapponese: in prima serata, due episodi a settimana, viene trasmesso Caro Fratello..., con la sigla de I Cavalieri del Re (QUI).
Le avventure della protagonista, in un ambiente totalmente femminile dove si crea un lesbismo strisciante, si fermano a metà, a causa delle vacanze estive: ma con la promessa di riprendere la programmazione a settembre.
Una cosa che non è mai avvenuta.




Anche La Rivoluzione di Utena sarebbe dovuta essere del lotto, annunciata in chat da un responsabile di rete, eppure mai andata in onda.
Gay.tv gradualmente divenne una rete di soli videoclip, faticando a tirare avanti coi pochi sponsor. Qualche replica, ma poco altro.
Gli ultimi programmi sperimentati non ottennero il risultato sperato e così nel 2006 viene annunciata l'imminente chiusura, ma la rete sopravvive (ormai quasi solo di musica) fino alla fine del 2008.


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36 commenti:

  1. Non conoscevo questa emittente, e peraltro non ho accesso al "satellite"... Nome forse un po' equivoco, una rivista o una VHS in edicola con quel nome avrebbero contenuti ben differenti... 😅

    Il film di Lady Oscar è comunque una porcheria di cui si parla con dovizia di dettagli qui, con la presa della Bastiglia non mostrata e preceduta da un corte che sembra andare a una scampagnata!

    Mi è capitato di vedere qualche estratto dalla trasmissione di Eva Robin's, in effetti era simpatica come cosa; sempre che non mi confonda con un'altra sua trasmissione.

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    1. Eva Robin's fu ospite o fece qualche episodio, ma penso che facesse programmi analoghi un po' ovunque nelle notti satellitari/regionali... ahaha XD
      Conoscevo quella rece di Oscar: vero, il film niente di che, manca tutto il pathos della serie ma almeno lo si rivide in televisione.

      Moz-

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    2. In effetti il nome non sarebbe neanche così strano, ma anche io pensavo fosse una rete "equivoca" perché la vedevo sempre nella lista di canali, senza però che si vedesse il contenuto e dunque pensavo fosse una di quelle reti tipo quelle dove ci sono le signorine telefoniche.
      Invece mi pare che proponesse cose interessanti.

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    3. C'è stato un periodo in cui proponeva, di notte... i signorini telefonici.
      Ma era una cosa molto tranquilla per il pochissimo che ho visto, molto lontana dall'erotismo delle analoghe linee telefoniche con le donnine.
      Ma ripeto, avrò visto due minuti in tutto quindi prendila con le pinze.

      Moz-

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  2. mai vista questa rete, anche perché la accostavo a quell'altra roba tipo "SuperPippa Channell", una roba tipo opposti così agli antipodi che alla fine si somigliavano...

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    1. Ahaha, sai che parlerò anche di Superpippa Channel e di Dick the Quick? 😂💪
      Comunque, no... Non era niente di questo genere.

      Moz-

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  3. Anch'io non conoscevo questo canale, la mia scusa è che in quegli anni i miei figli erano piccoli e quindi non avevo molto tempo per stare davanti alla TV e, quando ci stavo, vedevamo i cartoni che piacevano a loro. Pensa che non avevo idea che avesse trasmesso tutte queste serie Boys Love. Il film di Lady Oscar lo vidi non ricordo più dove, in effetti è una discreta porcheria XD

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    1. Ahaha già, un film che ha solo un unico grande pregio (e non so come sia stato possibile): hanno girato davvero a Versailles.
      Incredibile.
      Sì, praticamente tutti gli shonen ai disponibili in Italia al 2003, li hanno trasmessi su quella rete^^

      Moz-

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  4. Il film di Lady Oscar!? Ma che davvero!? Oddio, non oso immaginare :D
    Per fortuna non ho visto, come non ho visto il resto di questo canale.

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    1. Comunque è bello che lo abbiano proposto... Il canale è stato l'unico, in Italia, a trasmettere il Poema: un capolavoro assoluto dell'animazione.

      Moz-

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  5. Gay .tv lo trovo sul web.
    Ho sempre trovato articolo musicali su quel portale.
    Icone gay della musica italiana e non, e tanto altro.
    Per il resto che hai scritto non ne sapevo niente.
    Maurizio Paradiso ed Eva Robin’s hanno avuto il loro momento di gloria forse a fine anni 90 e primi 2000..ma non son sicuro quando imperava in tv la moda del terzo sesso.
    Per me han sfruttato male l’occasione.
    Ciao

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    1. No ma non c'era niente di trans in quel programma: erano lezioni di sesso generiche, per tutti, ogni categoria.
      Trasmettevano da una sorta di classe scolastica, con tanto di banchi e i pupazzetti dei Masters su un mobile, messi in posizioni kamasutriche.
      Comunque, che Gay.tv fosse innovativa era vero, divenne il canale musicale delle case degli studenti universitari... ma nessuno investì su di loro, erano altri tempi, oggi funzionerebbe di più.

      Moz-

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    2. Non intendevo che parlassero di tematiche transgender ....dicevo che quegli anni c’è stato un periodo che l’interesse televisivo, mediatico in generale era votato verso personaggi come la Robin’s.
      Mi sembrava che su Italia uno forse la Robin’s abbia presentato uno show chiamato Primadonna.
      Sulla scia dell’interesse che aveva destato ma ...non ebbe sto gran successo.
      Ciao

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    3. Ah sì, sì... diciamo verso gli anni '90 era una cosa di moda... almeno in TV e mediaticamente.
      Sessualmente sono SEMPRE di moda e ora in molti lo dicono anche... :)

      Moz-

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  6. il mio omonimo Cecchi Paone mi sta simpatico, che tipo di reality conduceva?

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    1. Si chiamava Open Space, ora non ricordo benissimo perché non seguivo molto, ma era sicuramente anti-televisivo: nel senso che non c'era la classica struttura/scrittura alla Grande Fratello, quindi meccanismi di nomination, eliminazioni, ovviamente forzature e finzioni.
      Era un loft dove alcune persone convivevano (e non so nemmeno se h/24) e Cecchi Paone entrava lì intavolando discussioni con loro.
      Il tutto senza filtri.

      Moz-

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  7. Comunque io non riesco a considerare Lady Oscar nè come bandiera dell'omosessualità femminile nè del transgender.
    Oscar è a tutti gli effetti un personaggio femminile eterosessuale, non dimostra mai neanche vaghe idee diverse da questa.
    Semmai rappresenta l'emancipazione femminile dimostrando, anche se costretta inizialmente dal padre, che anche una donna può arrivare a ricopre ruoli considerati tradizionalmente maschili.

    Figura in parte triste proprio perchè "costretta" e non per libera scelta giovanile, ma che poi si dimostra capace di superare le imposizioni compiendo autonomamente le proprie scelte di vita anche se alla fine sempre nel solco di quell'educazione giovanile ricevuta (e subita).

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    1. Assolutamente d'accordo: credo che il tutto nasca dalla questione del vestirsi e doversi comportare come un uomo.
      E essere scambiata come tale, un uomo delicato e bellissimo.
      Penso sia solo per questo... non c'è effettivamente niente più di questo, se non un'ammirazione da parte di Rosalie e delle dame di Versailles... anche se sanno essere donna, sono attratte da lei.
      Molto molto più "lesbo" sia Caro Fratello che Utena.

      Moz-

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    2. Ma infatti sono più le altre donne dell'opera ad essere attratte da Oscar come immagine "androgina" che lei di loro, detto che certe cose sono proprie di alcuni stilemi dell'autrice e di alcuni tipi di manga rivolti al pubblico femminile, per tacere di quello che poi in futuro sfocerà nell'idea di "amicizia femminile" che strizza l'occhio anche ai lettori maschili (quella tipologie che si tende ad associare, non proprio correttamente, al termine yuri).

      Però attenzione che se è vero che gli altri personaggi sono affascinati dalla bellezza "extra-gender", termine che mi sono inventato ma per indicare non legata nè al genere femminile nè maschile, lo sono in fondo anche per quell'emancipazione che Oscar ha raggiunto.
      Perchè alla fine siamo in una società dove le donne possono fare solo le donne, possono ricoprire solo il proprio ruolo, e dove infatti la massima ambizione raggiungibile è quella di "comandare dietro le quinte" (a parte certi casi eccezzionali come l'imperatrice d'Austria) attraverso i "propri" uomini, sposati o amanti che siano.

      Oscar invece è lì davanti a loro pronta a smentire tutto, a dimostrare che le regole in fondo sono solo parole scritte non leggi divine, e che sono tali solo se sono gli uomini, e le donne, a scegliere di seguirle e di farsi "comandare" da esse pur avendo la capacità di cambiarle.

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    3. Sul discorso dell'abbigliamento tra l'altro non siamo neanche all'idea di crossdressing, semmai sono "omaggi" al mondo takarazuka.
      Oscar in fondo indossa prevalentemente la divisa come una soldato Jane moderna, e per quella c'era poco da da scegliere (ci penserà poi Elisabetta II :D ), diciamo che veste maschile perchè la divisa è così punto, e se fosse diversa apparirebbe solamente pacchiana e ridicola.
      Anche se la vediamo in alcune occasioni vestita casual in abiti maschili lo fa fondamentalmente per 2 motivi.
      1) sono infinitamente più comodi degli abiti femminili dell'epoca, soprattutto per la vita quotidiana e per una cavallerizza
      2) l'imprintig educazionale ricevuto, insomma Oscar finisce per "rinunciare" al suo essere femminile perchè lo ritiene "inutile" (anche se poi al primo innamoramento.....) e occorre che sia Andrè volente o nolente a metterla di fronte all'accettazione di quello che è, non una donna che vuole/deve essere uomo ma una donna punto, che può essere tale anche nel momento in cui fa cose ritenute ad uso esclusivo dell'universo maschile.

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    4. So che un'immagine fortemente lesbo-erotica è considerata quella di inizio sigla, con lei (pur tutto virato in rosso) nuda tra i rovi.
      Assolutamente d'accordo sul resto... Oscar è un modello femminile/femminista, molto forte, emancipato e indomito.

      Moz-

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    5. Sui vestiti: ovviamente Oscar non è manco il primo caso (La principessa Zaffiro l'ha preceduta), ed è vero che lei semplicemente rinuncia alla sua femminilità... e poi ecco, di colpo la riacquista, accettandola (dopo anche quell'episodio violento con Andrè)

      Moz-

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  8. La seguivo spesso nel 2002/2004 per via degli anime. L'ho scoperta grazie alle repliche dei Cavalieri dello Zodiaco

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    1. Ehehe, una manna per tutti i fan, anche perché l'alternativa di quell'epoca era la versione stracensurata di Mediaset...

      Moz-

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  9. Ammetto che non lo conoscevo, però in effetti nel primo decennio del XXI secolo ho iniziato a "mollare" la tv, fino all'abbandono totale attuale. Comunque i titoli in questione mi hanno sempre attirato poco, sono tra i pochissimi che non hanno mai visto neppure un episodio de "I cavalieri dello Zodiaco".

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    1. In effetti allora non rientravi nel loro target, se anche una serie molto "neutra" come i CdZ non ti piace^^

      Moz-

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  10. Grizzlies Mangione17 mag 2021, 22:14:00

    Conoscevo questo canale seppur non lo seguivo.

    "Un cartoon che sicuramente è anche un'icona gay grazie a tanti personaggi ambigui e situazioni che hanno infiammato i (ma soprattutto le) fan."

    Ci metto la mano sul fuoco che I Cavalieri dello Zodiaco non avevano nessun intento di abbracciare la comunità omosessuale, al massimo era una sorta d'esaltazione dell'eros greco.

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    1. In realtà in Giappone c'è un sottobosco voluto: quello di creare le doujinshi, quindi volutamente creano ambiguità e fanservice di questo tipo... sottotesti che nn sfuggono a chi sa vederli... e in patria c'è proprio tutto un mercato di questo genere.
      Saint Seiya non è da me, anzi... le CLAMP hanno iniziato proprio con parodie boy's love di manga/anime famosi, prima di fare le loro cose (che guardacaso hanno sempre sottotesti)^^

      Moz-

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  11. Grizzlies Mangione17 mag 2021, 22:54:00

    Si è cancellato il messaggio per errore :(
    Uno strazio scrivere nella blogosfera senza account...
    Basta sbagliare una virgola e... Salta tutto il commento, rabbia!

    Sai bene cosa penso della CLAMP... Meglio non ripetermi...!

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    1. Ahaha ci sta ci sta^^
      A me piacciono molto!!!
      Dai, comunque... rifatti l'account!

      Moz-

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    2. Grizzlies Mangione18 mag 2021, 12:55:00

      "Dai, comunque... rifatti l'account!"

      Yes! Così poi torno a patire nuovamente l'indifferenza della gente...
      Consigliami anche di tornare su Facebook...!

      No... Grazie!!

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    3. Beh, ma con un account Google che indifferenza c'è?
      Più che altro è una comodità per te...

      Moz-

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  12. Non ho mai visto questo canale... ma posso dire di aver visto ugualmente tutte le opere che hai citato! xD

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  13. Non ne ero minimamente a conoscenza, ma per curiosità gli avrei dato una possibilità. Certo che Yamato video nel corso del tempo non è stata parca con le collaborazioni.

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    1. Vero, e immagina quanto eravamo fortunati all'epoca: c'era davvero di tutto, per tutti i gusti (letteralmente), in TV...

      Moz-

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