Inizia una nuova serie di retrospettive dedicate al mondo dei Masters of the Universe, dove esploreremo tutte le linee tra giocattoli, fumetti, cartoons e altro!
Per ognuno di questi articoli, indicherò anche il "peso" che la linea presa in esame ha sulla storia completa di He-Man (che ho riscritto in versione aggiornata e definitiva QUI!).
Si comincia ovviamente dal principio, dal nucleo fondamentale dell'essenza stessa dei Masters: i giocattoli della linea classica, presenti sul mercato dal 1981 al 1988!
FANTASY MAKE BELIEVE
Il 23 agosto del 1979 (dopo aver rifiutato di produrre i giocattoli di Guerre Stellari: non si poteva ancora conoscere la popolarità del primo Star Wars, l'operazione sembrava troppo rischiosa...) la Mattel convocò alcuni suoi membri per creare un team di sviluppo, in un progetto imprenditoriale di tre anni, al fine di trovare delle idee per una nuova linea di giocattoli destinata ai bambini maschi.
Era ovvio che adesso si sentiva la necessità di combattere la Kenner, che invece aveva preso la palla al balzo per i giocattoli basati sul film di George Lucas.
Le idee raccolte furono tante, anche analizzando quel che già c'era sul mercato (anche della Mattel stessa, come Big Jim).
Continue indagini di mercato, fatte ascoltando genitori e figli, portarono l'azienda a orientarsi sul genere fantastico: nacque Fantasy Make Believe, una bozza di linea che già conteneva tante delle cose che poi si ritroveranno nei Masters. Siamo nel 1980.
L'illustratore Mark Taylor si occupò di realizzare dei disegni che definivano un po' personaggi e ambientazioni, nel frattempo all'azienda venne proposto di realizzare una serie di giocattoli basata sul film Conan il barbaro, che sarebbe uscito nel 1982. Considerato il target della pellicola di John Milius, la Mattel non concretizzò l'accordo.
Fu il designer Roger Sweet ad appuntarsi tutta una serie di "mood" per Fantasy Make Believe, citando i fumetti di Conan il Barbaro, l'arte di Frank Frazetta, Flash Gordon e lo stesso Star Wars. Sempre lui modificò con la creta alcuni pupazzi della serie Big Jim, aumentandone la muscolatura e creando tre possibili prototipi di eroe: un barbaro con ascia (He-Man, ossia "fusto", nel gergo del bodybuilding), un guerriero spaziale "mandalorianiano" (Bullet Head) e un militare futuribile (Tank Head).
Prevalse l'eroe barbaro, e da lì vennero sviluppati i bozzetti di un'intera linea di personaggi, rimodellando anche le idee di Mark Taylor.
LORDS OF POWER
Il primo nome pensato per questa nuova serie di giocattoli era Lords of Power, considerato soprattutto il concetto di "potere" che i bambini avevano espresso durante le indagini di mercato.
Alla Mattel suonò troppo "religioso", e venne cambiato in un definitivo Masters of the Universe.
1981-1982
Comprendendo la necessità di introdurre al pubblico questa nuova linea, col suo mondo e i suoi personaggi, la Mattel ebbe la geniale idea di confezionare dei piccoli albi illustrati atti a raccontare una storia che potesse fare da guida tra le fazioni e le motivazioni dei protagonisti.
Nel febbraio 1982, alla Toy Fair di New York, i Masters vennero ufficialmente presentati, e fecero quindi il loro debutto: il resto è storia.
Per approfondire il discorso sull'inizio della linea, vi rimando a questo post (QUI).
Oltre agli albi illustrati allegati alle confezioni (storie di Donald F. Glut e disegni di Alfredo Alcala), grande evocativa importanza ebbero i dipinti di Rudy Obrero per il packaging, che resero ancora più viva l'estetica stessa dei Masters.
1982: LA PRIMA WAVE
Le prime action figures furono He-Man, Skeletor, Man-At-Arms, Beast Man, Teela, Mer-Man, Stratos, l'intrigante Zodac.
Nuovi alleati e nuovi nemici per il secondo anno di vita dei Masters, con personaggi che iniziano a presentare dei meccanismi, pur elementari: Ram Man (con molla a scatto), Trap Jaw (con mascella mobile), Man-E-Faces (con possibilità di rotare il volto, per cambiarlo), Faker, Tri-Klops (con possibilità di ruotare l'occhio sul visore) e la seconda donna della saga, la malvagia Evil Lyn.
Per gli animali, i rapaci Zoar e Screeech -mutuati da un modello del 1972 della linea Big Jim-, e Panthor, la felina cavalcatura di Skeletor.
L'Attack Trak fu il mezzo dell'anno, primo veicolo motorizzato (e anch'esso proveniente da un analogo gioco meccanico di Big Jim), a cui si aggunge il velivolo del pack Point Dread e Talon Fighter: nuovo playset ma anche possibile estensione per una delle torri del Castello di Grayskull.
Escono le prime varianti di He-Man e Skeletor, potenziamenti del prodotto originale. Una costante per tutte le linee a venire.
Si parla di Battle Armor He-Man e Battle Armor Skeletor, che usavano un meccanismo in uso nelle Hot Wheels: colpendo il pettorale dell'armatura, questa scattava mostrando due tipi di ammaccatura differenti.
Quest'anno arriva anche il Principe Adam: personaggio creato già in fase di progettazione della linea ma recuperato solo quando la storia dei Masters cominciò a prevedere una identità alternativa di He-Man (introdotta in alcuni fumetti e formalizzata nella serie a cartoni animati).
Adam, nelle idee iniziali, era un principe non connesso a He-Man |
Le altre uscite: Kobra Khan (con il meccanismo a spruzzo), Fisto e Jitsu (con pugno o mano a scatto), Buzz-Off e Clawful (con pinze al posto delle mani), Mekaneck (provvisto di collo allungabile), Webstor (con rampino e corda), Orko (una trottola con giochino), Whiplash; esce anche il Weapons Pack, ossia un mix di armi e oggetti per rifornire le action figures.
Stridor è il cavallo robotico; Roton il primo veicolo dei nemici (mentre i buoni guadagnano il semovente Dragon Walker e il Road Ripper con carica a corda.
Skeletor e i suoi tirapiedi ottengono il loro playset, la Montagna del Serpente, riadattata da un vecchio prototipo Mattel mai sviluppato (QUI la sua storia).
1985, LA QUARTA WAVE
Arrivano gli Horde. Una nuova fazione nemica giunge su Eternia a colorare le battaglie, che dopo tre anni di soli due schieramenti, necessitavano di uno scossone.
Hordak, Leech (con ventose), il complesso Modulok (un'action figure da comporre in più modi), il peloso Grizzlor, Mantenna (con occhi mobili)
Thunder Punch He-Man e Dragon Blaster Skeletor sono le versioni '85 dei protagonisti: il primo con pugno scoppiettante, tramite le cariche a scoppio uguali a quelle delle pistole giocattolo; il secondo con un draghetto che spruzza acqua (anche se inizialmente si era pensato a una nube di polvere, ma l'idea venne bocciata in quanto pericolosa perché infiammabile).
Le altre uscite: Roboto con busto e ingranaggi girevoli, Spikor e il suo tridente (deludente: non era a scatto), Moss Man (ricoperto di peluria profumata al pino), Stinkor (col suo odore di patchouli), Sy-Klone (con busto rotante), Two-Bad (con busto grande e doppia testa). Di fatto, iniziano sempre più a vedersi action figures che esulano dal modello base iniziale.
Disponibili anche le ricariche per il Thunder Punch; esordiscono il
cavallo Night Stalker, i mezzi Bashasaurus, Spydor, Land Shark, e il
Battle Bones, che era un geniale trasportino da poter usare anche come
creatura.
Gli Horde non devono attendere per avere una casa: di
questo stesso anno è la Fright Zone, con guanto-dragone, albero
spettrale e prigione.
1986, LA QUINTA WAVE
La Mattel aumenta il carico e introduce gli Uomini Serpente, nella wave più ricca di sempre. Di questa fazione abbiamo le prime tre uscite: King Hssss (con finto corpo umano removibile), Tung Lashor (con lunga lingua retraibile) e Rattlor (provvisto di coda a sonagli e testa allungabile a scatto).
Le varianti dell'anno si chiamano Flying Fists He-Man e Terror Claws Skeletor, ma anche Hordak Rotaterrore: tre diverse eliche da far ruotare sul braccio del personaggio.
Debuttano anche Horde Trooper (con busto apribile), Rio Blast (che nasconde varie pistole nel corpo), gli uomini meteora Rokkon e Stonedar (entrambi richiudibili a roccia); l'estendibile Extendar, Snout Spout con spruzzino, Multi-Bot (una sorta di Modulok, col quale può anche essere assemblato) e Dragstor, con ruota e corda per sfrecciare.
Come accessori abbiamo lo Jet Slet, il cannone a carica Megalaser, e i trampol Stilt Stalker.
Tra le creature il Mantisaur e il rotante Monstroid; come veicoli il volante Fright Fighter, il Laser Bolt e il Blaster Hawk, che poteva essere agganciato a uno dei due playset dell'anno: Eternia.
La confezione più grande e ambita di tutta la linea classica era proprio il complesso delle Tre Torri di Eternia, con monorotaia sospesa e diverse funzioni.
L'altro playset, altrettanto mitico, era lo Slime Pit (QUI ne ho ripercorso la storia e le sue tante vite, anche extra-MOTU).
1987, LA SESTA WAVE
Ultime cartucce ma con volontà di poter rilanciare il mondo dei Masters: è questo quel che succede nel 1987, anno che introduce la sottocategoria (abortita immediatamente) The Powers of Grasykull.
L'idea era quella di esplorare il passato di Eternia, in una sorta di preistoria: in questo quadro si collocano le uscite dei dinosauri Bionatops, Turbodactyl e Tyrantisaurus Rex, ma anche dei due giganti Megator e Tytus. Queste uscite si videro anche con il raro packaging che faceva riferimento alla nuova linea.
Era previsto anche altro, che però non uscì mai: QUI la lista delle cose mai prodotte.
l'enorme brontosauro è uno degli articoli mai rilasciati |
The Powers of Grayskull morì lì, mentre comunque nuovi personaggi rimpolpavano le fila di ogni schieramento: Buzz-Saw Hordak con meccanismo spara-proiettile; i serpenti Sssqueze (dalle braccia lunghissime), Snake Face (con serpenti che uscivano dal corpo tramite una leva); la bomba a scatto Blast-Attack, che si separava in due; ma anche la terza e ultima donna del lotto (la maga Sorceress), Re Randor, il fosforescente Scare Glow, Mosquitor (la zanzara con pompetta per simulare la colatura del sangue), il multifornito Ninjor, la quota di colore Clamp Champ (con arma a pinza).
Debuttarono anche le due "trottole" Rotar e Twistoid, che non ebbero la possibilità di avere il mezzo meccanico che avrebbe dovuto "lanciarle" in battaglia; ma soprattutto -e con un design assai diverso dal resto degli altri- sono disponibili nei negozi anche tre dei nuovi personaggi visti nel film live-action: Gwildor, Blade e Saurod (quest'utimo con meccanismo per emettere vere scintille).
Diversi sono gli accessori: il Cliff Climber per scalare, il Tower Tools con trivella, lo Scubattack per missioni subacquee,e l'accoppiata Beam-Blaster & Artilleray, che funzionava col raggio laser.
La Mattel aveva praticamente dato vita, pur in modo sbrigativo, a tante delle idee che erano sorte per un eventuale rilancio della linea, buttando dentro il mondo dei Masters ogni cosa possibile, per un vero e proprio gran finale.
Nello stesso anno, si aggiungono ai Masters anche le meteore della sottocategoria Meteorbs: un tentativo di variegare il mondo di He-Man rivolgendosi però a giocattoli giapponesi, come abbiamo visto in questo post QUI.
1988, LA SETTIMA WAVE
Mentre in America si stava lavorando al rilancio dei personaggi, in Europa i Masters andavano ancora molto forte.
Pur con tirature più basse rispetto al solito, vennero prodotte nuove varianti dei due protagonisti principali: Laser Power He-Man (He-Man Spada Luminosa) e Laser Light Skeletor (Skeletor Occhi di Fuoco).
La particolarità è che queste due uscite furono realizzate in Italia e Spagna, e rese disponibili anche in Germania.
Fino al 1989-90, nella nostra Penisola, i Masters godevano ancora di tanta visibilità nei negozi.
Oggi i due personaggi Laser Energy sono ricercatissimi dai collezionisti.
NELLA GRANDE STORIA DEI MASTERS...
I giocattoli delle sette wave originali, considerati anche i prototipi e le opere mai realizzate (e talvolta recuperare in futuro, per altre linee) sono di fatto la base della mitologia dei Masters.
Le illustrazioni nel packaging contribuivano a suggerire possibili dinamiche, ma i veri sviluppi narrativi venivano dettati dai minicomics, che vedremo nel possimo appuntamento.
In ogni ogni caso, questi personaggi, coi veicoli, i playset, le creature e gli accessori, costituiscono le fondamenta del mondo stesso dei MOTU, lasciando a ognuno una propria libertà di narrazione.
La retrospettiva continua con i minicomics storici (QUI), con i fumetti anni '80 della DC (QUI), con la serie animata Filmation (QUI) e con i fumetti anni '80 della Marvel (QUI).
fonti consultate The Art of He-Man and the Masters of the Universe e The Toy Collector Guide
immagini OrangeSlime, BattleRam e Toy Rewind
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Proprio ieri leggevo qualcosa del genere sul Doc Manhattan, ma in chiave piuttosto umoristica, come al suo solito...
RispondiEliminaStrano che inizialmente i buoni fossero favoriti da mezzi e playset.
Quindi è ufficiale che l'Attack Trak derivasse dal Cingolato da combattimento di Big Jim!
Fright Zone ben poco intrigante rispetto a Grayskull e Snake Mountain...
La Fright Zone era più un diorama, diverso dagli altri playset in cui si poteva posizionare qualche action figure all'interno. Spero che con la linea Origins venga potenziata.
EliminaL'Attack Trak sfruttava il concetto del mezzo di Big Jim, una cosa normale alla Mattel 💪🔥
Moz-
Come siamo bravi a insultare standocene dietro la vigliaccheria dell'anonimato...
EliminaHo cancellato il commento, non aveva senso.
EliminaParliamo di He-Man, dopotutto, non dell'operato degli altri bloggers! 💪😎
Moz-
giusto sabato nijrain aveva parlato della conclusione della serie con un video luuuunghissimo, di quelli che piacciono a me (che ascolto come podcast mentre faccio altro)
RispondiEliminaCavolo, me lo sono perso! Recupererò!! 💪
EliminaAlex è un grande esperto!
Moz-
Eheh ma il Potere è bramato da tutti, maschi e femmine, come vedremo quando toccherà alla sorella di He-Man, ossia She-Ra 🔥😍💪
RispondiEliminaMoz-
😎🧞💪
RispondiEliminaMoz-