Solo due numeri, usciti a novembre e dicembre del 2002.
Neo Tokyo si presentò in edicola a sorpresa, senza che nessuno ne sapesse niente.
Nonostante il grande boom dei manga in quel periodo (vedi QUI la storia del fumetto giapponese in Italia), paradossalmente proprio le riviste erano il prodotto che soffriva maggiormente.
Però si era anche in una fase dove sperimentare -con entusiasmo- era ancora possibile.
E questa è la storia di Neo Tokyo, che ho deciso di far raccontare a chi, proprio in quel periodo, era nello staff che ideò questo magazine...
Ho raggiunto infatti Luciano Costarelli (artista, grafico, fumettista): c'era lui dietro al progetto Neo Tokyo della torinese Junior Publishing, ed è lui che ci spiega come andarono le cose...
Miki - come e perché nacque l’idea di Neo Tokyo?
Luciano - collaboravo con la casa editrice facendo disegni per gli albi "Pennarello magico".
Realizzavo disegni di Dragon Ball Z, One Piece e Magica Doremì, si vendevano molto bene.
A inizio 2000 c’era un mini-boom degli anime (vedi QUI la storia dell'animazione giapponese in Italia), sapevano che io avevo le mani in pasta in queste cose, per cui mi chiesero di progettare una rivista che ne parlasse, da far uscire in edicola.
Miki - Neo Tokyo si presentava come una rivista di 68 pagine in formato A4. Come lavoraste al progetto? Qual era il target pensato per la rivista?
Luciano - era qualche anno che bazzicavo il mondo delle fanzine e prozine, in partcolare ne avevo impaginata una, Anidream, coordinata da Giuseppe Nelva, che aveva un aspetto rivoluzionario per l’epoca: tutta la redazione non era nello stesso luogo ma si collaborava attraverso la rete. Adesso sembra scontato, ma nel ’98 vi assicuro che era davvero una novità.
Replicai la formula qualche anno dopo con Neo Tokyo e devo dire che questo ci permise di avere materiale molto fresco.
Mi è capitato di leggere articoli nei due anni seguenti di cose che avevamo trattato lì per primi, come Avalon, il film di Mamoru Oshii.
Il target erano gli otaku italiani, un po’ più alto di età e meno generalista di -per esempio- Japan Magazine.
I redattori erano molto preparati, ognuno nel proprio campo, e il nostro obiettivo era di portare in edicola quello che dovevi cercarti in rete (soprattutto sui siti esteri oppure grazie a contatti diretti), cosa che non tutti avevano la possibilità di fare.
C'erano anche articoli sulla società giapponese e sulla musica.
Volevamo portare la nostra passione per il Giappone in una rivista come sarebbe piaciuta a noi, con contenuti e illustrazioni originali.
Nel primo numero facemmo una convenzione con una agenzia di viaggi giapponese legata alla All Nippon Airway e demmo tutti i consigli per organizzare il viaggio in Giappone, che all’epoca era quasi una chimera.
Miki - In ognuno dei due numeri vi era un poster in allegato (Zoro di One Piece e i Saiyan di Dragon Ball Z): si trattava di prodotti in mano a Mediaset: è stato facile averne i diritti?
Luciano - Sì, perché la casa editrice trattava già quelle licenze per altri prodotti come gli albi da colorare.
Miki - sulle pagine di Neo Tokyo apparivano due serie a fumetti: Aris e Argento.
Portavano la tua firma: che ricordi hai delle due serie presentate lì?
Luciano - più che altro rimpianti. Le storie erano davvero buone, i disegni no. O meglio solo in piccola parte. Tieni conto che io fino ad allora avevo sempre pubblicato su un formato piccolo, tipo A5. Molti di quei disegni, quello spessore di tratto, in grande non funzionavano per niente.
Purtroppo, quando me ne resi conto (all’uscita della rivista) erano già stati consegnate le tavole del secondo numero.
Non era una grande casa editrice tipo la Disney che si prende un anno per un progetto, molta editoria di quel periodo era così: cotta e mangiata, buona la prima.
L’altro aspetto che non mi soddisfaceva era che per tenere quella media di tavole mensili mentre continuavo a lavorare come illustratore e art director, avevo messo in piedi uno staff sul modello giapponese. Questo vuol dire non avere il pieno controllo come quando fai tutto tu, per cui se con gli sfondi, nella maggior parte dei casi ci guadagnavano pure, i colori li avrei fatti diversamente, il lettering aveva un brutto font, insomma, avessimo continuato per qualche numero, probabilmente avremmo avuto la possibilità di aggiustare il tiro.
Miki - per quanto sarebbero continuate queste serie?
Luciano - come sempre dipendeva dalle vendite.
Il terzo numero era pronto, ma prima di consegnarlo arrivarono all’editore i dati di vendita del primo numero che non erano soddisfacenti, per cui si chiuse lì.
Oggi probabilmente sarebbero considerati buoni, ma all’epoca giravano ben altri numeri. Mancò a mio avviso la capacità di vendere più pubblicità, che teneva in piedi molte riviste. Per me i contenuti c’erano, l’esperienza ce la stavamo facendo, ma d’altra parte la Junior Publishing aveva fatto uno sforzo notevole per le sue dimensioni e a ripensarci ho solo gratitudine per l’occasione data ad un gruppo di sinceri appassionati, senza alcuna imposizione o censura.
ALTRE RIVISTE DEL PASSATO? LEGGI ANCHE
- SUPER ACTION - sport, avventura, fumetti
- MAN-GA! - voci e anime dal Sol Levante
- JAPPAMONDO - formato giornale
- BUGS MANIA - l'incredibile mondo degli invertebrati
- BUSTE SORPRESA - tra trash e delizia
- BUNNY BAND - l'exploit Looney Tunes
- TOKI CARTONI & TV - con le novità televisive
- WIZ - la rivista della Marvel
- SHOGUN - il magazine con tanti manga
Forse il titolo era un po' ispirato a Neo Tokyo 3 di Evangelion
RispondiEliminaPenso proprio di sì... :D
EliminaMoz-
Confermo. ^__^
EliminaMistero risolto^^
EliminaMoz-
mai sentita nominare, è durata quanto un gatto in tangenziale.
RispondiEliminaCerto che solo 2 numeri (e coi dati di vendita solo dell'1!) è un po' poco per decidere il successo di una rivista così specifica tra l'altro...
Esatto, anche a me è sembrato strano... evidentemente non c'erano più soldi per andare avanti, perché non ne erano rientrati abbastanza dopo il primo numero...
EliminaMoz-
In realtà era un metodo molto diffuso all'epoca: molti editori buttavano in edicola un progetto e quando arrivavano i dati di vendita del primo numero decidevano se andare avanti o meno. Io ho iniziato a lavorare nel 1990 e i dati di vendita arrivavano quando era in distribuzione il terzo numero, ecco perché tanti fumetti e riviste della Edizioni Eden aka Center TV chiudevano al terzo. Nel 2002, sfortunatamente per noi, i dati arrivavano un mese prima.
EliminaVero, infatti negli anni '90 si diceva che arrivare al terzo numero era persino scontato! :)
EliminaMoz-
Mai sentita né vista altrimenti me ne sarei comprata una copia di sicuro! Un vero peccato che il progetto non sia riuscito a decollare, le carte in regola a quanto vedo le aveva quasi tutte. So che non è la stessa cosa ma potrebbero pensare ad un revival online... 🤓
RispondiEliminaLo so, dispiace anche a me quando una rivista chiude... perché io le adoro!
EliminaComunque... ci sarà una novità a breve che mi riguarda direttamente... quindi magari... su carta... ehehe :)
Moz-
Ti ringrazio. Ma son passati vent'anni, abbiamo fatto tutti altro e molti della redazione ci siamo persi di vista. Oggi ci sono tanti appassionati preparati... direi, largo ai giovani!
EliminaDai che sei giovane e super-bravo nel tuo lavoro!^^
EliminaMoz-
Ti ringrazio. Diciamo che sono allergico a un certo tipo di invecchiamento, quello che fa smettere di vivere nel tempo attuale. Mi piace molto il mio passato, ma di più pensare al futuro.
EliminaUh, vero. La gente non si vive il presente, e invecchia. Senza pensare al futuro.
EliminaMoz-
Da qualche parte dovrei aver il secondo numero (il primo mi è sfuggito). Ha ragione l'intervistato quando dice che oggi i numeri per la sopravvivenza di una rivista sarebbero diversi, le aspettative di vendita e le vendite stesse si sono parecchio abbassate.
RispondiEliminaCome per la televisione... l'auditel va al ribasso, riguardo i successi.
EliminaCi sta, peccato comunque perché io adoro le riviste di informazione^^
Moz-
"Ha ragione l'intervistato quando dice che oggi i numeri per la sopravvivenza di una rivista sarebbero diversi, le aspettative di vendita e le vendite stesse si sono parecchio abbassate."
EliminaVero, infatti ricordo che chiusero il reboot di Pikappa (quello tanto disprezzato dai fans più accaniti) perché vendeva "solo" sulle 40000-50000 copie in media. Oggi mi sa che manco Topolino fa quella cifra!
Oggi tutti farebbero carte false per quei numeri!! :o
EliminaMoz-
Come disse il Pinguino: è una tragica ironia o una giustizia poetica? :)
EliminaChissà, una via di mezzo tra le due cose, secondo me. Di certo suona ironico, oggi ci si accontenterebbe di molto meno...
EliminaMoz-
I manga attualmente fanno numeri che fino a pochi anni fa erano inimmaginabili...
EliminaQuesto è vero, stanno vivendo un boom che li ha portati ai vertici delle vendite in libreria: i libri più letti sono manga.
EliminaMoz-
I manga non hanno mai vissuto la crisi del fumetto. Segno che la qualità paga!
EliminaIn realtà per un grande periodo, dopo il 2010, o appena prima, c'è stato un calo pauroso della "nippomania"...tornata in auge gradualmente solo da tre anni circa...
EliminaMoz-
Questo Blue Box devo proprio leggerlo! :)
EliminaVero, il periodo fu proprio così: i manga sparirono dall'edicola, e resisteva solo il titolo di nicchia.
Poi il boom, e immagina cosa potrebbe succedere se la televisione supportasse -o si supportasse a vicenda con- il fumetto!
Moz-
"* Una storia adolescenziale di amore e sport dove molti giovani si potranno immedesimare."
EliminaIo lo dico sempre che nessuno scrive storie d'amore bene come i giapponesi :3
Infatti questo ho proprio l'intenzione di recuperarlo! 😍💪
EliminaMoz-
Ehehe se seguissi i miei social sapresti già che... su Nippon Shock Magazine CI SONO ANCHE IO :D
RispondiEliminaEra questa una delle novità... ovviamente a breve ne parlerò anche sul blog, più volte!^^
Quanto al Giappone, vero: ha perso la sua aura esotica. Oggi è "vicinissimo"!
Moz-
A giudicare dalle immagini che hai postato, a me i fumetti allegati (dei quali mi piacerebbe conoscere la trama) non sembrano disegnati così male. Certo, so bene che un artista ha sempre una visione particolare nella sua testa di come dovrebbe essere un disegno ed è frustrante quando su carta non viene esattamente come te lo immaginavi, ma non mi sembrano affatto brutti. Specie se paragonati ad altri "fumetti da rivista" che mi è capitato di vedere (tipo quelli di Super Action: si salvano giusto quelli di Mr T!).
RispondiEliminaOddio, su Super Action c'erano Punisher e Dredd...!! Mica roba da poco! :o
EliminaComunque, Aris parlava di una ragazza androide che finisce, in un mondo futuribile, a fare degli incontri di lotta... Argento era un fantasy medievaleggiante, ma ora non ricordo i dettagli.
Moz-
Sì, quelli importati erano buoni, mi riferivo a quelli fatti per la rivista, dovevo essere più specifico X4
EliminaInteressante la ragazzandroide combattente.. presumo sia la tipa bionda con un bel didietro nell'immagine XD
Yes, è la tizia bionda!
EliminaComunque guarda che su Super Action, per la parte "italiana" c'erano dei nomi poi molto famosi^^
Moz-
Ti ringrazio. Si tratta di un manga di fantascienza in cui Aris, un robot da combattimento in un'arena si scambia con Dorothy una cyborg che utilizza il suo stesso modello di corpo. La ragazza era sopravvissuta ad un attentato estraendone il cervello. I genitori sono invece morti nella stessa esplosione, mentre il fratello, che è illeso, le sta facendo rigenerare il corpo illegalmente attraverso priocedure di clonazione, per cui è alla costante ricerca della somma per il corpo e per mettersi al riparo da un impatto con un meteorite che si sta avvicinando alla terra. (il costo di accesso ai rifugi è molto alto, potrebbe dover decidere di salvare solo la sorella). In questo contesto tragicissimo, il manga è in realtà anche comico. Aris, che è stata costruita per sopravvivere, capisce che sostituendosi alla ragazza può ottenere facilmente il suo scopo. È una killer senza troppi scrupoli, ma vivendo per la prima volta come un essere umano ed essendo trattata con amore dal fratello comincia a provare dei sentimenti e del rimorso. La terza puntata era molto divertente perché Aris va a scuola e scopre che Doroty veniva bullizzata dalla solita regina. Ovviamente le cosa prenderanno una piega del tutto diversa con lei. Episodi singoli comici e trama orizzontale tragica.
EliminaUhhh, grazie per averci detto la trama del terzo episodio!! **
EliminaMoz-
Mi unisco ai ringraziamenti! Molto obbligato :3
Elimina"Episodi singoli comici e trama orizzontale tragica."
Se aggiungi un po' di romanticismo scritto bene, hai praticamente descritto le storie che di solito mi piace leggere X4
Penso che sarebbe arrivato anche quello! :D
EliminaMoz-
Infatti. :D
EliminaEcco :D
EliminaMoz-
Molto interessante! Lasciami indovinare: Aris si innamorava del fratello di Dorothy per caso?
EliminaMo sono curioso anche io, incesto robotico^^
EliminaMoz-
Non saprei.. è vero che in un mondo globalizzato dove internet è d'uso comune un po' tutto il mondo è più vicino, ma non sono sicuro che siano poi così tanti rispetto al passato gli italiani che si sono recati in Giappone, e ancor meno che vi si recano regolarmente. Io ci sono andato tre volte e ho beccato solo un paio di italiani e uno è perché abitava lì e lo conoscevo personalmente. Sarebbe interessante avere dei dati comunque :)
RispondiEliminaSecondo me semplicemente è molto più "raggiungibile", nel senso che ci sono più linee, si conosce di più, non è più tanto un estremo oriente misterioso...
RispondiEliminaMoz-
Bella cosa la tua presenza ma rimane il fatto che il prezzo di copertina è troppo alto... Mi dispiace ma non acquisterò la rivista :(
RispondiEliminaLo so, il prezzo è alto, o sembra tale, ma ti assicuro che c'è una grande qualità. I manga sono tutti nuovi e particolari, gli articoli hanno firme importanti (e dal mio punto di vista posso assicurarti la qualità -peraltro richiesta dalla redazione- che spero trovi sempre qui sul blog, con dossier inediti e corposi)^^
RispondiEliminaIn ogni caso, capisco, ovviamente. Nessun problema :)
Moz-
Giappone
RispondiEliminaThor Odinson tre volte in Giappone azz...
Mikimoz io intendevo anche quello che dici tu anche perché una volta anche solo un documentario in televisione che parlasse del Giappone era cosa rara.... Tutti compreso io ricordiamo la puntata di "turisti per caso" in Giappone di fine anni novanta.
Poi con YouTube le cose cambiarono ricordo nella primavera 2010 che mi sfondavo con i video di Marco Togni finalmente potevo vedere il Giappone in maniera concreta... Precedentemente avevo visto solo il documentario già citato qualche raro servizio dei TG e qualche foto tutte cose che mi emozionano tantissimo...
Yes, io ero davanti al televisore...! Sembrava davvero di vedere qualcosa di assurdo...!
RispondiEliminaMoz-
Guarda, io ci sono andato 9 volte, la prima nel '98. Era davvero un'avventura a meno di non spendere più di 3 milioni di lire con una agenzia che poi ti faceva fare dei tour da vecchi. Ho visto col tempo come tutto diventasse più facile. La terza volta mi persi nei boschi intorno ad Hakone cercando di fare la salita sul Fuji, era tutto scritto in ideogrammi e confusi una direzione. Quando poi cinque anni dopo salii sul Fuji mi ero pianificato tutto prima da casa recuperando tantissime informazioni grazie a Internet.
RispondiElimina@ Gravo: eh sì =D conto di renderle quattro volte in futuro, specie ora che hanno aperto il Parco Ghibli, ma per quest'anno ho già un viaggio prenotato in SudAfrica per cui si vedrà poi X4
RispondiElimina@ Luciano: lieto di incontrare un collega giramondo! In effetti per chi non è propenso alla cultura locale, viaggiare senza guida o gruppo è un impresa. Io ho avuto fortuna che la seconda volta conoscevo dei locali a farmi da guida (anche alla vita notturna), anche se mi sono divertito molto anche con il tour organizzato della prima volta. Sul Fuji non ci sono mai stato, non fa molto onore alle mie origini friulane o al mio passato scoutistico ma non sono mai stato un buon scalatore XD però sono stato ad Hokkaido! Incantevole è dir poco :3
Piacere mio. Te lo consiglio, perché in realtà è tutto trekking, c'è solo un pezzo con strada ferrata dove ti devi aggrappare alla catena. L'unica difficoltà è forse un po' di vento quando arrivi quasi in cima, ma è davvero una cosa alla alla portata di tutti. È una bellissima esperienza, poi fatta nel modo giusto, ovvero partendo e tenendo i tempi per arrivare in cima all'alba è qualcosa che non si dimentica per tutta la vita, però pesante 8 ore di salita e 4 di discesa dall'altro versante. I Giapponesi dicono che se non sei mai salito sul Fuji San sei un pazzo e se ci vai più di una volta sei un pazzo. XD
RispondiEliminaCavolo, mi piacerebbe andare sul Fuji! :o
RispondiEliminaMoz-
Qualcuno ha il pdf o anche le foto dei due numeri? Mi piacerebbe rileggerli
RispondiEliminaIo ho i due numeri, non pdf, foto o scansioni...
EliminaMoz-
Avresti modo di farle?
EliminaCosa ti serve in particolare?
EliminaMoz-
Entrambi sbagliano. Come dici è un Paese come un altro, coi suoi pregi e difetti, e tante contraddizioni^^
RispondiEliminaMoz-
Sì, abitudini e orari sono molto diversi. Sicuramente affascinante tutto questo, anche i luoghi, ma preferisco la vita italiana, meno stressante 😅
RispondiEliminaCerto, qualche tempo di vita giapponese si potrebbe pure fare... Dopotutto in Giappone c'è un luogo dove invecchiano lentamente e campano tantissimo: anche le loro abitudini (specie culinarie) saranno ottime 😅💪
Moz-
È da bere assolutamente! :
RispondiEliminaMoz-
Grazie, appena posso guardo qualcosa.
RispondiEliminaIl vero problema secondo me nasce proprio dal giappominkiesimo (anche quello di fine anni '90) che mitizzó troppo questa lontana terra, senza badare alle tante contraddizioni e lati oscuri (che tutti i Paesi hanno, ovviamente) 💪
Moz-
Oddio, i love hotel mi sanno di cosa squallide perché penso alle puttanerie di City Hunter 😂💪
RispondiEliminaSì, il loro anno è diverso, ma preferisco il nostro pieno di vacanze scolastiche!
Moz-
Chissà perché questa passione per le fragole 🍓🍓🍓
RispondiEliminaMoz-
Non ne vado pazzo nemmeno io... ma ogni tanto il loro sapore è top (con la panna, specialmente)
RispondiEliminaMoz-
Oddio, forse davvero io li vedo tutti come gli alberghi a ore che sono in Italia, specie sulla costa X
RispondiEliminaMoz-
Ahahah, ho capito :D
RispondiEliminaComunque, a nessun ragazzo verrebbe in mente di portare una ragazza negli alberghi a ore italiani... sono roba per prostituzione XD
Moz-
Questo più in passato, dai... Oggi non è più così... forse solo una minima parte di persone, quelle irriducibilmente ignoranti.
RispondiEliminaMoz-
Beh la costanza non ti manca di certo, quindi puoi riuscirci! 💪
RispondiEliminaChe dire, è una passione ok, ma hai mai pensato di fare un corso? Ti potranno rilasciare un qualcosa, un attestato... Fa sempre curriculum! 💪
Complimenti, comunque 🤓🔥
Moz-
Ma infatti, secondo me sei tu che parti proprio già col morale a terra per cose che non sai se succederanno... Dai dai 🤓👍💪
RispondiEliminaMoz-
Certo, ho compreso benissimo, ed è una grande cosa, sai?
RispondiEliminaDopotutto è come per me col blog, alla fine ci investo cuore e sentimento, senza economia.
Passione, punto.
Moz-
Beh magari inizia a cambiare social: su Instagram e Facebook c'è molto più modo di interagire (io stesso su FB sono in un gruppo di scambio culturale Giappone-Italia, per dirti). È già qualcosa in più, no? :)
RispondiEliminaMoz-
Non saprei, prova:
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/groups/1216422742081884
Il gruppo si chiama Italia Giappone un solo cuore
Moz-
Beh, è tempo di tornare su Fb e usarlo bene solo per cose costruttive 🤓💪
RispondiEliminaMoz-
Beh qualcosa puoi trovare di certo!
RispondiEliminaPerò vacci! Sarebbe per te una meraviglia, uno scossone molto bello 🤓💪
Moz-
Yeah, l'essenziale è sapere che andrai^^
RispondiEliminaMoz-
È un mondo che conosco poco, ma da sempre mi colpisce il fatto di come su YT non si risponda ai commenti... E se succede, è come gettare un osso al cane (che sarà anche felicissimo).
RispondiEliminaMoz-
Ma ha anche le spine, la pianta? :O
RispondiEliminaMoz-
Ci sono anche qui quelle più rotondette, ma non me ne intendo^^
RispondiEliminaMoz-
Appena posso leggo tutto!
RispondiEliminaMi piace che ci sia gente così, che racconti le cose per come sono^^
Moz-
Il karaoke lo amo... mi diverte sempre molto! Ho cantato anche a capodanno (forse qualcosa si vedrà nel Mikipedia di gennaio XD).
RispondiEliminaDivisione: no. Roba antiquata.
Vestiti firmati: la moda è figa specie se italiana, ma per me conta solo vestirsi bene, saper portare le cose. Un cafone con addosso Armani resta sempre un cafone, anzi peggio...
Moz-
Beh, infatti... imparare una lingua non è una passeggiata, ma è soddisfacente^^
RispondiEliminaMoz-
Eheh, a me non piacerebbe essere schiacciato XD
RispondiEliminaMoz-
Non dovrebbero esserci pericoli, ma è claustrofobico, sì...
RispondiEliminaMoz-
Ho cambiato il mio secondo account rendendolo più grazioso 😍 rimanendo come tema sempre il riso perché uno dei simboli del Giappone...
RispondiEliminaTi spiego cosa cambia rispetto a prima.
L'account precedente era shiro gohan ovvero riso bianco che > gohan significa anche pasto, mentre il nuovo nickname si riferisce al riso crudo ovvero kome che diventa Okome con la particella onorifica O.
L' immagine rappresenta proprio il riso crudo.
Strano che nessun personaggio di Dragon Ball si si chiamato Kome o Okome 🍚
EliminaMoz-
Ci pensa Gohan
Eliminahttps://nudoecrudosushi.altervista.org/ce-gohan-e-gohan%F0%9F%9B%AB/
Ricordo anche un siparietto comico durante la il Cell Game proprio riguardo il nome del figlio di Goku 😂 il telecronista quando dicevano Gohan pensavano ad una pausa pranzo 🤣
Ahaha non ricordo! In italiano com'era reso?
EliminaMoz-
Molto probabile, visto che il gioco di parole non lo avremmo colto...
EliminaMoz-
Fino a che non mangiano cose luride (tipo Cina) per me va bene.
RispondiEliminaLa cucina giapponese mi piace perché gli ingredienti sono simili a quelli italiani, puliti, non mangiano cose scrause 🤓💪
Moz-
Vabbè io ovviamente dicevo per sommi capi, anche loro e anche noi abbiamo cose strane, ovvio.
RispondiEliminaPerò i cinesi di più, hanno sapori che poco incontrano i miei, inoltre il Giappone in sé mi sa più di pulito^^
Moz-
I cinesi sono economicamente più poveri dei giapponesi... nelle famiglie comuni a tavola non manca mai un rotolino di carta igienica
RispondiEliminaMinuto 2:39
Fonte: https://youtu.be/jAQ5CxClMqI
In Giappone per pulire la casa non si utilizza mai l'acqua cioè dare lo straccio non esiste...
I pavimenti (e anche i tradizionali tatami) vengono puliti in maniera diversa che da noi...
Per i giapponesi noi occidentali (forse tutto il mondo) veniamo considerati meno puliti per vari motivi.
In Giappone il W. C. e la vasca da bagno sono separati per loro non esiste ASSOLUTAMENTE che il W. C. dove si fanno le feci sia vicino alla SACRA vasca da bagno... sono separati in ogni casa...
Per fare il bagno (ofuro) prima ci si insapona poi ci si sciacqua poi si entra nella vasca pulitissimi senza una goccia di sapone che per NESSUN motivo devo toccare l'acqua... la temperatura media si attesta sui 43°/47°gradi! Si utilizza la STESSA acqua per tutta la famiglia ospiti inclusi che sono i primi che devono fare il RITUALE del bagno.... fare il bagno rappresenta un momento di RELAX il momento più BELLO della giornata... il bagno si fa OGNI SERA se non lo fai vieni considerato una persona poco igienica...
P. S. Per enfatizzare questo messaggio e far capire l'importanza ho scritto in grassetto alcuni frasi fondamentali.
Mi scuso per fare l'esperto che NON posso permettermi ma lo faccio per offrire informazioni non per supponenza.
Fai benissimo.
RispondiEliminaErano cose che sapevo, in realtà, ecco perché considero i giappi molto puliti.
Il bagno è relax, oltre che pulizia.
Anche io ho talvolta fatto così, prima lavandomi e sciacquandomi, poi facendo un bagno caldissimo.
Moz-
Intendevo come pulizia generale degli alimenti.
RispondiEliminaLe vedo molto accomunate, non per nulla ho anche provato incontri culinari giappone-italia.
Vero che gli ingredienti sono diversi, ma i sapori non sono forti o sgradevoli, e comunque non provengono da cose troppo... oltre, o particolari.
In Cina avrei problemi, in Giappone mangerei un po' tutto.
Moz-
Ho dato una letta veloce (il sito ti riempie di banner e video, fastidioso) ma devo dire che sono cose interessanti... cucine contaminate, come normale che sia (es. gli spaghetti napolitan, per i soldati).
RispondiEliminaAlla fine il mondo è anche questo, contaminazione; vale pure per la cucina tex-mex che non è messicana.
Moz-
Eccomi eccomi, rispondo sempre a tutto, prima o poi ci arrivo... è che sono poco presente in questo periodo^^
RispondiEliminaMoz-
Eheh 🪱🪱🪱
RispondiEliminaLoro se la sognano, però, la scrittura di Dante 😎
Moz-
Madonna 😱
RispondiEliminaNella nostra lingua le omofonie ci sono ma non a questi livelli... Anzi!! 😅
Moz-
Io una volta l'ho fatto, ma con scritte cinesi.
RispondiEliminaEra il capodanno cinese e ci insegnarono a scrivere qualcosa... :D
Moz-
Un capodanno cinese, con una cena e una festa^^
RispondiEliminaMoz-
Febbraio 2018.
RispondiEliminaIn una comunità evangelica, siamo stati invitati come membri dell'associazione e sono state invitate le famiglie di origine cinese presenti qui nel territorio (tra cui quella del mio amico Federico Cheng).
Hanno fatto una cena cinese, poi proiettato qualcosa sul capodanno, e infine questa cosa degli ideogrammi... Foto qui
https://mikimoz.blogspot.com/2018/02/mikipedia-febbraio-2018.html
Moz-
Ma non c'è un corso che puoi seguire o online o dal vivo, certificato? Secondo me è la tua strada, combina la passione con la voglia di riuscire!! **
RispondiEliminaNessun parente di Federico fino al bisnonno vive in Cina: il bisnonno dalla Cina venne in Italia per partire in America; Mussolini prese tutti i cinesi e li mise in un campo di prigionia che stava proprio qui nel paesino dove vivo; finita la guerra, alcuni sono rimasti... tipo il bisnonno di Federico, che si è messo con un'italiana e da lì è nato suo nonno (artista di una certa fama) e quindi il resto della progenie fino a lui^^
Moz-
Però non va bene che solo tu ti occupi dei nonni, così impazzisci. Dovresti ogni tanto farti dare il cambio da altri famigliari.
RispondiEliminaQuanto al mio amico, conosce pochissimo della Cina 💪
Moz-
Ho capito, ma tuo zio che lavora di notte avrà pure dei giorni liberi o dove deve smontare dal turno... per dire, eh.
RispondiEliminaE tua mamma? Tuo fratello?
Federico non è che non abbia passione, anzi... a casa sua ci sono molte cose dei suoi avi.
Moz-
Capisco.
RispondiEliminaBene allora tieni duro, dai :)
Moz-
Perfetto!! :)
RispondiEliminaMoz-
Comunque non vivo in un villaggio nei pressi di una miniera... detto sinceramente i soldi non mancano...
RispondiEliminaProprio ieri sera ci sono stati problemi con i medicinali :( la mia presenza nella situazione attuale è indispensabile.
Capisco... 😭
RispondiEliminaMoz-
Ahaha sai che ho sempre amato i commenti sprezzanti/ignoranti di chi non capisce?
RispondiEliminaPerché sono comici...! Hai fatto bene a ridere :)
Moz-
Ricordo una volta che mi dissero G. "Sa scrivere le mazzarelle" 🤣
RispondiEliminaUn'altra cosa importante per me la passione allo stato grezzo che io provo per il Giappone non è inferiore a quella di T., K. e Zel. Solo che loro hanno avuto la fortuna di essere sostenuti da famiglie economicamente stabili e serene passando una adolescenza fortunata e serena... Adesso non so di preciso K. e Zel. ma di T. (Conoscendolo di persona) fa parte di una ricca famiglia sono concessionari di un lido marittimo e hanno un negozio... Una famiglia con cifre a sei zeri in banca... Certamente i suoi meriti rimangono intatti metterli in dubbio sarebbe ingiusto perché conoscere alla perfezione i 2136 kanji necessari non è un'impresa semplice... Lui addirittura ne conosce 3500/4000! Ha messo su famiglia in Giappone (cosa complicata e rischiosa difficilissima persino per tanti esperti di lingua giapponese) ha creato una community di sport tradizionali, sa leggere e scrivere il giapponese antico, vanta lauree e certificati prestigiosi... Un curriculum da far invidia persino a K. del suo livello in Italia ce ne sono pochissimi (Per carità anche K. un peso massimo altrimenti Kappalab non l'avrebbe mai scelto...)
RispondiEliminaMa senza la solidità della sua famiglia non avrebbe ottenuto tutti i prestigiosi traguardi raggiunti...
Sicuramente avere stabilità in famiglia contribuisce ad avere un clima sereno; ma lo studio, se uno è un asso, è garantito...
EliminaMoz-
Ognuno ha la sua strada, io penso che le possibilità siano per tutti, se una persona brilla... Ci sarà gente più brava di lui, per dire.
EliminaMoz-
Ma poi una volta raggiunto quello, se lo vorrai, c'è altro... ti sblocchi^^
EliminaMoz-
Ti assicuro che non c'è NULLA da invidiarmi, davvero.
EliminaNon sono una persona realizzata, se intendiamo le fasi normali della vita: a 40 anni non ho un lavoro stabile (ah, oggi insegno italiano, non più inglese 🤣), non ho una casa mia, non ho messo su famiglia... Non navigo nell'oro e vivo nell'incostanza di un'eterna adolescenza! 😎🔥
Grazie mille comunque per l'augurio 💪
Moz-
Ma io non mi lamento della mia vita, assolutamente, mi sta bene il lupino che ho.
EliminaPerò dico: non c'è nulla da invidiare, davvero. Non sono di certo quello che si può definire realizzato, almeno secondo certi canoni/parametri (ma attenzione: la cosa non mi tocca, a me non mi frega niente di 'ste cose XD)
Moz-
E che sono? In Abruzzo è un cibo tipico!
RispondiEliminaMoz-
Ahaha pensa tu:D
RispondiEliminaNon avevo mai sentito bacchette e ideogrammi chiamati così^^
Moz-
Cosa??
RispondiEliminaMoz-
Perché volontariamente o involontariamente non rispondevi.
RispondiEliminaMa no ^^;
RispondiEliminaRispondo sempre a tutto e tutti! Solo che non sempre, specie in questo periodo, sono sul blog sempre :)
Moz-
Boom della cucina giapponese in Italia... Una moda ma nulla di più perché in pochissimi approfondiscono.
RispondiEliminahttp://sol-levante.blogspot.com/2012/07/cucina-giapponeseclassifica-dei-piatti.html?m=1
Diciamo che la moda nacque già negli anni '80, dove però era una cosa per pochissimi, appannaggio degli yuppies e dei rampanti milanesi...
EliminaMamma mia che piatti, alcuni sembrano zozzo-cinesi XD
Moz-
Verissimo.
EliminaPensa che anche le arti marziali giapponesi mi pare vengano dalla Cina...
Moz-
Sicuramente, e anche l'Italia ha delle sue particolarità che oggi definiremmo shockanti... il formaggio coi vermi appunto (si usa anche in Abruzzo), il sanguinaccio ecc ecc...
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Che qualcosa non vada nella scuola italiana è vero, ma oggi i ragazzi si mettono in ansia e stress per senza motivo, eh! E hanno la metà del peso dei compiti che avevo io... che già ne avevo la metà rispetto ai miei genitori.
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Forse noi studiamo di più ma i giapponesi hanno più pressione sociale, è quello che si intende quando si parla di studio, non la quantità effettiva. Loro hanno corsi, doposcuola, preparazione agli esami... Esami continui, che determinano anche il futuro.
RispondiEliminaMoz-
Penso anche io che siano due mondi distanti, ma con qualcosa di affascinante in comune. A me del Giappone piacciono alcune cose, ma ad esempio non so se ci vivrei...
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Penso sia lo stesso al contrario, sono pochi i giapponesi che vivono stabilmente qui...
RispondiEliminaMoz-
Poi dopo il commento 200 è difficile interagire, eh^^
RispondiEliminaComunque, ci sono bellissime donne anche in oriente, ovviamente. Dipende dai canoni di ognuno... in Giappone non troverai mai una biondona.
Dipende dall'estetica che ami. Ma vale anche per gli uomini, ci sono uomini belli in oriente? Rarissimo, perché le loro caratteristiche sono tutte simili (detto per generalizzare, ovviamente).
Noi siamo più vari, ecco.
Moz-
Evidentemente sei portato più per farti piacere una categoria non europea di donne, e ci sta: son gusti 😎💪
RispondiEliminaMoz-
Da capire perché il Sud è sempre il fanalino di coda per quanto riguarda istruzione e hobbies più "formativi" come la lettura: da cosa, noi terroni (io più di te, geograficamente), siamo presi, tanto da non poter leggere un libro?
RispondiEliminaCosa c'è che ci distrae, magari di meglio -voglio sperare- rispetto a chi al nord può leggere?
Moz-
Hai volutamente sviato il senso del mio commento 😅
RispondiEliminaNon conosco direttamente gli altri popoli eccetto per via di legami di parentela un minimo gli inglesi che mi sono sembrati più semplici... (mi hanno detto che quando fanno shopping in Italia trovano i commercianti italiani troppo sospettosi e opprimenti...) quindi non so se siano peggio di noi ma in generale trovo disastrosa la situazione italiana ☹ parlo della quotidianità tra gente ignorante, cinica, presuntuosa, altezzosa ecc
Non saprei, secondo me una persona proveniente dall'estero rimane affascinata a prescindere. Certe cose sembreranno strane, questo si... Sicuramente gente "fatta male" come dici la incontriamo anche noi italiani stessi... Peccato che speso questi sono a contatto col pubblico 🤣🤣🤣
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