[MUSICA] Litfiba: le perle (nascoste e non) della discografia

 

Nel giorno del compleanno della band fiorentina, e dopo aver ripercorso tutta la loro storia (vedi QUI), oggi andiamo alla scoperta di alcuni brani dei Litfiba un po' particolari.
Non per forza hit famosissime (ma non mancheranno neanche quelle...), quanto più quelle "perle" nascoste presenti in ogni album: ballate, pezzi più particolari e intimisti, magari anche lontani dalla durezza del loro classico stile rock.
Insomma, i Litfiba non sono solo Tex, El Diablo e Regina di cuori, ma nemmeno solo Maudit, Guerra e Apapaia: pronti a fare un viaggio attraverso alcuni brani che vi stupiranno?

Se volete riscoprire la grandiosa 
storia dei Litfiba e di tutti i suoi protagonisti, vi rimando a questi articoli specifici ricchi di particolari e curiosità:


GLI ANNI OTTANTA

I Litfiba debuttano a Firenze il 6 dicembre del 1980: con la formazione storica (tranne un paio di cambiamenti relativamente immediati) proseguono fino al 1989, esplorando il dark, la new wave e un rock raffinato.




LUNA
"E noi uomini, noi vinceremo: sarà quella sfera nelle nostre mani".
Un brano che racconta della brama umana di ottenere tutto, ma illudendosi: sulla Luna non c'è niente.
Il verso "sarò un re e un dittatore" lasciò intendere a qualcuno, all'epoca, che la band avesse tendenze politiche di estrema destra.


         


PIOGGIA DI LUCE

"Steppa distesa, accoglimi in te, senza guardare se io piangerò..."
Visioni intime e personali, un viaggio onirico dentro di sé: è il pezzo più raffinato del primo album (Desaparecido, 1985), con tanto di omaggio simplemindiano.


         


TZIGANATA
"Eva ballava sul fuoco, la notte in cui nacque l'odio..."
Qui la new wave incontra le influenze della musica gitana e balcanica, in un pezzo che sembra aprire una finestra sognante sullo sconosciuto mondo tzigano.


         


TRANSEA
"Raggio debole puoi entrare dentro di me: illuminarmi puoi, poi assorbimi..."
Uno dei brani della band -oscuro, impenetrabile- il cui testo alterna italiano e francese, lingua cara a Pelù.


         


PIERROT E LA LUNA
"Questa notte la notte ha fermato il tempo: la luce è un vortice..."
Campagna notturna, atmosfere sognanti che lasciano spazio a improvvise e violente trasformazioni del corpo (tema caro alla band e al cantante).
Citazioni musicali e il senso di cambiamento per rialzarsi sempre, anche dentro nuovi sogni.


         


BALLATA
"E ti senti ancora più, sempre più, piccolo... Venderò l'anima, colorando il nero dell'orizzonte..."
Sofferto brano, una ballad (come da titolo) su una condizione specifica di disagio: il non essere compresi dagli altri, e il ritrovarsi soli coi propri sogni, derisi da tutti. Non resta che vendere l'anima.


         


LOUISIANA
"Piove su di noi, strade imperfette: niente vuol cambiare ma tutto brucia già..."
Una canzone sulla pena di morte, in un album (Litfiba 3) in cui i testi si fanno sempre meno ermetici e più diretti.


           
 

BAMBINO
"Ero bambino, quella era la grande città: non la smettevo di scoprire, oltre i confini della realtà..."
Prima versione di un brano che poi verrà ricantato e risuonato; questa è l'originale che conserva parti di un cantato rauco e una melodia particolare.
Canzone nostalgica, sulle scoperte d'infanzia e sul mondo che ci circonda ieri e oggi; termina con un duro "bambino, non nascere mai"...


          


IL VENTO
"Cielo basso sui capelli, l'orizzonte è dentro me; ho scolpito sulla pelle che chi piange riderà..."
Brano che parla di oppressione e libertà, di sofferenze ma anche di rivalse quantomeno figurate, sperando in un domani migliore.


         


GLI ANNI NOVANTA

Una nuova formazione che arriva con la seconda parte di un tour e che cambierà un po' di volta in volta; un rock più classico e diretto.
E il grande successo di album come El Diablo, Terremoto, Spirito, Mondi Sommersi. Più il clamore mediadito di Infinito che rende i Litfiba vere e proprie star della musica italiana.
Ecco le perle (nascoste e non) di quel periodo!




WODA-WODA
"Mille bocche, mille mani, schiave di razza; aggrappate ad una goccia di elemosina..."
Woda-woda, ossia water-water, l'acqua: un brano che raccontando le disparità tra le varie parti del mondo, denuncia l'ipocrisia delle società più ricche che pagano in elemosina e preghiere.


         

 
RAGAZZO
"Vorrei sapere come si fa a cadere e come puoi risalire senza farti male..."
Struggente brano che fotografa perfettamente le condizioni di abbandono, disoccupazione e mancanza di futuro dei giovani di quel tempo (era il 1990: purtroppo niente è cambiato). "Mentre il nulla ruba i migliori", che non sopravvivono a questo mondo di incertezze.


         


FATA MORGANA
"Lunga scala d'aria che sale dal deserto, non c'è confine tra l'occhio dentro e l'occhio fuori..."
Un brano che non ha bisogno di presentazioni.
La percezione del vero, tra realtà e illusione. Le cose che ci appaiono sono davvero come sembrano? O è tutto frutto di un effetto ottico e mentale che ci spinge a modificare quel che vediamo, al fine di vivere meglio?


         


LA MUSICA FA
"È mediterranea e corre a sangue caldo, tutta la banda fa musica a randa..."
Pezzo dedicato alla musica, e al suo enorme potere dalle varie sfaccettature.
La musica fa star bene, fa sognare, fa immaginare e dona infinite emozioni.


         


NO FRONTIERE
"Tra le stelle dell'Orsa e del Delfino c'è gente che vive amando ciò che ha, e non odiando ciò che non avrà..."
L'esplorazione di mondi lontani come simbolo dell'espansione di sé: ci saranno altri universi da scoprire, magari senza violenze e ricche solo d'amore: basta non porsi limiti e supererare le frontiere.


         


SUONA FRATELLO

"Guarda sorella la luna piena, perché l'amore è un'altalena..."
Chitarra e voce per una strimpellata quasi improvvisata, sognante, rilassata.
Atmosfere che sanno di campagna estiva; visioni piacevolmente disilluse di unione, vita, amore.


         


GOCCIA A GOCCIA
"Parole e suoni, gli odori dei colori..."
Altro brano famoso: la crescita costante, i "mondi sommersi tutti da scoprire", staccarsi da determinate situazioni iniziali, i cambiamenti per migliorarsi e adattarsi liquidamente alla realtà sempre in evoluzione.
Diventando noi stessi quel mare che ci circonda.


         


VIVERE IL MIO TEMPO
"Ti direi 'hai ancora voglia di nuotare in questo mare?'"
Canzone tra le più note della band fiorentina, è stata scritta da Pelù per le sue figlie.
Il concetto di tempo, presente in tutto l'album (Infinito) è qui declinato con dolcezza: vivere ogni attimo, aiutati a crescere con fantasia tra le difficoltà della vita; imparare a star bene nel proprio tempo.


         


CANTO DI GIOIA
"Oltre il finestrino vedo mostri a volontà, ma se li guardo bene sono di plastica: è magnifico, sono di plastica..."
Le decisioni prese nel corso della vita, quelle fondamentali.
Il comprendere qual è la strada da percorrere; il conoscere la propria dimensione.
Una canzone che parla anche di questioni interne alla band.


         


GLI ANNI DELLA REUNION

Dopo dieci anni di separazione, in cui i Litfiba hanno avuto due ulteriori cantanti e nuove formazioni, le strade di Ghigo Renzulli e Piero Pelù si incrociano di nuovo, riprendendo in mano la musica lasciata in sospeso.
Ecco le perle (nascoste e non) di questo periodo!




LA MIA VALIGIA
"Sogni lontani, avanti dai, parlare e raccontare tutto quello che hai..."
Il tema è quello del viaggio, metaforicamente spiegato col concetto di valigia: contenitore di sogni, di avventure, di deviazioni più disparate. Nella realtà come anche dentro noi stessi.


         


MARIA CORAGGIO
"Rompe la gabbia: Maria è una guerriera; mastica sabbia oltre la frontiera..."
La vera storia di Lea Garofalo, donna moglie e madre che testimoniò contro la criminalità organizzata e da questa venne uccisa.
Una canzone dura che racconta il coraggio di tante donne, tante "Maria" che credono ancora nella speranza di condizioni migliori, anche se "la gente è stronza, ha memoria corta...".


         


STRANIERO
"Il volo dell'angelo dura un secondo, e unisce il magico alla terra..."
Cosa significa sentirsi stranieri, "sopra razze e religioni"; stranieri nel nostro stesso mondo, barcamenandosi per fare in modo di restare a galla tra convenzioni sociali e logiche distorte.
Per non cadere giù.

         


LEGGI ANCHE

27 commenti:

  1. Il mio incontro con i Litfiba era avvenuto con Pirata, lo so non sono un purista completo, ma poi ho piano piano scoperto anche il loro passato. La cosa particolare è anche ritrovare tanti componenti delle varie annate dei Litfiba anche con altre band. Cioè, alla fine il mondo musicale è piccolo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tipo Capitan Fede (Poggipollini) che oggi sta con Liga.
      Ma poi Maroccolo, Aiazzi... 🔥💪
      Una grande band dalla storia gloriosa!

      Moz-

      Elimina
  2. Ecco, diciamo che questa potrebbe essere il mio greatest hits dei Litfiba, quei brani che i due fan conosciuti a scuola e università, mi segnalavano passandomi le cassette. 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wao! 🤩
      Effettivamente ho scelto dei brani più "soft" e introspettivi, qualcosa che potrebbe costituire un greatest hits parallelo al solito noto 😃

      Moz-

      Elimina
  3. Rock scrauso di campagnoli.
    La pernacchia per il rock americano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quanto sei ignorante, madonna mia.
      Non capisci niente di musica, anche perché il rock americano non c'entra quasi niente, si parla specialmente di new wave... 👍😅

      Moz-

      Elimina
  4. Misto alla new wave dei Simple Minds sdentati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Commenti ridicoli sempre nel tuo stile da persona con disturbi mentali e comportamentali.
      Astieniti dallo scrivere ancora, altrimenti cancello le tue stronzate senza capo né coda.

      Moz-

      Elimina
  5. Sono uno di quelli che non capisce nulla di musica. New Wave - Rock, arabo.
    Comunque prometto che ascolterò a uno a uno i tuoi consigli.

    Utilizzo questo spazio per sfogarmi e dire che - per quanto non capisca nulla di musica - la Vodafone ha rovinato una delle poche canzoni che apprezzo nella storia. Quel "525600 minutes..."
    E ora per sempre legherò quelle sonorità e quel testo, alla compagnia dei telefoni.
    Che tristezza.

    Cosa c'entra il mio sfogo con i Litfiba? Vediamo: c'è qualche spot che si è legato a canzoni dei Litfiba? Non ne ricordo neanche uno, ma non sono un appassionato, quindi boh.

    Ciao
    Giù

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una parodia de Il mio corpo che cambia è stata usata attorno al 2009 per i cereali Kellog's:
      https://www.youtube.com/watch?v=HDf_a7E_ygQ

      Negli anni '90 la canzone Ritmo venne usata... per la Opel Tigra (appunto, non una Ritmo XD), ma il pezzetto iniziale è preso da Goccia a goccia:
      https://www.youtube.com/watch?v=lrOVgckO8Ak

      Moz-

      Elimina
    2. Mamma mia... la pubblicità della Tigra.. Avevo rimosso xD

      Elimina
    3. Puro stile 1997!! 🔥😈

      Moz-

      Elimina
  6. Vedi, vedi?
    E l'uso commerciale dei Litfiba come ti fa sentire? Ci vedi una svendita del gruppo? O invece ti fa felice?
    (a me se fossi fan darebbe un po' fastidio, soprattutto la parodia)

    Giù

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio, sono state cose veramente "risibili", nel senso... lo spot dell'Opel Tigra ci stava (peraltro l'Opel era partner commerciale del tour...) mentre la parodia arrivò dieci anni dopo rispetto all'uscita del pezzo, quindi di commerciale non c'era poi molto XD
      No, non mi infastidì, anzi lo considerai simpatico :)

      Moz-

      Elimina
  7. [Non c'entra ma so di aver letto un tuo post su un programma ambientato a scuola per il quale la De Filippi fu portata in tribunale per plagio. Sembra che la Cassazione abbia emesso il suo verdetto ieri/oggi
    Ciao Giù]

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Addirittura oggi... ho visto ora, ma l'articolo non riporta più La scuola in diretta, ma un MAI SENTITO Scuola di spettacolo... :o

      Moz-

      Elimina
  8. Woda-woda è un brano che mi ha sempre messo tristezza, fin da bambino, e tuttora faccio un po' fatica ad ascoltarlo. Non intendo "tristezza" nel senso che lo giudico negativamente, anzi è un bel brano, ma la intendo nel vero senso del termine e anche adesso, quando ascolto l'album. è un brano che non vedo l'ora finisca.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vuol dire che hanno fatto centro, forse... descrivendo bene ciò che volevano trasmettere, ossia una situazione triste, di disparità...

      Moz-

      Elimina
    2. Visto sotto questo punto di vista, sì, mi sa che hai ragione. E' una cosa molto strana, comunque, perché ascolto molta musica e, anche ascoltando altri brani tristi e/o malinconici, non ho lo stesso senso di tristezza che mi mette Woda Woda.
      Forse c'è anche una punta di malinconia per i "bei tempi andati" di quand'ero bambino e scoprivo i Litfiba, malinconia che magari gli altri brani più potenti e allegri non mi mettono. Non lo so...

      Elimina
    3. Certamente molto fa anche l'esperienza personale. Chissà inconsciamente cosa ti scatta...
      Io, di mio, penso che la canzone più triste dei Litfiba sia Ballata, ma anche Maria Coraggio non scherza (nonostante il senso positivo che vuol dare, nonostante la tragedia)...

      Moz-

      Elimina
  9. Dopo aver letto il tuo commento sul mio blog ci speravo proprio in un bell'articolone sui Litfiba! Tra l'altro hai recuperato proprio alcune tra le canzoni a mio avviso più significative di tutta la loro discografia. Louisiana fa male al cuore per quanto è vera e sofferta. E' anche vero, però, che Litfiba 3 è uno degli album più spettacolari (a mio avviso) che abbiano prodotto.
    Parlando dei tempi della reunion, invece, hai fatto benissimo a citare "La mia valigia". Il viaggio ed il cambiamento sono sempre stati temi molto cari alla band. Ascoltare un loro disco è un po' come trovarsi di fronte alla Morte nei tarocchi: un continuo susseguirsi di nuove fini e nuovi inizi, il cambiare pelle come fa il serpente... E per il loro ritorno non avrebbero potuto esprimerlo con un'immagine migliore di questa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io trovo che Litfiba 3 un po' incompleto, ma le canzoni sono spettacolari. Diciamo che i brani risuonati tre anni dopo per me rendono di più... Gusto personale 🤓💪
      Il viaggio è un tema ricorrente e sì, i Litfiba sono sempre un nuovo inizio. Io li considero energia pura 😍🔥

      Moz-

      Elimina
  10. Bella collezione di canzoni interessanti! La svolta rock fu notevole, il cambio di stile grandissimo, eppure in un certo qual modo i Litfiba rimasero riconoscibili (probabilmente grande merito va al carisma di Pelù che, tra l'altro, a Firenze almeno fino a qualche anno fa non era raro incontrare nel pubblico di concerti rock cittadini)!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, il loro cambiare comunque pelle in continuazione, esplorando ogni tipologia di rock, non li ha mai snaturati... Anzi sono sempre risultati riconoscibili come dici!!
      🤓💪
      Oggi Piero lo si incontra anche a Foggia 💪

      Moz-

      Elimina
  11. Ehehe, come può non piacerci... allegria e soprattutto ENERGIA POSITIVA^^

    Moz-

    RispondiElimina
  12. Pezzi straordinari, a parte quelli di "Infinito" che proprio non riesco a farmeli piacere. Amen.
    Ma a quale dei concerti del Tour finale (sigh!) andrai?! Io credo proprio che andrò a uno dei due di Padova...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho preso i biglietti per Roma, 11 maggio! 😎👍

      Moz-

      Elimina

per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)